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Searching for Sugar Man – La recensione

Creato il 13 gennaio 2014 da Drkino

 Un documentario potente, premio oscar 2013, in grado di svelare il mistero di un rocker, muratore in patria e rockstar a Città del Capo…

sugarman locandina
Qualcuno l’ha definito meglio di Bob Dylan, qualcun altro cerca ancora di spiegarsi come abbia fatto a non avere successo nonostante la potenza dei suoi testi, ma chi è stato in realtà Sixto Rodríguez? Searching for Sugar Man ci racconta la sua storia, quella di un uomo che non ci sperava più, che si era abituato a tirare la cinghia, a costruire muri per sfamare la famiglia. Dopo due dischi rivelatisi veri flop, Rodriguez  torna definitivamente nell’anonimato da cui proveniva. Ciò che però ignora, come d’altronde chiunque in patria, è che dall’altra parte del mondo i suoi dischi stanno diventando dei veri e propri cult. Come abbiano fatto a arrivare in Sud Africa rimane tutt’ora un mistero. Ciò che Rodriguez non sa è che i suoi testi così sferzanti sono d’ispirazione per un popolo vittima della tirannia britannica.
Su di lui girano strane storie, leggende metropolitane, di quelle che nascono quando non se ne sa nulla. Solo di una cosa erano tutti sicuri: Rodriguez era morto e l’aveva fatto in modo eclatante.
Searching for Sugarman è un documentario che racconta il fallimento di un uomo che aveva creduto nel sogno americano, e che finito nell’oblio, trent’anni dopo ha scoperto che forse l’aveva rincorso nel paese sbagliato. Perché Rodriguez abbia ottenuto tanto successo in Sud Africa e sia stato praticamente ignorato in patria, resta un enigma. Scoprirne i motivi però non sembra  l’obbiettivo primario del regista, lo svedese Malik Bendjelloul, che preferisce concentrarsi su come un coppia di determinati fan abbia fatto a trovare il mito di un’intera nazione. Il tentativo, riuscito, è quello di mixare vari elementi cercando restituire un prodotto fruibile da un pubblico ampio, perfetto per l’Accademy. Giocando con un inizio basato tutto sul mistero di
sugarman  1
un artista maledetto, Searching for Sugarman diventa ben presto un docu-rock abbastanza canonico, quasi televisivo. Ciò che lo rende interessante, nonostante tutto, è la storia, talmente assurda da sembrare costruita a tavolino. La bravura di Bendjelloui sta nello scovare la storia e restituirla al grande pubblico, costruendo un documentario capace di non annoiare anche se soffre di qualche rallentamento di troppo.

Ciò che rimane alla fine del film, nonostante l’happy ending scontato, è una generale sensazione di malinconia. Searching for Sugarman, grazie al suoi protagonisti, e alla colonna sonora interamente tratta dai due di dischi di Sixto Rodriguez, rimane un’ottima cura per qualsiasi appassionato di musica, e perché no, delle storie talmente assurde da essere vere.

MULTIVITAMINICO.

Mattia Gariglio

Regia: Malik Bendjelloul – Anno: 2012 – Paese: Svezia-Gran Bretagna – Durata: 86 minuti

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