Socotra è un piccolo arcipelago costituito da quattro isole nell’Oceano Indiano, nelle vicinanze del Golfo di Aden.
Situata a circa 250 miglia dalla costa dello Yemen, l’isola maggiore dell’arcipelago, denominata essa stessa Socotra, ospita alcune delle piante e degli alberi più strani del pianeta.
Al pari delle Galapagos, su quest’isola si possono trovare 825 specie rare di piante, più di un terzo delle quali sono originarie ed esclusive del luogo.
Qualcosa di simile accade anche per quanto riguarda le specie animali. Il 90% dei rettili ed il 95% dei serpenti presenti sull’isola di Socotra vivono esclusivamente all’interno del suo territorio.
Anche l’ambiente marino è molto ricco, con 235 specie di coralli, 730 specie di pesci presenti lungo le sue cose ed un totale di 300 specie tra granchi, gamberi ed aragoste.
Il precoce distaccamento dell’isola di Socotra dalla terraferma ha permesso che le specie animali e vegetali presenti su di essa rimanessero caratteristiche del luogo, non potendosi diffondere altrove nel corso della loro evoluzione.
La più insolita tra le piante presenti sull’isola di Socotra è la Dracaena cinnabari, uno strano albero a forma di ombrello, la cui linfa di colore rosso era ritenuta essere sangue di drago da parte delle popolazioni antiche, che la impiegavano a scopo medicinale e come tintura.
Ma non è il solo albero bizzarro dell’isola. Qui possiamo trovare anche il cosiddetto “Albero Cetriolo” (Dendrosicyos socotranum) o l’”Albero Bottiglia” (Adenium obesum socotranum).
Numerose piante di aloe di origine locale erano allo stesso modo utilizzate a scopo medicinale e curativo. Tra le specie rare di aloe dell’isola di Socotra vi è la pianta denominata Aloe perryi.
Altre piante particolari e tipiche del luogo sono la Dorstenia Gigas, la Boswellia Socotrana e la Punica Protopunica, un raro albero di melograno, appartenente alla famiglia delle Lythraceae.
L’isola di Socotra è abitata. Sul suo territorio vivono al momento più di 50 mila persone anche se il Governo dello Yemen ha costruito la prima strada solo alcuni anni fa a seguito dell’intervento dell’UNESCO che ha dichiarato l’Isola Patrimonio Naturale dell’Umanità.
Se decidete di visitare l’isola, scordatevi hotel e ristoranti sulla spiaggia e tuffatevi nella natura più incontaminata all’insegna dell’eco-turismo nel rispetto dell’economia locale incentrata soprattutto nella coltivazione dei datteri.
Written by Marta Albè
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