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Scienza, fra percorsi e traguardi da raggiungere...

Creato il 27 aprile 2015 da Alessandro @AleTrasforini

"[...] Siamo ossessionati da noi stessi. Studiamo la nostra storia, la nostra psicologia, la nostra filosofia, la nostra letteratura, i nostri dèi. Molto del nostro sapere è un rigirare dell'uomo intorno a se stesso, come fossimo noi la cosa più importante dell'Universo. [...]
Abbiamo imparato moltissimo sull'Universo. Nel corso dei secoli abbiamo riconosciuto molti dei nostri errori. Credevamo che la Terra fosse piatta. Che fosse ferma al centro del mondo.
Che l'Universo fosse piccolo e rimanesse sempre uguale a se stesso.
Credevamo che gli uomini fossero una stirpe a parte, senza parentele con gli altri animali.
Abbiamo imparato che esistono quark, buchi neri, particelle di luce, onde di spazio e straordinarie architetture molecolari in ogni cellula del nostro corpo.
L'umanità è come un bimbo che cresce e scopre con stupore che il mondo non è solo la sua stanzetta e il suo campo giochi, ma è vasto, ci sono mille cose da scoprire e idee da conoscere diverse da quelle fra le quali è cresciuto.
L'Universo è multiforme e sconfinato, e continuiamo a scoprirne nuovi aspetti.
Più impariamo sul mondo, più ci stupiamo della sua varietà, bellezza e semplicità.
Ma più scopriamo, più ci rendiamo anche conto che quello che ancora non sappiamo è più di quanto abbiamo già capito. Più potenti sono i nostri telescopi, più vediamo cieli strani e inaspettati.
Più guardiamo i dettagli minuti della materia, più scopriamo strutture profonde. [...]
Quello che sappiamo sulla grammatica elementare del mondo sta continuando a crescere. [...]
Nel mito famoso che Platone racconta nel Libro VII della Repubblica, gli uomini sono incatenati nel fondo di una caverna buia e vedono solo ombre, proiettate da un fuoco alle loro spalle sulla parete davanti a loro. Pensano che quella sia la realtà. Uno di loro si libera, esce e scopre la luce del Sole e il vasto mondo. All'inizio la luce lo stordisce, lo confonde: i suoi occhi non sono abituati.
Ma riesce a guardare e torna felice dai compagni per dire loro quello che ha visto.
I compagni stentano a credergli. Noi siamo tutti in fondo a una caverna, legati alla catena della nostra ignoranza, dei nostri pregiudizi, e i nostri deboli sensi ci mostrano ombre.
Cercare di vedere più lontano spesso ci confonde: non siamo abituati. Ma ci proviamo.
La scienza è questo. Il pensiero scientifico esplora e ridisegna il mondo, ce ne offre immagini via via migliori: ci insegna a pensarlo in modo più efficace.
La scienza è un'esplorazione continua di forme di pensiero.
La sua forza è la capacità visionaria di far crollare idee preconcette, svelare territori nuovi del reale e costruire nuove e più efficaci immagini del mondo.
Questa avventura poggia sull'intera conoscenza accumulata, ma la sua anima è il cambiamento.
Guardare più lontano. Il mondo sterminato è iridescente; vogliamo andarlo a vedere.
Siamo immersi nel suo mistero e nella sua bellezza, e oltre la collina ci sono territori ancora inesplorati. L'incertezza in cui siamo immersi, la nostra precarietà, sospesa sull'abisso dell'immensità di ciò che non sappiamo, non rende la vita insensata: la rende preziosa. [...]
La scienza è leggere il mondo da un punto di vista via via più ampio. [...]"

Fonte: Camminando lungo il mare - Premessa, " La realtà non è come ci appare", C.Rovelli,
Cortina Editore

SCIENZA, FRA PERCORSI E TRAGUARDI DA RAGGIUNGERE...

Fonte immagine: quinonprofit.it


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