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Storia di una fotografia: Marilyn Monroe

Creato il 30 giugno 2011 da Masedomani @ma_se_domani

Può una sessione fotografica trasformarsi in una attenta, partecipe, elegante ed innegabile esperienza erotica?

I fotografi, quelli bravi e a continuo contatto con le star, vi diranno di no: mille aspetti tecnici da tenere sotto controllo, le luci a creare antiestetiche linee d’ombra da limitare il più possibile, tagli e inquadrature da finalizzare efficacemente. Il tutto senza considerare gli inevitabili capricci della diva di turno, abituata a comandare più che ad essere guidata, e piuttosto refrattaria ai consigli (ordini) del malcapitato dietro la macchina fotografica.

Douglas Kirkland, che oltre ad essere un grande fotografo ebbe in dote il dono della sincerità, descrisse in maniera un bel po’ differente il suo incontro con Marilyn Monroe.

Era il 17 novembre 1961 e Kirkland – appena ventiquattrenne – aveva ricevuto da Look Magazine l’incarico di fotografare la Monroe a Los Angeles per un servizio che avrebbe dovuto celebrare i venticinque anni della rivista. Marilyn si presentò con (tradizionali) tre ore di ritardo, e iniziò a scherzare quasi immediatamente con Douglas, prendendolo un po’ in giro per il suo stato d’ansia evidentemente piuttosto percepibile. Difficile immaginare che il giovane fotografo si sia rilassato quando, pochi minuti dopo l’inizio dello shooting, l’attrice si presentò al cospetto della sua Hasselblad coperta solo da un lenzuolo bianco, chiedendo di essere lasciata da sola con lui…

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Ricorda Douglas Kirkland:
“I can only say this: it was extremely intimate. It was just myself, the camera and Marilyn…. Frank Sinatra filled the room with his seductive beautiful ballads. That was the atmosphere of the evening: quiet, soft and enticing…”

(“Posso solo dire che è stato estremamente intimo. C’ero solo io, la mia macchina fotografica e Marilyn… Frank Sinatra riempiva la stanza con le sue seduttive e belle ballate… Questa era l’atmosfera della serata: tranquilla, dolce, seducente….”)

Sono parole pronunciate da un artista che si è confrontato con le più famose bellezze della storia del jet set, con le più celebrate top model, con attrici carismatiche e bellissime. Ma che non mancherà di ricordare mai, in ogni intervista, che nessuna potesse anche solo lontanamente avvicinarsi al fascino spontaneo ed abbagliante di Marilyn Monroe.


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