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Se il passaporto per la felicità non c'è più

Creato il 19 luglio 2012 da Ilrattodellospazio
In breve: a seguito di una raccomandazione europea ogni viaggiatore verso l'estero, anche minore, deve avere un documento personale. Non è più sufficiente avere il figlio sul proprio passaporto.Disposizione ai più sconosciuta, e sono tanti quelli che hanno la "fortuna" di apprendere direttamente al gate, quando l'assistente di terra improvvisamente stronca sul nascere la vacanza.Più in basso riporto una garbata lettera, pubblicata da Repubblica, di una sfortunata viaggiatrice.In questi anni in questo paese si è fatta una grande campagna mediatica contro i dipendenti pubblici, lavativi, fannulloni e soprattutto sgarbati. A me è capitato una sola volta di trovare persone sgarbate, arroganti e "fannullone", pur avendo sfortunatamente frequentato molti uffici.Però non si parla mai di quanto sono sgarbati, stupidi, arroganti e "fannulloni" nel privato.Perchè in banca c'è sempre un solo sportello aperto, mentre gli altri parlano al telefono evidentemente per i fatti loro?Perchè il medico, che pagherai profumatamente, è sistematicamente in ritardo, anche di ore?Perchè la parrucchiera, anche lei pagata profumatamente, pretende l'appuntamento e comunque ti fa aspettare?Perchè devi aspettare i comodi dell'idraulico che verrà a ripararti il guasto quando ha tempo?Nel caso in questione la compagnia aerea, privata, non ha fatto nessuna comunicazione al cliente.L'aeroporto, privato, non solo non informa ed è maleducato ed arrogante, ma addirittura rifiuta i consigli del ministero (pubblico) di evitare disagi ai viaggiatori. In questa storia gli unici "buoni" sono i poliziotti, dipendenti pubblici e quindi "fannulloni".La questione, purtroppo, è quella di un profondo cambiamento culturale in questo paese.E' venuto meno il rispetto degli altri. L'arroganza è diventata il tratto connotante della classe dirigente di questo paese, ed ha sostituito la buona educazione.E' un paese nel quale la maggioranza si manda affanculo da mattina a sera (perchè se lo fanno i potenti e quelli che vanno in tv, a maggior ragione lo fanno coloro che non hanno gli strumenti culturali per "evolversi").Questi nostri bravi concittadini strepitano alla guida delle loro auto, sbattono i pugni quando vanno in Comune, sbuffano in fila alla posta, ma poi accettano qualsiasi sopruso, qualsiasi sgarbo quando entrano in banca ecc. ecc.Ma quando si tratta del pubblico (o ciò che erroneamente è ritenuto tale, come le Ferrovie, le Poste ecc.) pretendono di essere trattati come fossero Principi di Galles. Alla vaccinara e con la bestemmia pronta sulla punta della lingua.L'educazione, lo dico soprattutto a quei politici in canottiera che hanno fatto scuola e proseliti, non è un indizio di omosessualità o snobismo, l'educazione è l'insieme di buoni comportamenti che facilitano la convivenza umana. __________________________________
Gentile Direttore,
le scrivo in periodo di vacanze, nella speranza che la spiacevole esperienza capitata a me e ai miei bambini possa essere evitata ad altre famiglie. Si tratta di una questione alla quale forse non è stata data la dovuta pubblicità sui media.
L'11 luglio scorso sono stata bloccata all'aereoporto di Ciampino dove, come nei mesi passati, ero andata per prendere un volo per una destinazione europea insieme ai miei due figli, entrambi minori ed entrambi iscritti sul mio passaporto. I miei figli hanno un passaporto individuale ma questa volta era rimasto a casa, perché sapevamo che era necessario solo per i viaggi extra Ue.
Ed in effetti era proprio così. Però, dal 26 giugno scorso le regole sono cambiate. Una circolare del ministero degli Esteri ha comunicato agli uffici competenti (ministero dell'Interno) che, in ottemperanza a una raccomandazione dell'Unione Europea, dal 26 giugno ogni viaggiatore - anche minore - deve possedere un documento di viaggio individuale.
Confesso che la novità mi era sfuggita e che non ne ero al corrente. Come me  -  ho scoperto il giorno dopo in questura  -  moltissime altre famiglie: tutte bloccate in aereoporto, tra bambini piangenti e vacanze sfumate.
Tutte, come me, accusate  -  senza garbo e con arroganza  -  di ignorare la legge e di doverne pagare le conseguenze. E si tratta di un conto salato, com'è facile immaginare, tra prenotazioni alberghiere perse e biglietti aerei familiari da rifare.
Ma è davvero mia la colpa ? Vorrei fare un breve ragionamento.
Faccio il mio caso: aereoporto di Ciampino, dove partono quasi tutti voli Ryanair, per i quali il controllo dei passaporti avviene all'ultimo momento, direttamente all'imbarco. Di conseguenza, arrivo al gate e mi accorgo del problema all'ultimo momento.
Lì per lì mi trattano talmente male, che davvero penso che sia colpa mia, poi però mi ricordo che:
1.   non ho ricevuto alcun avvertimento dalla compagnia aerea. Ma io ho acquistato i biglietti il 4 giugno, cioè prima ancora delle nuove disposizioni, e sul sito internet della compagnia aerea c'era scritto che si poteva viaggiare con il solo passaporto dei genitori. La compagnia aerea, tuttavia, non ritiene sia affar suo: loro non sono tenuti a dare informazioni sulle normative di sicurezza nazionale, e scaricano la responsabilità sulle autorità italiane.
2.   non ho visto nessun avviso in aereoporto, da nessuna parte, che informasse delle nuove disposizioni. Nessuna informazione nel luogo in cui più è necessario. Quando ho protestato per la mancata partenza, la responsabile degli imbarchi mi ha fatto vedere (dopo parecchie insistenze) una comunicazione del ministero: solo a casa, però, quando ricontrollo su internet, scopro che c'è un'altra parte della nota, che non mi ha fatto vedere. In questa parte, il ministero degli Esteri invita gli uffici competenti a dare la massima diffusione alla novità per evitare disagi alle famiglie: addirittura chiede, ove possibile, di individuare tutti i minori iscritti sui passaporti dei genitori e di contattare direttamente le famiglie per informarle delle nuove disposizioni. E sottolinea che è indispensabile che tutti gli uffici dove c'è un costante afflusso di pubblico dotino gli ambienti di appositi avvisi sulle novità.
E' evidente che - per incuria, incapacità, disorganizzazione o malafede -  io non sono stata messa in grado di rispettare le nuove disposizioni. E che ho pagato per le mancanze di qualcun altro: della compagnia aerea, con la quale è impossibile parlare; della direttrice dell'aereoporto di Ciampino, che quando le ho chiesto di affiggere un avviso per evitare che nelle prossime settimane lo stesso problema capiti ad altri, mi ha risposto che lei non è autorizzata ad affiggere alcunché; della responsabile degli imbarchi, che ci ha trattato con maleducazione come spesso fa chi si compiace di poter esercitare con alterigia ed arroganza quel poco di potere che deriva dalla posizione.
Gentilissima invece è stata la polizia di frontiera, che si è fatta in quattro per assisterci, per spiegarci le nuove disposizioni e che ha persino giocato con i bambini fino a farli smettere di piangere.
Cordiali saluti,
Silvia Cavallo

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