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Sera di fine Luglio

Da Laconiglia

Sei sola a casa, e ti senti improvvsamente vuota.
Sei tanto spavalda, tanto forte, poi in un momento tutto ti crolla addosso e senti sulle spalle la pesantezza dei pensieri che ti frullano in testa ma che tu scacci come una solerte vecchina, quasi quasi ti vedi con le rughe e la crocchietta bianca che con una scopa di saggina allontani solitudine, paura del futuro, nostalgia e preoccupazioni che si affastellano su di te come corvi neri.
Poi la vecchina per un attimo si stanca, abbassa le braccia ed ecco che...PUM.
Stesa.
Ti aggiri per casa chiedendoti nei mesi a venire come farai a pagare l'affitto, se non troverai un lavoro.
Guardi quei piatti sporchi che lavi sempre subito, ma non oggi, non oggi che non senti le forze nemmeno per sollevare un dito, figuriamoci un insalatiere piccolo, da single, dove ti mangi la tua insalata di verde, pomodoro, mozzarella e tonno cotto al vapore.
Non mangi altro a casa da quando il tuo fidanzato è a Milano.
Non hai la forza di cucinare e in questo preciso istante vorresti solo scendere sotto casa e andare a comprarti una pizza carrettiera doppia mozzarella e una coca e poi dopo mangiare gelato gelato gelato.
Perchè speri che la pancia piena di ciò che desideri potrebbe aiutarti a non sentire questo vuoto che ora ti scava dentro. Ma pensi che non hai un lavoro ed è il caso che inizi a risparmiare su qualcosa, specie sulle voglie incontrollabili e stupide.
Hai una famiglia che ti ama.
Hai un fidanzato che ti ama.
Hai amici che ti voglion bene.
Hai speranze per il futuro.
Te lo ripeti come un mantra e poi invece no, non c'è nulla da fare. Forse perchè hai assistito a litigi, forse perchè attorno senti persone tese e nervose per situazioni che stanno maturando come mele marce che rimangono troppo tempo nella fruttiera e a te sembra sempre che le puoi salvare, fino  quando capisci che non puoi fare nulla e devi buttar via tutto. Ma le persone non le puoi mica buttar via, non le puoi metter in lavatrice e sopratutto non puoi far tornare indietro il tempo, quando tu eri bambina e ti amavano e ti stavano vicine e non ti chiudevano fuori dalla loro stanza perchè non sanno più chi sei per colpa di una malattia stronza che esteriormente non fa notare nulla, ma dentro ti distrugge la memoria.
O forse ti senti solo sola in quel letto grande dove ogni notte ti allunghi cercando gambe che camminano altrove, mani che si appendono ai tram di Milano...
e ovviamente ecco che pensi che tra poco saranno dieci anni che state assieme e nonostante sia un anno che attendo questo giorno lo passerai sola, tu a Cagliari e lui a Milano...
E anche se pianifichi le giornate, anche se hai sempre da fare, dei corsi da seguire, ti sembra di essere una nullità, con pochi titoli di studio e ti chiedi che diavolo farai nella vita, chi ti darà lavoro o se te lo puoi creare, se un giorno ti sposerai, se un giorno avrai dei figli...
Se un giorno starai meglio ma in fondo ti basta anche solo non sentirti così sola adesso, in una sera di fine luglio dove incidentalmente sei rimasta a casa.

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