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State pensando al mare?

Creato il 03 agosto 2012 da Amandacastello2010

È ora di pensare al mare non è vero?

Cosa vi viene in mente?

ecosistema marino

Le vacanze, il sole, la spiaggia bianca, l’acqua cristallina, i pesci… 

I pesci?
E se i pesci iniziassero a scomparire?

 

Certo non voglio rovinarvi l’immagine perfetta che avete del vostro luogo di vacanza, anzi!
Condividerete che il mare senza pesci non è mare!

Negli ultimi anni si è assistito ad un impressionante declino di moltissime specie di pesci e abitanti del mare.
Tonno rosso, pesci spada, squali, salmoni, merluzzi, branzini.

La causa?
Al primo posto la pesca eccessiva, industrializzata, indiscriminata.
Al secondo e al terzo posto, l’inquinamento ed il riscaldamento globale.

Abbiamo parlato spesso dei problemi legati all’estinzione delle specie.
I primi animali che ci vengono in mente sono forse le tigri, i panda, gli orsi polari…
ma nel mare l’ecosistema è ricco e variegato e purtroppo l’uomo sta agendo in modo distruttivo anche sulla vita marina.

Il tonno rosso, ad esempio rischia l’estinzione.
È una delle specie di predatori più importanti per tutto l’ecosistema marino, è diminuito nel Mediterraneo del 74% dal 1957 al 2007 e nell’Atlantico non è andata meglio,
con un crollo della popolazione dell’83% dal 1970 al 2007.

State pensando al mare?

Ma non solo il tonno rosso, anche per molti altri grandi predatori del mare (come i pesci spada, gli squali, i salmoni, i merluzzi, i branzini) la situazione rimane drammatica.

Nel rapporto F.A.O. 2010 sullo stato della pesca e dell’acquacoltura nel mondo, risulta che per ogni abitante del pianeta siano stati consumati circa 18 chili di pesce in un anno.

Il pesce è stato oggetto di una caccia sfrenata, attuata con vere e proprie industrie galleggianti, capaci di percorrere miglia e miglia con enormi reti a strascico che raschiano il fondale, catturando tonnellate di esseri viventi, molti dei quali vengono considerati scarto.

Tutto questo per seguire la moda ed accontentare la domanda sempre più frequente di un mercato in ascesa.
Il sushi vi dice qualcosa?

Dallo stesso rapporto risulta che il 30% degli stock ittici (ovvero dei grandi banchi riproduttivi) di pesce siano super sfruttati e tendano di conseguenza ad estinguersi e che un altro 57% degli stock ittici risulta sfruttato quanto la sua capacità di riprodursi, rendendolo perciò estremamente fragile e a rischio.

Quali sono i rischi?

A parte quelli sotto gli occhi di tutti, anche la barriera corallina di molte zone del mondo rischia la distruzione.
A causa della pesca e di altri problemi ambientali la barriera presente, per esempio, ad Haiti è per l’85% biologicamente morta.

 

State pensando al mare?

E poi la pesca indiscriminata altera la catena alimentare.

È ovvio che uccidendo i grandi predatori un anello della catena si rompe e provoca un forte scompenso all’ecosistema marino!

L’uccisione di centinaia di migliaia di tonni, di delfini o altri predatori provoca un aumento delle loro prede, come le meduse che ricoprono ormai enormi tratti di mare.

I pescherecci dei paesi ricchi, che sono poi i maggiori consumatori di pesce, agiscono spesso al di fuori delle leggi e delle convenzioni.

Consiglio per le vostre vacanze:

Se andate al mare, mangiatevi una bella insalata di verdure fresche e della buona frutta di stagione!

Se proprio non potete fare a meno di un piatto di pesce, rivolgetevi ai piccoli pescatori locali!

Fate in modo che sia una vacanza rilassante, piacevole, riposante, divertente, ma non dimenticate l’ambiente!


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