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"Squadra Antimafia" torna da stasera su Canale 5 con la quinta serie in prima visione (anche in HD)

Creato il 09 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Approda lunedì 9 settembre in prima serata su Canale 5/HD "Squadra Antimafia 5" in prima visione assoluta. Dieci puntate da 100 minuti prodotte dalla Taodue di Pietro Valsecchi, per la regia di Beniamino Catena. Con Giulia Michelini, Marco Bocci, Ana Caterina Morariu, Giordano De Plano, Dino Abbrescia, Valentina Carnelutti, Ludovico Vitrano, Greta Scarano, Massimo Bonetti, Luigi Diberti (nel ruolo di Oreste Ferro), Francesco Montanari e Andrea Sartoretti.
"Arrivare alla quinta edizione di una serie televisiva mantenendo inalterato il consenso del pubblico è difficile; arrivarci continuando a raccontare la realtà e spesso anticipando quello che le inchieste dei magistrati portano alla luce ci rende consapevoli che il racconto della fiction ha anche un valore esemplare" ha dichiarato il produttore Valsecchi.
"Squadra Antimafia" in questi anni ha mostrato le mille sfaccettature che la criminalità organizzata presenta: dalla ferocia dei suoi killer alla raffinata capacità dei colletti bianchi che riciclano i soldi sporchi, dal traffico di droga internazionale al racket e all’usura fino allo sfruttamento del business dell’energia pulita e alle collusioni tra la classe politica e la mafia. Proprio in questa quinta serie si affronterà questa tematica, raccontando i tentativi da parte dei boss di mettere le mani su una gigantesca speculazione edilizia, attraverso la manipolazione del sistema degli appalti pubblici, con minacce e corruzione.
Ma non è solo questo il motivo di interesse di questa edizione: scopriremo finalmente chi ha aperto la botola in cui era rinchiuso il vicequestore Calcaterra, svelando un mistero che ha appassionato e coinvolto milioni di spettatori alla fine della quarta serie.
Rivedremo Rosy Abate impegnata nella ricerca spasmodica del piccolo Leonardino, che le viene portato via per costringerla a consegnare l’enorme tesoro conquistato alla fine della quarta serie. Scopriremo con la Squadra Duomo in trasferta a Catania una nuova realtà e un nuovo territorio e i nostri poliziotti incontreranno colleghi con cui daranno vita a relazioni piuttosto complicate.
Insomma, come sempre "Squadra Antimafia" regalerà emozioni forti, personaggi indimenticabili, trame mozzafiato, sempre sullo sfondo di situazioni profondamente legate alla realtà.
DOVE ERAVAMO RIMASTI... E’ stata l’indagine più difficile della Duomo quella che ha visto la sconfitta del clan Mezzanotte e dei trafficanti talebani nella scorsa stagione. E il prezzo da pagare è stato altissimo. Il Vicequestore Domenico Calcaterra ha rischiato di morire in una cisterna sotterranea, mentre Rosy Abate, mafiosa ormai senza più clan, scappava all’estero dopo aver ucciso la cugina Ilaria e vendicato la morte dell’amica/nemica Claudia Mares. Nel cuore il ricordo della torrida passione vissuta con Calcaterra e nella borsa il computer che garantisce l’accesso ai conti bancari dove il clan Mezzanotte ha versato tutti i soldi destinati all’acquisto delle partite di droga. Per questo, Dante Mezzanotte, unico sopravvissuto del clan e ferito gravemente nell’incursione della Duomo, medita la sua vendetta…
SINOSSI PRIMA PUNTATA Ancora ossessionato dall’immagine confusa della persona che gli ha salvato la vita aprendo la botola alla fine della stagione precedente, Domenico Calcaterra (Marco Bocci) fa visita a Leonardino Abate nella casa protetta dove il bambino è custodito, a poche ore dalla sua partenza. Leonardino, infatti, sta per essere affidato a una nuova famiglia, ma c’è qualcuno determinato a impedirlo. Un commando fa irruzione nella casa protetta seminando il panico e portando via il bambino. A guidarlo c’è proprio sua madre, Rosy Abate (Giulia Michelini), tornata dal Sud America con l’intenzione di riprendersi suo figlio e sparire per sempre. Rosy riesce a portare via Leonardino e a fuggire verso Roma, ma qualcosa va storto all’aeroporto di Fiumicino. Mentre è impegnata all’imbarco, qualcuno rapisce Leonardino… Intanto alla Duomo, Sandro (Giordano De Plano), ancora in riabilitazione dopo i postumi della terribile caduta alla fine della quarta stagione, scalpita per tornare a far parte delle indagini. Francesca (Greta Scarano) e Palladino (Ludovico Vitrano) lavorano più affiatati che mai, mentre Calcaterra comincia ad indagare sull’identità dei rapitori di Leonardino. I nostri seguono le tracce di Rosy fino a Roma e dalle telecamere dell’aeroporto riescono a identificare uno dei membri del commando che ha aiutato Rosy. Si tratta di Alfonso Russo, un luogotenente della famiglia Ferro di Catania. E’ proprio a lui che Rosy chiede aiuto dopo il rapimento, riparando a Catania e rimanendo in attesa. Mentre Rosy sa di poter contare sull’appoggio di Oreste Ferro (Luigi Diberti), il patriarca di famiglia con cui ha chiuso l’accordo per la liberazione di Leonardino, il figlio Achille (Francesco Montanari) sembra avere altre idee su come gestire l’ex regina di Palermo e brama di arrivare al tesoro da lei sottratto a Dante Mezzanotte (Andrea Sartoretti) nella stagione precedente. E’ proprio da Dante, che è sopravvissuto allo scontro a fuoco di fine stagione 4 e sta per essere tradotto in carcere dove rischia la vita, che arriva per Calcaterra la conferma del legame di Rosy con Oreste Ferro. Quanto basta per partire in missione verso Catania. Il contatto con Alfonso Russo però, scovato in un bar a vendere droga, è complicato dall’incontro-scontro con il Vice-Questore Lara Colombo (Ana Caterina Morariu), nuovo capo dell’antimafia di Catania che sta conducendo un’operazione sotto copertura con l’ufficiale di collegamento Vito Sciuto (Dino Abbrescia). Dopo il difficile primo impatto, sarà il Questore Licata a obbligare le due squadre a collaborare, assegnando a Calcaterra il comando nell’indagine sul rapimento del figlio di Rosy. Quest’ultima, intanto, è stata costretta a chiedere aiuto ad Achille Ferro, che riesce a farsi un’idea sul possibile rapitore. Allo stesso risultato arrivano i nostri grazie ai primi frutti della collaborazione tra Domenico e Lara.
PROFILI DEI PERSONAGGI Vicequestore Domenico Calcaterra (Marco Bocci). Anche se in trasferta a Catania, Calcaterra rimane il capo della Duomo. Ancora sofferente per la morte della Mares e per la fuga di Rosy Abate, è sulle tracce dei rapitori di Leonardino, il figlio che Rosy Abate ha avuto dal poliziotto infiltrato Ivan Di Meo.
Rosy Abate (Giulia Michelini). Per l’ormai ex mafiosa Abate la vita poteva essere arrivata a un punto di svolta. Riparata all’estero con una quantità enorme di soldi, nessuno l’avrebbe mai più ritrovata se non avesse deciso di tornare in Italia a riprendersi suo figlio Leonardino. Una scelta che darà l’avvio a una tragica catena di eventi.
Lara Colombo (Ana Caterina Morariu). Vicequestore dell’antimafia di Catania, dopo aver vissuto per anni sotto copertura, la Colombo è costretta a tornare alla luce del sole dopo l’arrivo della Duomo nella sua città. Determinata, esperta di traffici illeciti, non vede di buon occhio l’arrivo dei colleghi nel suo territorio. Soprattutto di Calcaterra, che ha la brutta tendenza a fare di testa sua.
Francesca Leoni (Greta Scarano) e Gaetano Palladino (Ludovico Vitrano), ispettori della squadra, hanno scoperto di amarsi e cominciano a ragionare sulla loro vita futura. Ma coniugare amore e lavoro non è sempre facile. Le coppie, dentro la Duomo, hanno sempre la tendenza a scoppiare…
Sandro Pietrangeli (Giordano de Plano). L’ispettore Pietrangeli, detto Pietra, è rimasto gravemente ferito alla schiena durante la cattura e l’uccisione del killer Tito Nerone. Adesso, pur acciaccato, è pronto a tornare in azione grazie alle cure di una fisioterapista che non vede in lui solo un paziente…
L’ispettore Vito Sciuto (Dino Abbrescia) è l’uomo di cui la vicequestore Colombo si fida maggiormente, per averla protetta e aiutata negli anni. Di carattere bonario, ma temprato dai lunghi anni sulla strada, è un poliziotto all’antica. A differenza del suo capo, vede in Calcaterra un buon poliziotto con il quale lavorare. Anche perché è costretto a farlo…
Dante Mezzanotte (Andrea Sartoretti). Unico sopravvissuto del suo clan, rinchiuso in carcere, del raffinato uomo d’affari che non voleva sporcarsi (troppo) le mani non è rimasto quasi più niente. Ora desidera solo vendicarsi di Rosy, che gli ha ucciso la moglie e lo ha derubato, e ricominciare la sua scalata al potere mafioso.
Veronica Colombo (Valentina Carnelutti). Sorella di Lara e politica spietata, dopo uno scandalo del suo partito ha dovuto rinunciare alla carriera a Roma ed è ritornata alla cittadina dove è nata, Baia d’Angelo e dove è stata eletta sindaco. Le elezioni regionali, però, sono alle porte... Con Lara ha un rapporto difficile, non si rivolgono la parola da anni, ma si riavvicineranno dopo i fatti di sangue che vedranno entrambe protagoniste.
Achille Ferro (Francesco Montanari). Figlio di Oreste, spietato e ossessionato dal potere. Ritiene superati e ridicoli gli scrupoli del padre e scalpita per prenderne il posto. A differenza del padre, pensa che Rosy Abate sia pericolosa…
Oreste Ferro (Luigi Diberti). Anziano e carismatico, pur costretto ai domiciliari rimane il capo della sua famiglia mafiosa. Si muove e agisce secondo un rigido codice d’onore. E’ quasi un parente per Rosy Abate, forse l’unico mafioso in Sicilia ancora disposto ad aiutarla.

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