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Si compra e si vende a Cuba

Da Astonvilla

Case e auto. Primi effetti delle riforme economiche di Raúl Castro

Si compra e si vende a CubaA ottobre le riforme di Raúl Castro hanno reso per la prima volta possibile a Cuba la compravendita di case e auto, e adesso sono arrivati i primi risultati. Secondo il quotidiano Granma, nei primi tre mesi del 2012 sono cambiate di mano 2.730 abitazioni e 8.390 vetture. Ma la direttrice della Notaría y Registro Civil del ministero della Giustizia, Olga Pérez Díaz, ha parlato anche di 10.660 donazioni di immobili e 6.780 donazioni di veicoli: un negozio che in molti casi cela probabilmente operazioni di compravendita più o meno mascherate. Sembra poco, per un paese da oltre 11 milioni di abitanti in cui questo mercato era stato interdetto per mezzo secolo.
Ma la stessa funzionaria ammette che di più non è stato possibile soprattutto per una burocrazia ancora insufficiente, tant’è che solo di uno su cinque tra questi affari è stato possibile completare tutti i tramiti.  Come in Cina, Cuba sta tentando di riformare l’economia senza toccare il monopolio del Partito comunista, ma bisognerà vedere se la riforma potrà essere possibile anche senza un profondo rinnovamento dell’apparato statale. In più, sta per scattare la riduzione da mezzo milione di posti pubblici già rinviata due volte. Nella non particolarmente trasparente tv cubana un commentatore ha ammesso una “carenza di trasparenza”. Dei 370.000 impieghi privati creati dalle riforme, in particolare, non si sa in quanti casi si tratti di impieghi nuovi, e in quanti semplicemente della formalizzazione di attività già esistenti.
 

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