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Se non riduco almeno riutilizzo

Creato il 27 gennaio 2011 da Tigella

Se non riduco almeno riutilizzoIl migliore approccio al tema dei rifiuti, ne parliamo da oltre un anno, si riassume in “3 erre”: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.

Il primo obiettivo che bisogna darsi è la riduzione, cercando di acquistare prodotti non imballati, evitando l’acquisto di cose di cui possiamo fare a meno, facendo in casa tutto quello che si può. Un secondo comportamento virtuoso è quello di riutilizzare gli oggetti invece di farli diventare spazzatura. Acquistare oggetti usati e vendere o scambiare le cose che non si usano più ma che possono essere utili ad altri. In ultima istanza, quando proprio non è possibile ridurre o riusare, si ricicla, stando attenti quindi a comprare prodotti e imballaggi riciclabili.

Quest’anno il Centro di Ricerca di Occhio del Riciclone per la prima volta ha stilato un Rapporto Nazionale sul Riutilizzo in cui son stati raccolti i risultati di analisi e ricerche compiute dagli esperti dell’associazione per indagare le caratteristiche e il valore delle merci riusabili conferite tra i rifiuti.

Secondo il rapporto, il 2010 per il Riutilizzo è stato un anno ricchissimo di novità. La nuova direttiva europea sui rifiuti è stata recepita anche in Italia assumendo definizioni per il “Riutilizzo” e la “Preparazione al Riutilizzo”.
Gli operatori dell’usato dei mercati storici e delle pulci, delle fiere e della strade hanno lanciato una Rete Nazionale che rappresenta già più di 4000 operatori e che chiede a gran voce il coinvolgimento del settore nelle politiche di prevenzione e differenziazione dei rifiuti.
La Mercatino SRL, dal canto suo, ha lanciato il progetto Mondo da Riusare per sensibilizzare sia le istituzioni che i propri clienti al valore aggiunto ambientale della propria attività. Laterza ha pubblicato il libro di Guido Viale “La Civiltà del Riuso”, che fa il punto teorico su questa attività, mentre Edizioni Ambiente ha distribuito il libro “La Seconda Vita delle Cose”, primo sforzo di divulgazione tecnica riguardante modelli di riutilizzo su scala. E in tutte le località d’Italia, in generale, c’è un grande fermento rispetto alle richieste dell’Europa sul riuso.

C’è molta attenzione e sensibilità al tema del riuso ma resta ancora un po’ di confusione su come si possa fare concretamente affinché le azioni producano risultati concreti e misurabili e non siano più solo testimonianza di un comportamento virtuoso.

E voi, cosa riusate, come e perché?

:-)

Foto di fedee


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