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Starpoint Gemini 2 – Tra passato e presente

Da Videogiochi @ZGiochi
di Ivan "Kira90kk" Borriello

Sono giorni ormai che siamo entrati in possesso di Starpoint Gemini 2, secondo capitolo della saga creata dai ragazzi di Little Green Men Games. Disponibile tramite digital download da circa un mese, questo secondo capitolo sembra voglia dare uno scossone alle passate critiche che avevano sommerso l’allora poco rinomato primo capitolo, riuscendo a rivendicare un piccolo spazio nella moltitudine di titoli di simulazione spaziale che ormai sembrano invadere il nostro universo videoludico. Non se ne ha mai abbastanza, effettivamente, questo tipo di giochi sono spesso solo di contorno, soprattutto se arrivano da case poco famose e realizzati con un budget limitati, ma è proprio dai piccoli lavori che spesso troviamo il maggior divertimento. Starpoint Gemini 2 è sicuramente riuscito a far dimenticare il predecessore, partendo dal basso si sta facendo largo nei cuori dei videogamer esperti nel genere, ma andiamo ad analizzare più nel dettaglio i punti forti di questa ultima fatica di Little Green Men Games.

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LOOP

Avviando la prima partita a Starpoint Gemini 2 la prima grande differenza che si può notare col predecessore è l’evoluzione grafica che è stata apportata alla serie. In passato eravamo stati protagonisti di una “crociata spaziale” dall’impatto audiovisivo dei più dimenticabili, con sessioni in 3D malamente amalgamate con altre in 2D. Senza contare il fatto che gli effetti audio erano qualcosa di appena passabile, ma ammettiamo che non dovesse essere quello il fulcro dell’intera avventura, bensì il gameplay, che però non riuscì a distinguersi se non in quelle rare fasi finali di gioco che ad un lieve aumento di difficoltà, portato dal termine della fin troppo lunga campagna principale, ci aveva quasi fatto divertire nella “disperata” ricerca di una possibile strategia di combattimento che non fosse solo quella di affrontare uno scontro a fuoco tra i più ignoranti di sempre. Cosa che alla seconda run si era prestata a tutte le battaglie affrontate, data una maggior esperienza nel crafting e nel looting, oltre che nel maggior numero di crediti portato dalle quest secondarie ignorate durante la prima partita. In questo Starpoint Gemini 2 tenta di rimediare, anche se non totalmente.

Come accennato, il livello audiovisivo di questo secondo capitolo è sicuramente migliorato, anche se presenta ancora qualche mancanza, soprattutto data dai suoni durante le battaglie spaziali, che risultano fin troppo chiari, in uno scenario privo di tutto quello che potrebbe “trasportare il suono”. Certo, non pretendiamo il silenzio agghiacciante che sarebbe naturale avere, ma forse ovattare di più alcuni suoni secondari avrebbe giovato in termini di realismo. Se togliamo questa piccola grinza, probabilmente avvertita solamente dai puristi del genere, il livello di sviluppo audiovisivo ha finalmente raggiunto la sufficienza, facendoci dimenticare il passato e facendoci godere alcuni scorci di universo più unici che rari, con effetti particellari mai visti prima nella serie e con un buon uso degli effetti d’ombra. Senza parlare dell’unico “ottimo” aspetto di questo settore di sviluppo: le colonne sonore, evocative come non mai.

SONO GIÀ STATO QUI…

Sfortunatamente, l’ascesa alla perfezione non è stata limitata solo dal livello (comunque sufficiente) dei comparti tecnici, ma anche dal fattore innovazione che non ha raggiunto vette degne di un GDR/simulatore spaziale uscito nel 2014. Accenneremo solo qualcosa riguardo la trama, giusto per darvi un quadro generale, non perché ci si preoccupi di spoiler vari, non in questo caso almeno, bensì abbiamo timore di annoiarvi troppo. Ebbene anche in Starpoint Gemini 2 la trama risulta lenta come nel capitolo precedente e fin troppo lineare per essere anche solo considerata una “storia”. Non fraintendeteci, sembra quasi che vogliamo smontare questo gioco, ma non è così, purtroppo Starpoint Gemini 2 è un prodotto che viaggia sul filo del rasoio, ma non vogliamo sbilanciarci troppo né da un lato e né dall’altro. Da una parte è dieci spanne sopra il capitolo precedente, superandolo in quasi tutto, tolta la trama appena accennata e la scarsità di situazioni, ma dall’altra va detto che ci sono centinaia di videogame simili a questo, che già da tempo si sono fatti un nome o hanno comunque tentato di dare qualcosa di nuovo al genere, cosa che Starpoint Gemini 2 non riesce a fare, attestandosi sì ad un livello buono, ma mai superiore alla media, riducendo il giocatore a dover trascorrere più di un’ora per iniziare a capire bene questo sfaccettato universo, pericoloso ed infido. Avete capito bene, più di un’ora, questo più o meno è il tempo che ci è voluto prima di apprendere in maniera solo abbozzata le meccaniche non così semplici di Starpoint Gemini 2, senza contare che il tutorial, poco pratico e fin troppo lungo, non ci ha aiutati minimamente. Solo la nostra passata esperienza sulla serie ci ha permesso di apprendere più velocemente alcune tattiche e altri metodi di gioco, come il commercio tramite estrazione o la pirateria mirata, oltre al fatto che mouse e tastiera alla mano siamo rimasti un attimo basiti quando dopo una epopea di parole, tentativo di spiegazione mal riuscito, ci è stato chiesto di avviare i motori e partire alla volta della nostra prima missione.

Tornando a monte, comunque, la trama principale è in pratica un filone dei più lineari che vi spingerà a combattere contro orde di nemici e pericolosi pirati, a trasportare merce da un pianeta all’altro, nel tentativo di vendicarvi di un non ben precisato avversario che pian piano prenderà forma per poi dar vita a quello che dovrebbe essere uno scontro tra i più epici del gioco, rivelatosi infine solo un combattimento come tanti, terminato con una sequenza video che dà spazio alla fantasia degli sviluppatori per futuri add-on.

OK, ORA CI SI DIVERTE

Dopo aver passato circa dieci ore di gioco per finire la campagna principale, senza fuoriuscire dal filone narrativo per addentrarci nelle molte quest secondarie che potevamo tralasciare senza problemi, abbiamo cominciato davvero a giocare a Starpoint Gemini 2. Per capire realmente di cosa si tratti, Starpoint Gemini 2 deve essere finito, o meglio, bisogna apprendere le meccaniche principali di sopravvivenza per poi potersi dirigere verso l’infinito spazio cosmico e dar luce a una vera e propria avventura. Un’avventura densa di pericoli e vie percorribili, tutte amalgamate, come si addice ad un videogame di simulazione spaziale. Di fatto, come da programma, la possibilità di esplorazione è il fulcro sul quale gravita l’intera esperienza, ogni videogiocatore che si addentri o che inizi una campagna con un videogame ambientato nello spazio sa già di per sé che lo stesso gioco gli darà la possibilità di poter vagare nell’universo facendo del proprio destino ciò che vorrà, a patto che ci si adegui a dei pattern prestabiliti, quali l’immancabile pirata spaziale o il commerciante, o ancora il colonialista, lo schiavista, il girovago… Insomma, chi più ne ha, più ne metta, ed in questo Starpoint Gemini 2 non delude minimamente: una volta intrapresa la campagna free roaming e scelta la classe preferita tra le tre disponibili, tutte poco determinanti ai fini dell’avventura, avremo modo di decidere del nostro futuro, di quello della nostra ciurma e perché no, della nostra flotta. Con l’avanzare del livello tecnologico, e con l’aumento di crediti, ci verrà presto incontro la possibilità di addentrarci sempre più nella galassia, ciò aumenterà la longevità del gioco, oltre al fatto che ogni ulteriore passo all’interno dell’oceano di stelle e pianeti ci permetterà di aumentare la potenza, la difesa e lo stile della nostra nave o flotta. Le combinazioni sono infinite e le ore di gioco incalcolabili. Peccato per una leggera ripetitività di situazioni, che dopo circa quindici ore (fuori dalla campagna principale) vi staranno un po’ strette, costringendovi magari a ricominciare tutto da capo per iniziare di nuovo da zero la vostra avventura nello spazio.


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