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Shambala

Creato il 23 ottobre 2012 da Ilariamutti
Shambala
Può essere in Tibet, o nel deserto del Gobi in Asia Centrale. Shambala... così si chiama la città delll’utopia dei buddisti. Un luogo imprecisato in cui tutti i cittadini sono illuminati e la cui capitale, Kalapa, è nota per la celebre torre di Giada. Sarebbero le acque calde dei ruscelli sotterranei a creare quelle nubi che avvolgono la città e non permettono, se non agli iniziati, di vederla.
Altri parlano di una barriera psichica che circonda l’intera città in modo che gli ospiti indesiderati non possano entrare. Se questo deterrente poi non fosse sufficiente si parla anche di numerosi uomini che hanno tentato di varcare le soglie della città, pur sapendo di non essere graditi, e sono stati divorati dai crepacci o travolti dalle valanghe.
In Himalaya, Shambala, è considerata una terra mitica, un posto simbolico raggiungibile con la meditazione e con la preghiera. E’ uno stato, secondo alcuni, in cui è possibile anche prevedere il futuro. C’è poi, invece, chi la considera un luogo fisico, una comunità di saggi che guidano l’evoluzione dell’uomo. Per essere accolti a Shambala è necessario quindi avere alle spalle un percorso mistico e un karma potente in grado di elevarsi alle più alte vette della conoscenza.
Secondo il kalachakra tantra, dove si descrive la rotazione dell’universo attorno a un centro, che altro non è che una montagna chiamata Meru, Shambala è identificata con la regione che circonda il Monte Kailash, già luogo sacro degli induisti poiché pongono alla vetta del monte il trono di Shiva e per i buddisti che ritengono che sia la residenza della divinità Buddista Eruka.
Un fiore di loto a otto petali, otto regioni tutte circondate dai monti, così viene rappresentata Shambala. Kalapa, la capitale, è in mezzo ai ghiacci che la illuminano con la rifrazione della luce. Al confine con la fantascienza c’è chi ritiene che a Shambala si utilizzano tunnel sotterranei in cui possono sfrecciare velivoli e automobili dalla tecnologia avvenieristica. Gli abitanti poi sarebbero in grado di muoversi a gran velocità e di smaterializzarsi e ricomparire in altri luoghi grazie alle capacità mentali che la gente comune non sa utilizzare.
Siamo nei primi anni del ‘900, quando un quotidiano Indiano, lo “Statesman”, racconta di un Maggiore Britannico, accampato sull’Himalaya, che aveva visto un uomo alto, dai vestiti leggeri e dai lunghi capelli. L’uomo quando si accorse di essere osservato, saltò lungo una parete verticale e scomparse. Il Maggiore raccontò questa storia ai Tibetani con i quali si era accampato, ed essi non mostrarono alcuna sorpresa e egli spiegarono che aveva visto uno degli uomini delle nevi che sorvegliano la terra sacra. Alexandra David-Neel, un’esploratrice che trascorse 14 anni in Tibet, scrisse un racconto dettagliato nei minimi particolari sugli “uomini della neve”. Affermò, che ricordava perfettamente uno di essi, sollevato da terra, che si muoveva ad elevata velocità, e scrisse “Sembrava essere dotato dell’elasticità di una palla, e rimbalzava ogni volta che i suoi piedi toccavano il terreno. I suoi passi avevano la regolarità di un pendolo”.
Nessuno è mai tornato da Shambala o sono morti durante il viaggio o hanno trovato la terra sacra e sono rimasti lì, nella città che sembra richiamare per molte affinità Atlantide o El Dorado. Nicholas Roerich, l’esploratore e pittore visionario narra nel 1929 (molto prima del famoso rapporto Kenneth Arnold) l’avvistamente di un “disco volante”. L’annotazione si può leggere nel Diario di Roerich: “Il cinque Agosto – qualcosa di straordinario! Ci trovavamo nel nostro campo nel distretto di Kukunor non lontano dalla catena montuosa di Humboldt. Nella mattinata, circa alle nove e mezza, alcuni dei nostri portatori notarono una straordinaria grande aquila nera volare sopra di noi. Sette di noi iniziarono ad osservare questo insolito uccello. In quello stesso momento un altro dei nostri portatori fece notare, “C’è qualcosa più lontano sopra l’uccello”. E gridò di stupore. Noi tutti vedemmo, in direzione da nord a sud, qualcosa di grande e splendente riflettente il sole, come un enorme ovale che si muoveva a grande velocità. Passando sopra il nostro campo la cosa cambiò la sua direzione da sud a sud-ovest. E vedemmo come scomparve nel cielo blu intenso. Avemmo
anche il tempo per prendere i nostri binocoli e vedere molto distintamente una forma ovale con la superficie splendente, ed un lato reso brillante dal riflesso della luce del sole." Secondo un Lama, l’ovale risplendente era una “forma radiante di Materia” di Shambala. Si trattava, disse, di una forza di protezione che era sempre vicino ma non sempre poteva essere percepita.
Ci restano poi i racconti di Madame Blavatsky, fondatrice della società Teosofica, che fu tra le prime a diffondere in Occidente il mito di Shambala. Fu seguita anche da Alice Bailey, fondatrice della Scuola Arcana, che la descrisse non più come luogo fisico, ma come realtà extradimensionale. Nel 1933 James Hilton scrisse “Orizzonte Perduto” (Lost Horizon) e così per molti anni Shambala fu identificata con Shangri-La. Una società in cui odio, invidia, avidità, insolenza, avarizia, ira, adulterio, adulazione erano sconosciute e dove si viveva in armonia quasi come in un primordiale Eden. Gli abitanti dovevano produrre cibo solo nella quantità strettamente necessaria al sostentamento e dedicarsi per il resto della giornata all’evoluzione della conoscenza interiore e alla produzione di opere d’arte. Non mancarono poi le strumentalizzazioni di alcuni regimi, quello tedesco hitleriano o quello russo stalinista, che inviarono spedizioni per propagandare la loro dittatura.
Ma chi regna a Shambala?
Si ritiene che esista un Re, chiamato Kulika o Kalki, che custodisca l’integrità del Tranta e governi con benevolenza e con giustizia. La profezia di Shambala, narra che ci saranno 32 Re e ogni sovrano regnerà per 100 anni. L’ultimo Re sarà Raudra Chakri che regnerà fino a 2424 quando una grande guerra inizierà in India. Gli uomini ormai saranno solo dei guerrieri stolti che cercheranno il potere solo per il proprio interesse. Nel dilagare di un’ideologia materialista conquisteranno ogni zona del pianeta e si spingeranno anche ad altri mondi per piegarli sotto le loro armi. Sarà allora che le nebbie si alzeranno da Shambala e il Re Kalika si manifesterà all’umanità. Si muoverà su cavalli e barche volanti, e su questo aspetto della profezia alcuni hanno ipotizzato che gli abitanti di Shambala siano in grado di muoversi su dischi volanti. Nel Kalachakra vengono poi fornite dettagliate istruzioni per la “costruzione di macchine” per difendersi dagli invasori. Rauda Chakrin vincerà e inizierà una nuova Età dell’Oro per l’intero pianeta.
La disintegrazione del Buddismo in Tibet e la crescita del materialismo in tutto il mondo, unitamente ai tumulti e alle guerre del XX secolo, per molti sono l’affermazione che la profezia si stia avverando di giorno in giorno. Tra ufo, poteri paranormali, profezie, mistica orientale e paradiso terrestre, di generazione in generazione il leggendario mondo di Shambala è arrivato fino a noi. Che sia superstizione, folklore o religione questa città utopica ieri come oggi continua ad affascinarci e a ricordarci che ognuno di noi può aspirare alla conoscenza, quella che forse ci salverà dall’autodistruzione.
E voi avete mai immaginato una città dell’utopia?

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