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Senato: approvato nel caos il disegno di legge contro lo scambio politico-mafioso, è legge

Creato il 16 aprile 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

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Finisce con un’approvazione a larga maggioranza (191 sì, 32 no e 18 astenuti) il tormentato iter del disegno di legge in materia di scambio elettorale politico-mafioso, cominciato nel luglio dello scorso anno. Approvato in quarta lettura dall’aula del Senato dopo giorni di duro ostruzionismo portato avanti dai senatori del Movimento 5 stelle. Che protestano per la scelta dell’Aula di aver adottato dapprima la ghigliottina per chiudere la discussione generale e poi per aver escluso le dichiarazioni di voto su singoli articoli ed emendamenti. Ma soprattutto per i contenuti del provvedimento, modificato dalla Camera con una riduzione delle pene. Seduta sospesa e allontanamento di tre grillini, è la decisione del presidente Grasso, che arriva anche a minacciare l’espulsione dell’intero gruppo.

È così che le dichiarazioni di voto si trasformano in un ‘5 stelle contro tutti’ e ‘tutti contro i 5 stelle’, senza esclusione di colpi. Ad aprire le ostilità è Peppe De Cristofaro di Sel, che accusa i grillini di aver portato avanti una propaganda elettorale. E il democratico Franco Mirabelli ricorda ai 5 stelle: “Questo testo alla Camera lo avete votato anche voi”.

Ci si scandalizza per i modi e i toni usati dai pentastellati, contrattacca Michele Giarrusso, però il vero scandalo “non siamo noi, ma questa norma inutile che vi serve in vista delle elezioni, perché qualcuno deve fare un regalo alla mafia”.

Il M5s è l’unico a votare no: tutti gli altri (esclusa la Lega, che si astiene), approvano il testo, anche se con qualche riserva e con la determinazione a rivisitare completamente il sistema delle pene alla base della lotta alla mafia.

La nuova legge punisce con la reclusione da 4 a 10 anni chiunque accetti la promessa di procurare voti in cambio non solo di denaro, ma anche di altra utilità. Sarà applicata dalle prossime elezioni europee.

MC


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