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Self publishing: Fenomeno editoriale o allarme rosso per i lettori?

Creato il 17 gennaio 2014 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe
Nasce sul web l'autore che pubblica le proprie opere senza l'appoggio di un editore.
È un bene o un male per il mondo dei libri?

Self publishing: Fenomeno editoriale o allarme rosso per i lettori? Non è la prima volta che si sente parlare di "self-publishing", o almeno non dovrebbe esserlo per chi ama leggere. Per i non amanti della lingua inglese, letteralmente questo termine viene tradotto come "auto-pubblicare"; in breve, c on questa parola si indicano gli autori che decidono di diffondere la propria opera in formato digitale negli store online e di sponsorizzarsi da soli attraverso siti web e pagine pubbliche su Facebook, senza l'appoggio di una casa editrice.
Fino a un decennio fa questo sarebbe stato solo un sogno di molti scrittori che, scoraggiati dalle porte chiuse in faccia dalle case editrici e/o impazienti di pubblicare, avrebbero tanto desiderato mettersi in gioco con la propria storia; adesso, invece, è possibile farlo. Il self-publishing si sta diffondendo con prepotenza sul web. S i tratta di un fenomeno inarrestabile sotto diversi punti di vista, perché la rete è un'arma a doppio taglio. È possibile ma difficile scoprire storie degne di nota che possono cambiarti la giornata, così come è possibile e dannatamente facile scoprire storie banali e con finali scontati contenenti piccoli errori grammaticali.

Ma in fondo chi o cosa può impedire a uno scrittore di mettersi in gioco?

Il web potrebbe essere, per uno scrittore, un punto di partenza o un punto di arrivo. Oggi parleremo dei casi meno comuni di self-publishing. Casi rari ritenuti addirittura dei veri e propri fenomeni editoriali, come la saga di Touched di Elisa S. Amore e il caso americano della trilogia di Trylle di Amanda Hocking. Direttamente da Wikipedia Italia, sul profilo di Amanda Hocking è possibile leggere questa descrizione;

"[ ...] I lavori pubblicati da Amanda Hocking, quasi tutti auto pubblicati, consistono in: My Blood Approves, una serie di romanzi sui vampiri, la Trylle Trilogy, che racconta la storia di una ragazza alla ricerca di se stessa in un'ambientazione urban fantasy[...] "

Fazi Editore, casa editrice italiana conosciuta per aver pubblicato le opere di Stephenie Meyer e di Kelly Armstrong, ha acquistato i diritti del primo libro della trilogia Trylle della Hocking e ha pubblicato il romanzo in questione nel 2012 con il titolo "Switched". Nonostante il successo della scrittrice sul web e i numerosi articoli a lei dedicati sul New York Times che definiscono i suoi romanzi

"[...] pieni di troll, goblin e favole, che inchiodano il lettore alla pagina e hanno generato nel mercato editoriale quel tipo di eccitazione che non si vedeva dalle serie di Stephenie Meyer e J. K. Rowling [...]" (cit. Wikipedia Italia)

pare che in Italia non abbia suscitato lo stesso interesse nei lettori; che sia per i gusti letterari della maggior parte degli italiani o per altri fattori, non lo sapremo mai.
Sta di fatto che anche con l'auto-pubblicazione è possibile raggiungere il proprio sogno, ossia quello di mettersi in gioco per riuscire a conquistare il cuore dei lettori e perfino l'attenzione di un editore; è il caso di Elisa S. Amore che fra il 2012 e il 2013 ha pubblicato su amazon.it i primi due libri della sua pentalogia, "Touched", Self publishing: Fenomeno editoriale o allarme rosso per i lettori?che racconta la storia d'amore tra una ragazza e un angelo della morte, e che grazie al passaparola dei blogger e dei lettori è riuscito ad arrivare all'attenzione della Casa Editrice Nord. I suoi libri verranno ripubblicati nella collana Narrativa della medesima CE e prima dell'uscita ufficiale del primo volume revisionato (Touched. La Carezza del Destino, Ottobre 2013) è stato pubblicato su amazon.it un racconto inedito riguardante uno dei protagonisti scaricabile gratuitamente dal sito. La saga di Touched fa ancora parlare di sé a un anno dalla sua comparsa sul web; che siano pareri positivi o negativi, l'ultima parola spetta a chi ha letto la storia e non a chi è soggetto a piccoli pregiudizi.
Oltre al caso di Elisa S. Amore esistono molti altri casi del genere, forse meno recenti e meno eclatanti; ad esempio il caso della serie Fantasy "La Maschera" di Paola Poggioli, edita dalla Casa Editrice Fedelo's. La scrittrice, appassionata di manga Yaoi e di genere Fantasy, aveva già pubblicato qualcosa su un forum sotto il nickname di Axaly prima di aprire un blog personale su cui aveva deciso di pubblicare dei post che contenessero trama, descrizione dei personaggi e alcuni capitoli della sua storia; dopo quasi un paio di mesi dalla pubblicazione dei primi capitoli del suo libro, riceve una mail da parte di una CE e riesce a firmare un contratto editoriale per la pubblicazione del primo volume della storia che, inizialmente, avrebbe dovuto arricchire il blog. La storia de "La Maschera", basandomi sui pareri letti sul web e non su un'opinione personale, ha entusiasmato molti lettori amanti del genere Fantasy e specialmente dei manga Yaoi, ritrovando in Paola Poggioli un nuovo genere ancora non trattato dalle CE più note in Italia.

Il web non è una fonte certa di creatività né uno spazio infinito occupato solo ed esclusivamente da scrittori geniali; ma non per questa ragione bisogna porsi delle barriere ed evitare di leggere quanto più possibile libri che attirano l'attenzione. La filosofia del lettore dovrebbe essere quella di leggere una storia qualora l'interesse e la curiosità riescano a superare i pregiudizi e i pareri di altri lettori che, magari, hanno già letto il romanzo in questione e hanno dato giudizi molto diversi l'uno dall'altro; che siano storie auto-pubblicate o storie edite da piccole o grandi CE, se la trama di un'opera riesce a incuriosire e a creare delle aspettative, credo che al lettore non resti che provare ad acquistare la medesima opera per conoscere meglio l'autore, la sua storia e il suo mondo. Non avendo letto tutti i titoli finora citati, eccetto "Il Diario di Isabel" di Isabel C. Alley, edito nel 2012 su amazon.it (primo volume di una saga Paranormal/Erotic Romance italiana, I Diari di Isabel, che racconta le disavventure di una cacciatrice di vampiri), non posso che condividere con i lettori della Rivista la mia curiosità e le mie aspettative nei confronti di storie che, nonostante siano state pubblicate dall'autore che le ha scritte, riescono comunque a incuriosirmi.
Che sia un bene o un male per altri, l'auto-pubblicazione esiste e probabilmente continuerà a esserci.

Laura Buffa

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