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Solomon Kane – eroe sporco

Creato il 27 maggio 2010 da Soloparolesparse

Nessun dubbio che l’impresa in cui si era imbarcato Michael J. Basset fosse di ardua soluzione.
Portare sullo schermo un personaggio complesso e affascinante come Solomon Kane era impresa difficile.
Niente di grave quindi se affermo che il regista ci è riuscito solo in parte.

Il film prova a fare un riassunto della vicenda originale di Solomon raccontata da Robert Howard (l’avventuriero vendicatore fu protagonista di ben 16 romanzi) e ci racconta quindi come nasce il personaggio.
In realtà Basset prende spunto da alcuni dei romanzi ma poi si prende libertà non indifferenti.

Solomon Kane – eroe sporco

L’inizio del film ci mostra tutto quello che vedremo per le due ore successive.
Combattimenti, azione, esplosioni, demoni, maghi ed anime perse.
Un inizio sfavillante in cui Solomon è ancora il ladro combattente senza scrupoli e senza pietà.
Proprio quest’avventura lo porterà però all’incontro col diavolo e a decidere di cambiare vita per rifugiarsi in un monastero.
Il suo destino è però un altro e per salvare la sua anima dovrà tornare a combattere, questa volta in difesa del bene e per cacciare il male dal mondo in cui vive.

E siamo in un mondo oscuro e perennemente sotto la pioggia, gli ambienti cupi e devastati sono una delle cose migliori del film (e su questo avevo visto giusto).
Come pure ottimo è il make up che trasforma gli attori in mostri più o meno umani, sfociando in alcuni momenti in veri e propri demoni sbucati da film horror.
Ma siamo anche ad un passo dalla tradizione fantasy, che poi è quella più vicina al personaggio di Kane.

Se quindi ambienti, clima e personaggi sono vicini a quello che sempre ho immaginato leggendo Howard, dove il film pecca è proprio sul personaggio di Solomon, qui decisamente meno complesso e misterioso rispetto all’originale letterario.
Nel film la redenzione è difficile ma completa, totale ed è facile immaginare che sfoci nell’amore.
L’originale Solomon Kane è molto più oscuro e i suoi rapporti con la religione sono più stretti (sebbene contrastati).

Solomon Kane – eroe sporco

Alcune sequenze sono comunque molto buone.
Su tutte quella della decisione difficile di tornare a combattere, di tornare ad usare la violenza come strumento per la pace.
La tensione del momento è buona, la sorpresa è che Kane resiste fin oltre il dovuto, fino a non poter più salvare il ragazzo, una scelta difficile quindi, sofferta oltre ogni limite.
Tutte cose che vengono fuori in maniera molto buona.
Addirittura esagerata (ma in senso positivo) la sequenza con Solomon crocifisso che invoca l’aiuto di Dio e scende dalla croce, scegliendo in pratica una via diversa rispetto al Cristo cattolico per raggiungere lo stesso obiettivo.

Inevitabile forse il finale che raggiunge toni epici e risulta un po’ troppo classico.

James Purefoy fa la sua figura in un ruolo che gli impone atteggiamenti da eroe invincibile.


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