Magazine Società

Senegal / Contro il pregiudizio di genere

Creato il 16 dicembre 2011 da Marianna06

In Senegal  le donne stanno portando avanti, da un po' di tempo a questa parte, una loro personale battaglia allo scopo di poter vedere riconosciuti i propri legittimi diritti in una società che, com'è noto, é prevalentemente maschilista.

Infatti, giorni fa, il ministro senegalese delle Pari Opportunità, signora Awa Ndiaye, ha ufficialmente reso noto, a breve, la creazione di tre commissioni che si occuperanno del problema "genere".

Saranno commissioni all'interno dell'Assemblea nazionale, del Senato e del Consiglio economico e sociale.

Questa esigenza scaturisce in particolare dall'esistenza di una legge sulla "parità" dei diritti e doveri, già approvata dal parlamento nazionale senegalese.

Ovviamente le leggi da sole non bastano, perché le cose possano cambiare e in meglio.Ecco, dunque, tutto un lavoro di sensibilizzazione capillare presso la popolazione civile.

Così a  Saly,  ad ottanta chilometri dalla capitale, Dakar, si sono svolte più assemblee popolari per dialogare da parte del ministro Ndiaye con la gente del luogo, uomini e donne.

Sopratutto uomini.Quelli di "dura cervice".

Sappiamo tutti che il peso dell'accudimento e sostentamento della famiglia ,in Africa, e quindi anche in Senegal, è spesso e volentieri enorme e tutto sulle spalle delle donne,madri , mogli e lavoratrici a tempo pieno.

Le nuove chiarificazioni, a livello legislativo, vogliono solo portare l'uomo senegalese ad un maggior rispetto verso la sua donna, alla quale deve essere consentito,qualora lo volesse, di avere le stesse opportunità di studio e di carriera  nel mondo del lavoro.

Perché questo e, principalmente questo, vuol dire equità, rispetto ed eguaglianza reale tra uomo e donna.

Le rare eccezioni di donne senegalesi, che si sono distinte nei diversi campi  del "sapere", dell'imprenditoria, e comunque del mondo lavorativo in genere , raggiungendo anche posizioni apicali, non bastano.

Tutte le donne del Senegal devonopoter godere delle pari opportunità.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

107-2


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :