Di Mario Marrandino. Ancora non s’è capito bene il perché, ma nonostante tutto, come il ragazzo svogliato che sta comunque simpatico ai professori, così Silvio Berlusconi riesce a farla sempre franca con i giudici, che, sarà perché non è più “una minaccia”, come lo definiscono alcuni, sarà che comunque è un personaggio in secondo piano, iniziano ad avere la mano più leggera. Questa volta il premio è stato uno sconto nell’ambito del divorzio con l’ex moglie Veronica Lario. Che, da parte sua, dovrà rassegnarsi a perdere il 33% di quanto precedentemente percepiva. Poverina!
Eh già! Poverina! Specialmente perché ora, la Lario, riuscirà a portare a casa “solo” 2 milioni di euro circa, ogni mese. Volendo fare dei calcoli elementari, sono 24 milioni annui rispetto ai 36 precedentemente calcolati. Ribadisco: poverina!
Ma come mai questa riduzione? I giudici della Corte d’Appello hanno semplicemente deciso che i 3 milioni mensili pattuiti in passato erano decisamente troppi. Su che base? Il ragionamento, riportato tra l’altro da Polisblog in modo molto ironico ma giusto, è semplice: in caso di separazione, alla parte debole spetta il mantenimento di uno stile di vita pari a quello goduto durante il matrimonio. Tutto chiaro fin qui, ma, diciamoci la verità: come può un giudice stimare il costo di uno stile di vita come quello della famiglia Berlusconi ai tempi d’oro? Si procede per altre strade: il rapporto si è interrotto effettivamente nel 2010 e, nel 2012, i magistrati diedero la loro sentenza (o batosta?) all’ex premier che avrebbe dovuto sborsare 100 mila euro al giorno per l’ex moglie, Veronica Lario. Nell’assegno era compreso il valore economico della della permanenza nella villa di Macherio, dove sono cresciuti i tre figli Barbara, Eleonora e Luigi. Per chi non lo sapesse, la villa è una reggia, sostanzialmente. Successivamente, però, i giudici del secondo grado hanno donato un vero e proprio sospiro di sollievo per Berlusconi e alle sue tasche, questo perché non aveva senso parametrare l’assegno alla villa di Macherio, anche per il fatto che la signora Lario ci ha vissuto solo fino al settembre 2010 e che i tre figli della coppia non vivevano da diverso tempo.