Magazine Società

Scomparsi i 20 passeri di Silvio. Resta il tordo (per Capezzone).

Creato il 15 settembre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Scomparsi i 20 passeri di Silvio. Resta il tordo (per Capezzone).E così apprendiamo, basiti, che i finanzieri italiani, mentre la motovedetta libica (di produzione italiana e regalata al Cojonello da Silvio), sparava ai pescatori di Mazara del Vallo, erano scesi sottocoperta probabilmente per una mano di briscola. Ci hanno poi spiegato che l’accordo italo-libico sui respingimenti funziona così, e cioè che gli italiani fanno da insegnanti e supporto ai libici ma, nel momento in cui dovesse esserci un respingimento, non possono partecipare all’operazione. Le “regole d’ingaggio”, come le chiama il ministro mangia-polpacci di poliziotti Maroni manco fosse la guerra in Iraq, stabiliscono il disimpegno italiano mentre i libici sparano. Quello che ci riesce difficile comprendere, e che resta un mistero, è come mai invece di sparare alle imbarcazioni che navigano verso l’Italia, stavolta i libici abbiano sparato a una barca che stava navigando verso la Libia. Boh! Nonostante il tentativo di far fuori un po’ di marinai siciliani, per il godimento di Bossi e l’orgasmo di Calderoli, saranno proprio i deputati siculi a tenere in piedi il governo di Berlusconi. Totò Cuffaro, ad esempio, ha deciso che con Casini non ci vuole più stare. Acclarata dai giudici di Palermo la sua mafiosità, ha preferito unirsi a “picciotto Marcello” nella maggioranza, sperando in una leggina ad personam che gli cancelli immediatamente la condanna e possa farlo tornare ad offrire cannoli e cassate ai funzionari della Regione. Insieme a lui sosterranno Silvio tutti gli ex-Dc dell’Isola compreso quel Mannino riabilitato ultimamente e assurto a ruolo di statista. Sembra che Francesco Nucara, il segretario del Pri e, a questo punto, ex futuro capogruppo di una compagine mai costituita, durante il suo deliquio pro-Silvio ne abbia detta una di troppo. A noi viene il dubbio che Paolino Bonaiuti ci legga perché siamo stati gli unici, giornali alla mano, a chiedere a Nucara cosa diavolo Silvio avesse fatto per lui per meritarsi la gratitudine eterna. Ma tant’è, il sogno di Nucara è durato lo spazio di un mattino, come il nostro di vivere un amore che possa definirsi tale. Tralasciando considerazioni tardo-esistenziali molto fini a se stesse, ci raccontano di un Silvio intento a giocare con il pallottoliere e una calcolatrice made in China: con il pallottoliere cerca di raggiungere quota 316 mentre con la calcolatrice di appurare esattamente quanto gli verrà a costare alla fine l’ingaggio dei deputati transfughi. Colto da più di un dubbio, sembra che Silvio abbia esclamato: “Poffarbacco, è costato meno Ibrahimovic”. Insomma, a conti fatti, se il governo resterà in piedi sarà tutto merito dei deputati siciliani ex Udc e di qualche finiano moderato, il problema sarà quello di far digerire a Bossi l’assunto che se continuerà a spadroneggiare, come ha fatto fino a questo momento, il merito sarà dei deputati del Sud e di quel Lombardo che la Lega vede come fumo negli occhi. Pierferdinando Casini, racconta chi lo conosce bene, è incazzato nero per il “tradimento” dei suoi, ma anche Fini, che nero lo è già di suo, è incazzato e basta, e queste due incazzature unite non promettono nulla di buono perché potrebbero far saltare quei piccoli provvedimenti che il Capo sta cercando di far passare sottobanco da sempre e che riguardano il suo personale, particolare rapporto con la magistratura. Il primo effetto della campagna acquisti di Silvio tornato baldanzoso, è che Fini ha convocato per oggi i suoi fedelissimi (non tira sicuramente aria di pace nonostante sia stata revocata all’ultimo momento la presenza di Luciano Gaucci a Matrix), e che Casini si è personalmente iscritto alla Commissione Giustizia della Camera e non per il gettone di presenza. La conclusione di tutta questa stucchevolissima vicenda è che Silvio potrà anche avere la fiducia, quando a fine mese proporrà i cinque punti del suo rinnovato programma di governo, ma poi la vita si farebbe davvero difficile visto che, come Prodi insegna, governare con solo due-tre voti in più porta una sfiga inimmaginabile. Nonostante queste “piccole divergenze nel centrodestra”, come amabilmente Maurizio Lupi ama definire la guerra in corso, potrebbero offrire un appoggio politico forte all’opposizione, dalle parti del Pd continua la corsa all’alternanza sì, ma interna. Titolano i giornali: “Veltroni incalza Bersani” e il popolo piddino è felice perché in questo modo continueranno a scazzarsi fra di loro lasciando vivere in pace Silvio che tanto ha fatto per il loro partito e per il leader Maximo D’Alema. Ma alla fine, guitto per guitto, forse ha ragione il sindaco di Firenze, Renzi. “C’è da rottamare un'intera classe dirigente”. E questa è la ragione per la quale sta cercando con tutte le sue forze di far reintrodurre gli eco incentivi. È una questione di aria preferibilmente non inquinata, possibilmente pulita.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :