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Siracusa: presenza massiccia in strada per lo sciopero generale contro le manovre del governo Renzi

Creato il 13 dicembre 2014 da Giornalesiracusa

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News Siracusa: i sindacati sono tornati in strada per chiedere certezze, lavoro e tutela per i giovani. Lo hanno voluto testimoniare anche a Siracusa Cgil e Uil per lo sciopero generale in una delle 54 città d’Italia dove si è tenuto un corteo da piazzale Marconi fino a piazza Archimede. In strada operai, pensionati e studenti. Presenza massiccia, come previsto, in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati contro le manovre del Governo Renzi, che penalizzano ogni fascia sociale e soprattutto le stesse organizzazioni sindacali. La Uil ha aderito con diverse centinaia di persone, in rappresentanza delle varie categorie, con un lungo corteo che si è snodato da piazzale Marconi, lungo corso Umberto e corso Matteotti, fino ad arrivare a piazza Archimede per il comizio finale.

Un faccia a faccia dovuto, questo, per ribadire ancora una volta i concetti espressi ultimamente e cioè che questo Governo non soddisfa proprio nessuno. “Noi siamo stati protagonisti di questo scioperoha detto il segretario territoriale Stefano Munafòperché queste prese di posizione del Governo non ci soddisfano. Tutte queste operazioni non portano a ciò che pensiamo, ci sono tante esigenze, ecco perché oggi siamo scesi in piazza supportati anche dal mondo studentesco perché proprio i giovani sono il nostro futuro e il Governo sembra proprio non tenerne conto. Quindi attenzione rivolta ai giovani ma anche agli anziani e a un sistema pensionistico che vede sempre più tagli così come gli ammortizzatori sociali. Siamo soddisfatti della massiccia presenza dei nostri associati, perché i problemi stanno a cuore di tutti e più siamo, più potremo sempre più far sentire la nostra voce e il nostro peso”.  

Salvatore Pasqualetto, segretario regionale degli Industriali Uil ha aggiunto: “Il Governo deve convincersi che non può governare da solo ma

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deve farlo come fanno i sindaci che rispondono al popolo; sui tavoli ci sono tante istanze da affrontare, investimenti annunciati che non partono, autorizzazioni che in Europa hanno un iter molto più veloce mentre qui ogni pratica diventa un dramma. E poi nella nostra zona industriale ci sono tante problematiche che meriterebbero la priorità assoluta, non solo a Priolo ma anche a Gela e a Termini Imerese”. “L’adesione in massa allo sciopero di oggi è la conferma del malessere diffuso in tutti i settori lavorativi e tra  i cittadini. Importanti i numeri dei partecipanti: oltre il 90% dei lavoratori dell’industria, ma notevole anche la partecipazione del Pubblico impiego e della Scuola (settori che difficilmente si riesce a portare in piazza inpresenze così consistenti). E poi c’era il Terziario, l’Agroalimentare e gli studenti. facendo una stima per difetto, in piazza Archimede c’erano oltre 3mila persone. Questo vuol dire che la manovra Job act ha deluso. Una manovra che penalizza l’economia locale, anziché premiarla. Il governo deve riflettere sulle scelte fatte e modificarle radicalmente”.

Michele Pagliaro, segretario regionale della Cgil“La manifestazione di oggi ha dimostrato quanto il tema del lavoro sia nella regione una emergenza. La Sicilia soffre per le scelte di governo sbagliate. Un numero per tutti: negli ultimi 5 anni si sono persi 200mila posti di lavoro e le produzioni si sono ridotte del 40%. Il governo deve aiutare il Mezzogiorno, non saccheggiarlo. E intanto la Regione cosa fa? Sta a guardare. Non solo, non fa nulla per rilanciare il territorio.  Un esempio? Potrebbe impegnare i 342 miioni di euro della Ue per rilanciare il lavoro giovanile, e invece non spende nemmeno un euro”.


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