Serie A 12^Giornata, l’Atalanta ferma l’Inter e vince, così la Juventus torna a +4, il Napoli trionfa a Genova, la Fiorentina vince in casa del Milan e rossoneri sempre più giù, il derby va alla Lazio che supera la Roma 3-2 sotto la pioggia, mentre vincono Palermo e Torino.
Palermo-Sampdoria 2-0: nell’anticipo di pranzo il Palermo di Gasperini ospita una Sampdoria reduce da sei sconfitte consecutive. Per i rosanero ecco il 3-4-2-1 con Brienza e Ilicic dietro il giovane argentino Dybala, che sotituisce l’indisponibile Miccoli, mentre Ciro Ferrara con molte assenze sceglie il 4-2-3-1 e il trio Munari, Soriano e Poulsen dietro Eder. Il Palermo parte subito forte e crea gioco, aggessivo e convinto, e al 15′ Brienza va via sull’esterno dribbla tre avversari e mette in mezzo per Ilicic che di destro tira però alto. La Sampdoria è tutta in Eder lanciato in veloctà, ma viene chiuso sempre dai centrali, allora Maresca da fuori ma Ujkani è attento. Il Palermo ricomincia a spingere e intorno alla mezz’ora Dybala servito in area calcia a lato. Il Palermo insiste, Brienza crea e libera compagni al tiro, prima Ilicic, poi Barreto entra in area ma è fermato da Romero, che si ripete poco dopo ancora su Dybala. Rosanero che meritano di più e raccolgono a inizio ripresa, prima Ilicic due volte vicino al gol, poi sempre Brienza entra ancora in area e serve indietro a Dybala che di sinistro mette sotto la traversa: 1-0 e gol per il 19enne attaccante, ma grande Brienza. Il Palermo controlla, Eder pericoloso su punizione, ma al 70′ Brienza per Dybala che in area controlla e sinistro in buca per il 2-0. Sampdoria che cambia ma ottiene poco, in contropiede Romero salva su Dybala e tre punti decisivi per il Palermo, Sampdoria alla settima sconfitta consecutiva e Ferrara molto in pericolo.
Chievo-Udinese 2-2: gol e polemiche al Bentegodi, dove Corini schiera il Chievo con Luciano e Thereau nel 4-3-3 con Pellissier e l’Udinese di Guidolin replica col solito 3-5-1-1 e Maicosuel dietro Di Natale. In avvio solo Chievo, con Thereau incredibile per velocità e prima impegna Brkic con un gran tiro, poi in ripartenza si smarca e da buona posizione cerca il gol sul palo lontano ma calcia fuori. L’Udinese controlla ma al 38′ angolo di Luciano, Brkic devìa sulla traversa e sulla respinta irrompe Andreolli che fa gol: 1-0. Poco dopo l’Udinese si butta in avanti e da piazzato in mezzo per Lazzari che segna, ma il gol è annullato per un fuorigioco apparso inesistente. Peròl l’Udinese non molla e al 42′ sempre da angolo(che pareva non esserci) Angella mette dentro: 1-1 e polemiche tra squadre a fine tempo. Nella ripresa equilibrio tra le compagini, Di Natale ha un problema e lascia a Ranegie, Lazzari si mangia un gol facile e il Chievo risponde, al 68′ fallo di Danilo, ammonito, su Dainelli in area udinese e dal dischetto va Luciano che calcia sulla traversa. Il Chievo ci prova, entra Paloschi(al rientro dopo un infortunio) e all’88′ Thereau va via in area(ma parte in fuorigioco) e Danilo lo atterra: rigore, doppia ammonizione e rosso per il difensore e Paloschi tira e segna. Ma l’Udinese c’è e si butta in avanti e da tiro da fermo arriva ancora Angella che sigla doppietta e pareggio. Per le squadre un punto che fa classifica in ogni modo.
Genoa-Napoli 2-4: se la Sampdoria piange il Genoa non ride, a una settimana dal derby, perché il Napoli travolge nel finale il Grifone e costringe Delneri alla quarta sconfitta consecutiva da quando è sulla panchina rossoblù. I padroni di casa col 4-5-1 e Immobile di punta, con Jankovic e Antonelli larghi, mentre Mazzarri propone il 3-4-1-2 con Hamsik dietro a Pandev e Cavani. Nubifragio passato a Genova e stadio aperto, dunque partita attesa tra tifoserie amiche. Genoa che gioca in ripartenza e mette in difficoltà il Napoli sul piano del gioco, ma Maggio al 13′ colpisce il palo. Genoa però rapido e al 23′ il pericoloso Toszer calcia forte, Campagnaro respinge, poi ancora un tiro respinto da Cannavaro, arriva Immobile e mette in rete: 1-0 Genoa. Mazzarri si spazientisce e il Genoa attacca, Immobile impegna De Sanctis al 29′ e Bertolacci colpisce la traversa al 32′, il Napoli è tutto in due occasioni di Cavani che calcia male, Pandev al 38′ esce per infortunio, dentro Insigne, che però sembra inefficace. Allora Mazzarri cambia e nella ripresa dentro dopo poco Mesto per Campagnaro, si passa al 4-2-3-1 e Dossena arretra, Behrami e Dzemaili in mezzo, l’asse Maggio-Mesto funziona e al 54′ palla dopo una mischia a Mesto che da posizione defilata mette dentro: 1-1. Il Genoa non ci sta e al 56′ Immobile per Antonelli in mezzo per Bertolacci che fa gol: 2-1. Il Napoli replica con Maggio e Cavani, dopo buone manovre, dentro Inler, Insigne impegna Frey che devìa sulla traversa, al 79′ Hamsik verticalizza per Cavani che salta Frey e mette in rete: pareggio e Napoli in attacco, fino al 90′ quando Mesto mette in mezzo per Hamsik che di testa fa gol: 2-3, Genoa che ci prova ma al 93′ in contropiede Insigne batte Frey per il gol che chiude la partita e tiene il Napoli in corsa campionato.
Lazio-Roma 3-2: derby ad alta tensione all’Olimpico, coi soliti, putroppo, scontri tra scellerati, o idioti, fate voi, che porta a cariche obbligate delle forze dell’ordine e bilancio di qualche ferito. In campo, omaggio di tutti i tifosi alla memoria di Gabriele Sandri, tifoso della Lazio ucciso cinque anni fa in circostanza assurda. Roma è sotto il diluvio e Petkovic si affida al 4-1-4-1 con Klose in attacco, mentre Zeman non si allontana dal 4-3-3 e mette De Rossi al centro della mediana con Totti, Osvaldo, Lamela di punta. Avvio dei giallorossi che provano con Totti, poi va via la luce e partita sospesa per 2′, con tutti a gridare “Lotito paga la luce”!, tuoni a rimbombare nell’Olimpico sotto la pioggia. Si riprende e altra manovra del Capitano per Balzaretti che mette al centro e Florenzi anticipato dalla difesa. Al 9′ quindi angolo di Totti, Lamela strattona e si libera(forse fallo) e mette in gol: 0-1 Roma. La pioggia aumenta, la Roma gioca ma il diluvio incredibile rallenta le squadre, ma la Lazio ha il merito di cominciare a reagire pure sotto la pioggia, e appena cala di intensità ecco che i biancocelesti vengono fuori, comincia a prendere l’iniziativa Hernanes, Candreva e Lulic scendono e il terzino sinistro è coperto da Gonzales, nelle sue iniziative. Konko vicino al gol da spiovente, poi al 35′ discutibile fallo dai 30m, tira Candreva un missile che a effetto trova Goicoechea impreparato e pareggio. La Lazio insiste e al 42′ Hernanes si libera dal limite destro dell’area giallorossa, tiro sbagliato su cui arriva Klose che anticipa Balzaretti e batte il portiere: sorpasso della Lazio. La Roma si butta avanti e al 45′ da punizione, Mauri trattiene De Rossi in area che molla una manata violenta all’avversario, l’arbitro vede ed espelle il centrocampista giallorosso. Ennesima schiocchezza per lui però.
Nella ripresa Zeman inserisce Tachsidis per Lamela, la Lazio però attacca e al 46′ Piris sbaglia il passaggio in alleggerimento e serve, per così dire, Mauri che da solo fa 3-1. Insomma, errori individuali che affossano la Roma. La Lazio controlla, Totti e Osvaldo provano e l’italo-argentino di testa si rende pericoloso, dentro Marquinho e finalmente Pjanic che danno qualità al centrocampo giallorosso. La Lazio non riesce, stanca, a ripartire e lascia il possesso alla Roma, e all’84′ Mauri commette un fallo da seconda ammonizione ed espulsione. Pjanic calcia una punizione da 40m che trova Marchetti fuori dai pali, e 3-2. Bradley va vicino al pareggio nel finale, ma è tardi e la Lazio e Petkovic si meritano la vittoria, Roma oggi punita più da errori singoli che di squadra, ma è l’ennesima delusione per tutti i tifosi giallorossi.
Milan-Fiorentina 1-3: la Fiorentina vola e il Milan crolla. A SanSiro Allegri propone il 4-2-3-1 con El Shaarawy, Boateng e Emanuelson dietro Pato, mentre Montella senza Jovetic colloca nel 3-5-2 Ljajic con Toni. Avvio degli ospiti e subito ci prova Cuadrado, fermato, poi Roncaglia sull’azione da tiro piazzato, poi ci prova Ljajic, palla alta. El Shaarawy al 7′ va via si accentra e tira alto. Al 10′, rimessa della Fiorentina, la palla arriva dopo una deviazione ad Aquilani che in area infila la porta: gol dell’ex e 0-1. Il Milan sembra con poche idee, poca velocità e fa fatica a saltare il centrocampo viola, che blocca gli esterni e soffoca i mediani, così che solo El Shaarawy cerca di fare qualche cosa. Al 33′ però Pato è atterrato da Roncaglia in area, giallo per lui, ma dal dischetto l’attaccante spara alto. Errore davvero brutto, e al 38′ ancora rimessa, palla da Pasqual a Borja Valero che salta come sagome Montolivo e Mexes e batte Abbiati: ma può una squadra come il Milan prendere due gol da rimessa? Nella ripresa dentro Bojan e Pazzini per Emanuelson e Pato, e Boateng al 50′ va vicino al gol, al 59′ El Shaarawy per Mexes, tacco, palo, respinta e Pazzini prende palla e fa gol: 1-2, nella Fiorentina dentro El Hamdaoui, la partita si fa tosta e Aquilani randella nella stessa azione El Shaarawy e Constant, per l’arbitro solo giallo sul secondo fallo, Montella toglie il giocatore intelligentemente, entra allora Matias Fernandez e Robinho entra nel Milan, ma i rossoneri calano e la Fiorentina supera le difficoltà e prima Mati va vicino al gol, Cassani all’86′ prende il palo e all’88′ El Hamdaoui con tiro da fuori fa 1-3 e titoli di coda: Fiorentina da Europa, Milan in crisi e Allegri ancora in discussione.
Parma-Siena 0-0: pareggio senza reti con un Parma più vicino alla vittoria. Per Donadoni è 3-5-2 con Amauri e Biabiany, il Siena di Cosmi risponde col 3-4-2-1 e Valiani e Reginaldo con Emanuele Calaiò. Il Parma manovra ma è compassato, Rosi e Amauri gli unici a rendersi pericolosi, il Siena è ordinato e resiste. A inizio ripresa dentro Belfodil per Lucarelli, Parma all’attacco e proprio Belfodil per Biabiany che di testa colpisce ma manda fuori, poi Zaccardo ma il portiere respinge, poi Marchionni fuori a lato. Il Siena ci prova in contropiede, il Parma attacca ancora e all’89′ Biabiany dopo un’uscita sbagliata di Pegolo raccoglie, va di tacco ma Felipe salva. Finisce dunque così.
Torino-Bologna 1-0: Torino con il 4-2-4 di Ventura e Sansone con Bianchi, il Bologna in difficoltà viene posizionato da Pioli col 3-5-1-1 e Diamanti dietro Gilardino. Torino che fa possesso e prima Sansone impegna Agliardi al 15′, il Bologna contiene e Cerci è l’unico che prova a dare velocità. Al 37′ buona occasione pure per Bianchi. Nella ripresa dentro Santana per Vives, Torino più spettacolare ma il Bologna risponde con Taider, il Torino replica e Sansone impegna il portiere ancora da fermo. Al 65′ azione pericolosa che finisce in angolo, da quale arriva D’Ambrosio che mette in gol: 1-0 Torino. Il Bollogna inserisce Gabbiadini, ma a parte una conclusione di Diamanti, un tentativo proprio di Gabbiadini e una girata di Gilardino non riesce a fare molto. Il Torino controlla e sale ancora bene.
Atalanta-Inter 3-2: nel posticipo serale per l’Atalanta di Colantuono schema base e 4-4-1-1 con Moralez dietro Denis, mentre l’Inter di Stramaccioni, senza tra gli altri Sneijder, Ranocchia e Samuel, schiera il 4-3-3 e Palacio, Milito, Cassano. L’Inter prova a giocare ma l’Atalanta è veloce, e al 9′ Peluso va via sulla sinistra e mette in mezzo per Bonaventura che anticipa Silvestre e batte Handanovic: 1-0. I nerazzurri orobici spingono e prima Cigarini da fuori, poi Schelotto mette per Denis che da pochi metri tira altissimo. L’Inter risponde con Cassano anticipato da Consigli, poi Guarin tira da fuori ma alto, poi Palacio due volte fermato da Consigli. Ma il gioco non è rapido. Nella ripresa Inter in attacco e Guarin, il migliore, ci prova da lontano, poi al 56′ spara una punizione forte ma centrale che batte però Consigli per il pareggio. Al 60′ Cigarini serve Moralez in profondità, emtra in area e mette in mezzo per Denis che questa volta non fallisce: 2-1. L’Atalanta straripa e ancora Moralez al 68′ va via e viene atterrato da Silvestre da dietro: rigore che Denis realizza preciso. Cambi per l’Inter, ma manca l’idea di gioco e l’assenza di qualcuno che con Guarin unisca il gioco(leggi Sneijder) si sente. Palacio accorcia all’84′, ma è comunque tardi anche se l’Inter fino all’ultimo prova, e vede andare di nuovo via la Juventus, con l’Atalanta che sale al sesto meritato posto.
Risultati e Classifica Serie A 2012/2013 12^Giornata
Atalanta-Inter 3-2
Cagliari-Catania 0-0
Chievo-Pescara 2-2
Genoa-Napoli 2-4
Lazio-Roma 3-2
Milan-Fiorentina 1-3
Palermo-Sampdoria 2-0
Parma-Siena 0-0
Pescara-Juventus 1-6
Torino-Bologna 1-0
Juventus 31
Inter 27
Napoli 26
Fiorentina 24
Lazio 22
Atalanta 18
Roma 17
Catania 16
Parma 16
Cagliari 15
Udinese 15
Torino 14
Milan 14
Palermo 11
Pescara 11
Chievo 11
Sampdoria 10
Genoa 9
Bologna 8
Siena 7
Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione
Atalanta 2 punti di penalizzazione
Siena 6 punti di penalizzazione
Giuseppe Causarano
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake