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Senato parte lesa

Creato il 06 febbraio 2014 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Logo-TgLa7Nell’edizione serale del TGLa7, tra le notizie importanti, al termine della giornata tutta dedicata alle dichiarazioni e agli incontri sulla verifica del governo e sulla possibilità di un Lettabis o sull’eventualità che Matteo Renzi sostituisca Letta a Palazzo Chigi, spicca anche l’informazione che il presidente del Senato, Pietro Grasso, nonostante il parere contrario, ha deciso che Palazzo Madama, si costituirà parte lesa nel processo a Berlusconi sulla compravendita dei senatori nella legislatura tra il 2006 e il 2008.151726036-16d15742-e49d-4901-bde0-4a7eaebd4f3e

È il processo che nasce dalle rivelazioni dell’ex senatore Srgio De Gregorio, ex Italia dei Valori e poi passato dall’altra parte, dietro compenso di Sivio Berlusconi.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver ascoltato i diversi orientamenti espressi dai componenti del Consiglio di presidenza, ha dato incarico all’Avvocatura dello Stato di rappresentare il Senato della Repubblica quale parte civile nel processo sulla cosiddetta “compravendita di senatori” che inizierà il prossimo 11 febbraio presso il Tribunale di Napoli. Una decisione, quella di Grasso, che va contro il parere espresso in mattinata dai componenti dell’ufficio di presidenza dove si erano registrati 10 pareri contrari e 8 favorevoli.

La decisione di Grasso ha mandato letteralmente su tutte le furie gli esponenti di Forza Italia e il fronte politico si farà incandescente, perchè il Nuovo centro destra e soprattutto il vecchio, contesteranno duramente la decisone presa autonomamente dal presidente del Senato, che la motiva in nome della dignità dell’istituzione.

Il Senato si cost

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ituirà parte civile nel processo che vede imputato Silvio Berlusconi per corruzione per la compravendita di senatori che nel 2008 contribuirono alla caduta del governo Prodi. La vicenda è quella dell’ex senatore De Gregorio che ha confessato di aver ricevuto 3.000.000 di euro da Lavitola per conto del Cavaliere, per passare dall’Italia dei Valori nelle file del centrodestra. Grasso con la sua scelta, rovescia il parere di segno opposto che si era espresso dall’ufficio di Presidenza del Senato. Dalla parte del Cavaliere, Forza Italia, Nuovo centro destra, Lega e anche l’UdC del figliol prodigo Casini, appena rientrato nelle file del centro destra. Per la costituzione di parte civile, che non ha precdenti, nella storia del Senato, si sono invece schierati, il M5S, il gruppo delle autonomie, Sel e il Pd. Lo stesso Renzi avrebbe appoggiato il voto dei suoi, dimostrando di non temere ritorsioni possibili di Forza Italia nella partita delle riforme che si aprirà prossimamnete alla Camera, con l’arrivo in aula della legge elettorale in contemporanea con l’inizio del processo a Napoli.

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Le polemiche, naturalmente imperverseranno e oramai tutte scontate, come le minacce dell’arrabbiato Cavaliere “ faccio saltare il tavolo, giuro che stavolta lo faccio, Renzi o non Renzi”. Le conseguenze le conosceremo a breve, ma quel che conta, è che i nodi cominciano a venir al pettine…


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