Doveva essere l’occasione per presentare in pompa magna la nuova stagione lirica e di balletto 2012. E invece quella andata in scena stamane nel foyer del teatro di via Sant’Alenixedda è stata l’ennesima puntata dello scontro feroce tra i lavoratori e il sovrintende Gennaro Di Benedetto. Durante la conferenza stampa di presentazione, Massimiliano Cecalotti, dell’Unione sindacale di base, ha attaccato il sovrintendente a muso duro. “Di Benedetto è andato avanti da solo, nonostante l’assenza non casuale del sindaco Zedda – ha denunciato Cecalotti – E’ inutile però che faccia finta di niente: il cartellone presentato oggi verrà completamente rivisto dopo la sostituzione di Di Benedetto che avverrà nel giro di dieci giorni“. A chi gli ha chiesto fino a quando proseguirà nel suo incarico, considerata la sfiducia arrivata dai lavoratori, dai sindacati e dal sindaco Zedda, presidente della Fondazione Teatro Lirico, Di Benedetto ha però replicato che andrà fino in fondo. “Almeno finché me lo permetteranno”, ha spiegato, aggiungendo: ”Cerco di fare il mio lavoro e mi preoccupo esclusivamente di quello che succederebbe a questo teatro se da lunedì non ci fosse una stagione lirica”. Le polemiche hanno fatto passare in secondo piano il programma della stagione 2012 del Lirico. La produzione comunque aumenta rispetto al 2011: in cartellone, per un costo che oscilla tra i 2,5 e 2,8 milioni di euro, ci sono 5 opere e un balletto: si parte il 20 aprile con il Don Quichotte di Jules Massenet.
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