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Sextastic s02e28 – Le vacanze gay 2013

Creato il 23 aprile 2013 da Signorponza @signorponza

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Ben ritrovati miei cari tutti in questo nuovo episodio di Sextastic. Questa settimana puntatone estivo da non perdere. Soprattutto viste le ottime temperature degli ultimi giorni, è arrivato il momento di programmare una bella vacanza estiva. E perché non una vacanza a tema gaio? Visto che a noi non ci piacciono affatto i ghetti e le ammucchiate. Ecco, soprattutto, mi viene da pensare che vista la drammatica situazione economica del nostro Paese conviene che ci si organizza prima del totale tracollo. Ma queste sono tutte chiacchiere e cortesie inutili.

L’autorevolerrimo New York Times ha infatti stilato la classifica delle otto mete gay di questa pazza estate 2013, riunendo i pareri di giornalisti di diverse testate, quali Out, ManAboutWorld, Curve Magazine e chi più ne ha più ne metta. Ma ad essere sincero sono i luoghi la parte più importante di questa nuova puntata. Ed ora, uno alla volta ve li introduco.

eliad

Los Angeles, California. Più noto come L.A. o The Big Nipple (la grande tetta, per intenderci), è vicina all’Oceano Pacifico e alle montagne di San Gabriele. La città si estende in una zona molto vasta, ma il centro rimane Downtown, con tutte le attività più importanti della città e le famose spiagge di Venice Beach o Santa Monica. Io ci aggiungerei anche il borgo di Berverly Hills, favoloso teatro della vita di Brenda. Ovviamente come non citare Hollywood, La Mecca del cinema, che ha contribuito a rendere la città interessante. Sottolineo che a parte le cose elencate a L.A. non c’è un cazzo da fare. A parte il gay pride, naturalmente. Ma mica ci si va a rimorchiare? Giammai. (#credeghe).

Key West, Florida. Chi lo ha detto che in Florida ci vanno solo i vecchi? Naturalmente non io. Se la consuetudine ci porta a pensare che la Florida è un posto piacevole per gli anziani, tocca che vi ricrediate subito. Questa fantastica isola dista circa 140 km da Cuba e occupa una superficie lunga 6 km e larga 3. Negli ultimi tempi, di profonda crisi, che si sono inventati? Ma ovviamente alloggi e spazi totally gay per incrementare le finanze. Detto, fatto. Ecco allora fantastici Resort ipercool con gay accomodition e facilities da fare impallidire la qual si voglia. E il gioco è fatto! Orde di gay come se non ci fosse un domani. Indubbiamente però il posto merita.

Auckland, Nuova Zelanda. Ricordate dove è ubicata la Nuova Zelanda? Benissimo, mandatemi una mail, perché io lo ignoro. Scherzi a parte, (non è vero non lo so davvero e non mi va neanche di googlarlo), non lasciatevi ingannare da questa pazzesca città. Uno skyline pazzesco, gay bar, e ristoranti che fondono la cucina moderna con quella tradizionale incorniciano il lungo mare. Con la possibilità di una favolosa gita in barca a vela o in traghetto. Per coppie di fatto, e over 30. Naturalmente ovunque essa sia.

Austin, Texas. Se per voi il Texas è solo e soltanto la patria di Jessica Simpson o del manzo di maiale cucinato come se non ci fosse un domani, be’ ecco, levatevi. Austin raddoppia la sua capacità alberghiera nel giro di un paio di mesi e sbadabadaboom. Topless bar, gay clubs a go go e si salvi chi può. Da sottolineare il SXSW, un festival della musica, di film indipendenti e di tutto ciò che ruota attorno ad internet si svolge a marzo regalando alla città un occhio innovativo sulla comunicazione e cosmopolita. Gli splendidi parchi arrichiscono questa città in totale espansione e da non sottovalutare la vivace movida gay. Ecco, tutto ciò di cui avevamo davvero bisogno.

Stoccolma, Svezia. Finalmente una tappa europea. Stoccolma, Svezia. Non solo famosa per Ikea, ovviamente, ma che ci piace comunque, Stoccolma non è un caso trovarla al quarto posto. Il centro storico è uno dei centri medievali più grandi e meglio conservati. I battelli vi guideranno ad una scoperta della città inaspettatamente interessante, e poi c’è anche il trenino delle fiabe. Che, inutile dirlo, io amo. Sottolineo la presenza di H&M (amiche mi leggete?) presente nella city con collezioni in edizioni limitate e concept store pazzeschi. E poi permettetemi una riflessione. Gli svedesi sono Boni a prescindere. Sono tutti alti, fisicati e con un gran voglia di scopare. Fidatevi, provare per credere.

Tel Aviv, Israele. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Eliad Cohen. Ok. La faccio finita. In realtà si tratta di una città che riesce a proporre un alto livello gay-friendly, interessantissimi luoghi di interesse (che simpatico che sono) e una spaziale vita notturna. Sicuramente per chi non vuole annoiarsi.

Bogotà, Colombia. Ebbene anche la Colombia merita il suo spazio. Ovviamente, dopo un trionfante gay pride dello scorso anno, questa città si contraddistingue per l’offerta di gallerie d’arte e una cucina spettacolare. Accettabili anche i prezzi, negli ultimi anni si è contraddistinta per la sicurezza, aumentando le visite. Insomma, un piccolo gioiellino da scoprire. E poi la città non nasconde degli scorci mozzafiato. Da non lasciarsela scappare.

Istanbul, Turchia. Bene. Terminiamo con la Turchia. E per cosa sono famosi i turchi? E che c’è bisogno che ve lo dico io. Scherzi a parte (torno serio!!!) la città sorprende per il suo charme sofisticato e prevalentemente ricco. Rimanere senza fiato davanti ai resort e gli hotel è assolutamente d’obbligo. E poi non tralasciamo gli eventi come Instabear Spring Festival e il Turkish Gay Bear Spring Party. Mazze come se non ci fosse un domani. E poi Instanbul magica e affascinante come poche altre città.

Spero davvero di avervi saputo consigliare anche se ecco, io ci avrei messo dentro New York, per i mille motivi che tutti conoscono già. E ovviamente anche Roma. Soprattutto perché, ecco, se voleste passare una vacanza davvero pazzesca potreste sempre passarla con me. Bene, detto ciò, e più soddisfatta di Licia Colò alle Falde del Kilimangiaro vi invito alla prossima settimana con un nuovo scottante episodio.

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