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Sorteggi Champions League. Scopriamo l’Atletico Madrid, avversario toccato in sorte al Milan

Creato il 16 dicembre 2013 da Giannig77

La Champions League entra nel vivo con gli accoppiamenti validi per la seconda fase, quella ad eliminazione diretta. Inutile dire che non mancheranno gli scontri tra titani, vedi Manchester City- Barcellona o Arsenal- Bayern Monaco.

Superato lo shock per l’eliminazione precoce delle big italiane Juventus e Napoli (beffato, avendo chiuso con ben 12 punti e a pari con il Dortmund e l’Arsenal il suo girone eliminatorio) e per la sofferta affermazione dell’unica rimasta in gara, il Milan, proviamo a focalizzare l’attenzione sull’avversario toccato in sorte a quest’ultimo: l’Atletico Madrid.

l'implacabile Diego Costa, bomber dei Colchoneros

l’implacabile Diego Costa, bomber dei Colchoneros

Una squadra, quella spagnola, seconda dietro il colosso Real nella sfida cittadina, che mai come quest’anno pare agguerrita e con piene credenziali per poter proseguire la corsa nella massima competizione europea, dopo aver fatto incetta di premi “minori” – almeno nella concezione dei club nostrani – negli anni precedenti.

L’Atletico Madrid anni fa, mettiamo fino a un lustro fa, non avrebbe impensierito più di tanto un Diavolo che fa della vetrina europea la sua ambizione dichiarata, con risultati prestigiosi conseguiti negli anni di presidenza berlusconiana, ma la realtà dei fatti pare ben diversa, e la partita sarà tutto tranne che abbordabile, pur nella consapevolezza che l’urna sarebbe potuta essere ancora più severa per i rossoneri.

I colchoneros infatti mai come quest’anno sono competitivi sia in ambito nazionale, dove stazionano ai fianchi del solito Barcellona, sia in Europa dove agevolmente hanno superato il turno al cospetto di un girone parso tra i più equilibrati sulla carta.

Quest’anno la squadra, brillantemente allenata da quel Diego Simeone che nel corso della sua lunga carriera, quasi del tutto spesa in Italia, prima come valente “tuttocampista”, poi come giovane allenatore, ha alcune marce in più nel motore, specie nella batteria offensiva, dove a Diego Costa si è aggiunto da questa stagione un David Villa desideroso di tornare protagonista dopo gli anni vittoriosi al Barça, dove invero ha fatto da comprimario, come spesso accade a chi arriva in una squadra collaudata e ricca di campioni come Messi, Xavi, Iniesta, Piquè…

Ma è proprio il già citato Diego Costa il vero uomo in più della stagione sin qui monstre dell’Atletico. Il 25enne non è certo una novità a livello di Liga e anzi milita qui giù da tre anni e prima ancora aveva vissuto discrete stagioni in squadre minori spagnole. Tuttavia, dopo il brutto infortunio patito giusto un anno fa e la conseguente scelta di ripartire da gennaio in prestito al Rayo Vallecano, il brasiliano –  appena naturalizzato tra infinite polemiche spagnolo – ha cominciato a furoreggiare, segnando con una regolarità e una frequenza che mai gli era appartenuta prima, sfiorando le medie di Cristiano Ronaldo, il suo dirimpettaio dei cugini del Real. Gol in serie, da attaccante puro, vero, per lui che prima era considerato sì una buona punta, agile e potente, ma non certo letale in area. La trasformazione è stata così fragorosa, tanto da tirare in causa il Brasile che avrebbe fortemente bisogno di un terminale offensivo come lui, che invece si è sentito di accordare fiducia alla nazione che da tanti anni lo ha accolto, dopo gli esordi portoghesi al Braga, offrendogli la possibilità di diventare un calciatore professionista di alto livello.

E’ indubbio che gran parte dei meriti dell’esplosione del neo-spagnolo sia da assegnare al tecnico argentino, capace di impostare i suoi uomini con un modulo che esalta le caratteristiche offensive dei suoi interpreti, essendo di base un 4-2-3-1, con la differenza, rispetto ai tanti club della Liga che praticano questo sistema di gioco, che Simeone cura molto bene pure la fase difensiva, come si evince dalle prestazioni ottime di un reparto che vede nel giovanissimo portiere francese Courtois il suo più fulgido gioiello.

Reparto  completato dalla solida cerniera centrale composta dal brasiliano Miranda, ex compagno di Thiago Silva quando entrambi giocavano in patria e dall’esperto nazionale uruguaiano Godin, uomo tutto d’un pezzo, mentre ai lati sfrecciano, da veri terzini fluidificanti d’antan Juan Fran e Filipe Luis.

In mediana spesso si piazza l’ex juventino Tiago, quasi impresentabile nei grigi anni torinesi, ma tornato a buoni livelli in Spagna, anche se non è più quello di Chelsea e Lione; miglior contributo sembrano offrirlo il capitano di lungo corso Gabi, il tattico Mario Suarez o il più tecnico Raul Garcia. Tecnica e ardore garantiti in grandi quantità pure dal turco Arda Turan, mentre il talento più cristallino di un reparto che alimenta tantissimo le azioni d’attacco è l’ex stellina dell’Under 21 fresca vincitrice del torneo Europeo 2013 Koke.

Al pari dei colleghi Isco, Illarramendi, Alcantara, Montoya, il fantasista dell’Atletico Madrid sta mantenendo intatte le molte promesse spese sul suo conto, e i fari delle maggiori big europee hanno cominciato ad accendersi su di lui, in grado di far cambiare decisamente passo alla squadra con le sue giocate e i suoi inserimenti fra le linee.

Insomma, un forte ensemble quello dei Colchonores, in una sfida da non prendere assolutamente sotto gamba per i rossoneri.

 


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