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Schwazer :il doping spiegato ai bambini.

Da Farmacia Serra Genova
Schwazer :il doping spiegato ai bambini.
In questo periodo, in cui le Olimpiadi sono uno dei passatempi televisivi preferiti, e la scoperta di sport poco conosciuti grazie al servizio di Sky è molto semplice e divertente,  la conferenza stampa di Schwazer  non poteva passare inosservata a casa nostra .
Vedere un atleta di quel livello in lacrime davanti ad una marea di giornalisti incalzanti ha fatto impressione  a tutti.
Vivendo in mezzo ai farmaci ovviamente non potevamo evitare l' argomento medicine e sport, le spiegazioni tecniche ovviamente sono state differenti a seconda delle età ma il dato fondamentale scritto più volte anche qui è : con i farmaci non si scherza !
La famosa Epo nata ed efficace in tanti pazienti con problemi  seri in individui sani come Schwarzer può creare danni mortali .Questo speravamo di sentir dire  durante la conferenza stampa e sarebbe stato un messaggio da evidenziare per tutti gli  sportivi grandi e piccoli.
Non entriamo ovviamente nel merito dell' atto  ovviamente condannabile  di doparsi, quello che ci ha impressionato è stato  l' umore ed il crollo nervoso di un atleta così giovane che ha ritenuto per sopravvivere alla pressione ed alla ricerca del risultato di trovare la soluzione in una "scorciatoia" così pericolosa.
La "colpa" data ad internet ed alla sua facilità di reperire informazioni  e farmaci ci hanno lasciati perplessi tanto quanto la spiegazione data ad una sportiva come Carolina Kostner, e da lei accettata,  della presenza di un farmaco turco in frigo  per un anno dicendo che fossero  solo vitamine .
Ma questi sono dettagli che verranno chiariti in futuro dalle autorità competenti.
Speriamo solo che tra i provvedimenti presi vengano  organizzare incontri con i giovani sportivi in cui un personaggio così noto ed importante per la storia dell' atletica italiana  possa spiegare loro che nulla è più importante della salute e che l' errore che ha commesso lui una volta non valga assolutamente nessun primato in confronto ai danni che si rischiano per il resto della vita non solo sportiva.

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