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Scherzetto o dolcetto?

Da Sfollicolatamente
Abbiamo una donatrice. Sono qui che mi dibatto e mi agito e non dormo da una settimana, cioe' da quando l'ho saputo, ma riesco a darvi la notizia solo ora, perche' sono settimane piene pienissime di impegni di lavoro. Impegni belli, galvanizzanti, adrenalinici; e finalmente ci voleva, un po' di lavoro. Pero' io sono fatta cosi, per me e' difficile accettare che basta un niente per farmi piombare nel vortice dello stress e dell'insonnia. E quindi devo costantemente scremare, selezionare, priorizzare, delegare, e soprattutto scendere a compromessi con me stessa, e accettare che non posso arrivare ovunque. All'alba dei 35 anni, quest'arte non la domino ancora del tutto, ma ci sto lavorando. Metti la cera, togli la cera, prendi la maledetta mosca con le bacchette e mangiatela tutta in un lungo OM.
Ma non era di questo che volevo parlarvi (cit. El Gae). Insomma, abbiamo una donatrice. Dalle notizie nebulose e criptiche che la clinica e' in grado di far trasparire dalla cortina di ferro che la legge sulla privacy erge a protezione della donatrice, pare che essa abbia le seguenti parvenze: capelli castani, occhi castani con sfumature verdi, stesso mio gruppo sanguigno, alta 1,72, e' White British, e - attenzione attenzione, informazione importantissima - ha la carnagione bianca ma che si abbronza facilmente.  Come potete vedere, un'escalation di informazioni assolutamente fondamentali senza le quali io la notte non dormirei mai piu'. Non, per dire (cit. Pellona), un bel rapportino medico sullo stato delle sue ovaie, magari corredato da disegnini di ovetti sani e forti e rotondi e rubicondi. No, quello non ci e' dato sapere (e nemmeno il guru piu' guru in questo campo potra' mai garantircelo). Sappiamo pero' che ha un'eta' tra i 33 e i 36 anni non compiuti (sappiamo il limite massimo di eta' perche' al compimento dei 36 anni la clinica non ti accetta piu' come donatrice). E anche che non dona perche' deve fare comunque la Fivet e quindi e' disposta a donare meta' delle uova in cambio de fatto che noi le paghiamo il trattamento (opzione egg sharer), bensi' dona completamente altruisticamente, cioe' lo fa proprio per aiutare altre persone a diventare genitori. E ti da tutte le uova che produce. A te e ad un'altra donnina bisognosa, con la quale farai fifty-fifty. Cosi, senza chiedere soldi in cambio (per quello ci pensa la clinica, ha), niente. Io mi chiedo dove l'abbiano 'reclutata', una donna cosi fantastica. E non e' neanche la prima volta che lo fa, mi dicono. Mi dicono anche che, nonostante non sia giovanisima (io avrei preferito sotto i 32 anni, ma vabbe), ha 'proven fertility', che vuol dire che ha gia' procreato. Pero' non ci e' dato sapere se ha procreato figli suoi, oppure se ha avuto successo come donatrice in passato, e neanche se ci e' riuscita al primo colpo oppure se ha donato 100mila volte e ne e' andata bene una sola. Insomma, tutta questa vaghezza non ci ha aiutati molto a decidere se accenderla, questa donatrice, o meno. Diciamo che se ci dicevano di tirare a sorte era la stessa cosa. Comunque io ci ho messo diciamo 30 secondi a decidere che si, la accendiamo. Dear Husband nel frattempo era tutto preso dall'assicurarsi, per prima cosa che io respirassi, e poi che io avessi conservato quel minimo di lucidita' per realizzare che questo era l'unico tentativo che era disposto a concederci. Se questo non va, basta, chiuso capitolo Fivet, forever and ever, amen. Questo principalmente perche' non vuole che la nostra vita rmanga soffocata dall'opprimente coltre della Fivet. Allora Sfolli raggela alla notizia, e che fa? Sfolli pensa, pensa furiosamente e mette in moto il neurone infingardo. E chiede a Dear Husband: "Ma se noi invece che dividere le uova della donatrice con un'altra donnina bisognosa, pagassimo anche la parte dell'altra donnina bisognosa, e ce le tenessimo tutte, per massimizzare le possibilita' di successo?". Dear Husband dice di si. Cioe', dice che lui i soldi non li ha, ma se Sfolli li trova (non si sa dove, ma Sfolli li trova, e non facciamoci troppe domande), per lui va bene. Poco conta che Dear Husband non abbia riflettuto sul fatto che se a questo giro non andra', ma ci saranno degli embrioni in eccesso che si possono congelare, questi poi dovremo pur riprovare a trasferirli, vero. Non vorrai mica lasciali li a patire il gelo glaciale, nevvero.  E sicuramente non sara Sfolli ad accompagnare Dear Husband passo passo per questo ragionamento futuro ipotetico. Sfolli si limita a chiedere e ottenere il permesso di Dear Husband di avere tutte le possibili uova della donatrice. Come Sfolli ti fa lo scherzetto a Dear Husband. Sperando, naturalmente, che il dolcetto sia dietro l'angolo e non ci sia bisogno di ricorrere al ragionamento futuro ipotetico degli embrioni congelati. La PMA tira fuori il meglio, ma anche il peggio di noi. Ebbene si. Secondo voi, quale di questi mostriciattoli assomiglia di piu', il volto infingardo della PMA?
Scherzetto o dolcetto?


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