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Situazione grave ma non seria

Creato il 27 aprile 2011 da Stimadidanno

Situazione grave ma non seria

Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa.


Oggi unisco in un'immagine il Pulp di Pentapata, la mia rubrica (Al)Post(o) e qualche domanda.Ne ho approfittato in questi giorni per mettere in atto il momento sacro del cambio dell'armadio. Cosa che mi piace un sacco, perché dopo e per qualche giorno mi sento meglio, mi viene come l'impressione di avere tutto sotto controllo. Non è così, ma è bello illudersi per qualche tempo.E poi, come ogni volta, scatta l'istinto stylish e me lo dico da sola: Ma come ti vesti?  Specifico che a quei due improbabili tizi di Real Time non chiederei nemmeno l'ora, figuriamoci un parere. Per cui tocca fare da sola.
Questa volta, approfittando del fatto che G. è stata particolarmente brava ed autonoma, sono stata proprio radicale. Risultato:- un saccone per il cassonetto della Caritas- tre sacconi per esame ed eventuale ridistribuzione di nonna materna- un saccone per esame ed eventuale ridistribuzione di nonna paterna
Potrei proseguire con uno sproloquio sui vantaggi del minimalismo, ma no. Già sapete.
Domande:- lasciando stare le questioni di taglia (...fischietta e guarda in aria...), che diavolo di persona ero dieci-dodici anni fa per vestirmi in quel modo? Chi volevo sembrare? Da chi mi travestivo? Ci avrò mai creduto? Ma no, non ci credevo. E infatti...- cosa mi serve ora, tenendo anche conto che sono del tutto libera da dress code lavorativo? cosa vorrò esprimere? dove, se comprerò? ma soprattutto, quando? Perché poi finisce che si diventa minimal non solo per convinzione, ma soprattutto per spietata mancanza di tempo e di negozi da passare in rassegna durante la pausa pranzo.
Per me davvero il lusso non ha a che fare con il costo e il prestigio dei capi, ma con i minuti da dedicare a me, solo a me e a nessun altro. Al momento, il mio lusso si traduce nel leggere i post di Trashic dall'ufficio, ma non basta.Mi piacerebbe per almeno tre giorni consecutivi essere l'Enzo Miccio di me stessa. Magari un tantino meno caricaturale, ce la posso fare. Ragionare su quello che potrebbe starmi bene, ma anche su quello che potrei comunicare attraverso l'abbigliamento e...(scusate, mi vien da ridere)...lo stile. Avere le idee chiare su questi argomenti, metterci un po' di logica e di personalità. Fare in modo che il "fuori" corrisponda al "dentro" e non al "caso".Oppure è proprio perché sono così incasinata dentro che mi metto inesorabilmente in jeans e camicia ampia (o variante "elegante": giacca e t-shirt stampata), nella speranza di mascherare pancia, culone e insicurezze?
Conclusioni:
- ho l'armadio vuoto e fondate giustificazioni per fare shopping. Acquistare t-shirt e sciarpette non è da considerarsi shopping. A sto giro si va giù duro. - devo mollare G. più spesso a chiunque sia dotato di un minimo di senso di responsabilità- devo piantarla con la pasta, poche storie.

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