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#Soundintrip, le canzoni dei miei viaggi

Da Strawberry @SabyFrag

soundintrip

Trovo sul blog di Lila questo giochino e dato che era da un po’ che non facevo liste, mi è sembrato carino approfittarne.

#Soundintrip. L’obiettivo è semplice: condividere cinque brani musicali che sono stati colonna sonora di altrettanti viaggi. Tutto pronto? Si parte.

#Soundintrip, le canzoni dei miei viaggi

1. My Immortal – Evanescence. Era il lontano 2004 e io andavo in gita a Vienna con i miei compagni di classe. Ricordo che gli Evanescence all’epoca mi piacevano parecchio e avevo passato l’inverno ad ascoltare questa canzone. Canzone che mi ha accompagnato anche durante quel mio primo viaggio all’estero, dato che volevo anche comprarmi il loro CD a un prezzo da ridere al mercato delle pulci del Naschmarkt. Poi credo, invece, di aver comprato troppe palle di Mozart.

2. Colgando en tus manos – Carlo Baute. Praticamente la canzone ufficiale di tutto il mio Erasmus a Madrid. Nell’inverno 2009/2010 questa canzone era popolarissima in Spagna, la cantavano tutti, grandi e piccini. Durante la settimana di vacanza a Barcellona che io e la mia amica di Erasmus e collega alla Universidad Carlos III Madrid - siempre en mi corazon – ci regalammo per premiarci della sessione esami superata egregiamente, nonostante fossimo sbronze una sera si e l’altra pure… dicevamo, durante la suddetta vacanza ricordo una serata in un locale fichissimo del Barrio Gotico, dove abbiamo ballato per tutta la notte rock, indie e divertentismo vario (c’era pure la Carrà in salsa spagnola), e a fine serata (circa le sei del mattino) mettono su questo brano scatenando il giubilo dell’intero locale. Che meraviglia. Se la sento ancora oggi, mi viene da piangere per la nostalgia.

3. Misread – Kings of Convenience. Viaggio a Oslo e non poteva mancare il duo norvegese famoso per questa canzone datata 2004, ma io il viaggio l’ho fatto nel 2010. Sempre sul pezzo, si. Comunque mai brano fu più adatto a un luogo. Oslo è questa canzone e viceversa, forse la canzone è un po’ più sofisticata e intellettualoide, ma la calma e la pace sono proprio quelle di un meraviglioso e rilassante giro tra i fiordi norvegesi. Ad oggi, Oslo è il punto più a nord dove la vostra Fragola ha messo piede. #sapevatelo

4. Call me maybe – Carle Rae Jepsen. Il 2012 mi ha visto per la prima volta nei panni di Group Leader di un soggiorno studio. In quel di Walsall, Birmingham, UK, Mondo, mi sono ritrovata con altri 10 sprovveduti come me a gestire 130 ragazzini con gli ormoni a mille e la voglia di fare casino. I ragazzi non dormono mai, non vogliono mai studiare l’inglese per cui sono arrivati fin là ma solo rotolarsi sui prati, vogliono mangiare solo pizza e bere frappuccino di Starbucks da un litro (per poi lamentarsi per tutto il viaggio di ritorno che devono andare in bagno, ma l’autista inglese una volta partito non si ferma mai, quindi te la tieni), fare shopping che tanto pagano mamma e papà, farsi la foto con i modelli di Abercrombie e comprare l’ennesima t-shirt all’Hard Rock Caffè. Però sono allegri, solari, svegli, simpatici, timidi, un po’ tonti, a volte ingenui, altre molto furbi, affettuosi, musoni, energici, spensierati e passare 15 giorni con loro ti riempie di vita, fai un carico di energia che ti basta per l’inverno. E poi ci sono i tuoi colleghi, che se sei fortunata becchi delle persone meravigliose che diventano nuovi amici con cui intessere bellissimi rapporti. Call me maybe è diventata la canzone simbolo di quella prima volta e non solo, i viaggi studio da “adulta” me li ricorderò sempre con questa canzone cretina in testa. So call me maybe.

5. Alfonso – Levante. Finale tutto italiano per l’ultima posizione di questa lista. Da dedicare alla mia vacanza maremmana della scorsa estate. Quattro amici che da Torino partono all’avventura della Maremma, ospiti di una delle toscane più toste che io abbia mai conosciuto, la migliore. Abbiamo fatto su e giù tra splendide colline e spiagge bellissime, locali un po’ tamarri e suggestive sagre medievali, e in macchina sempre e solo lei, Levante, a ricordarci “Che vita di m****!”, da cantare rigorosamente a squarciagola mentre sorpassiamo l’ennesimo meraviglioso campo di girasoli. Le vacanze da incorniciare.

E con questo è tutto gente. Il prossimo viaggio è ancora work in progress, la colonna sonora pure, ma sono sicura sarà fantastico.

E il vostro #soundintrip qual è?

summer travel


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