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Stun! e Squarcicatrici al Mood di Cagliari: un palco spazioso ed impianto di buona qualità

Creato il 04 ottobre 2013 da Alessiamocci

Resoconto del concerto de Stun! e Squarcicatrici 2 ottobre 2013, Mood, Cagliari

Stun! e Squarcicatrici al Mood di Cagliari: un palco spazioso ed impianto di buona qualitàGiorni pesanti questi, se segui gli avvenimenti di politica e cronaca: sventata da qualche settimana la terza guerra mondiale (per ora), sventato l’ennesimo scioglimento del governo, in attesa dell’ennesima presa per il culo di Berlusconi (se la cava anche stavolta, vedrete!) intanto muoiono quasi trecento poveri immigrati nei nostri mari.

Giorni pesanti sì, ma da vivere con leggerezza se puoi, tanto, nell’immediato, che ci vuoi fare?

Stun! e Squarcicatrici al Mood di Cagliari: un palco spazioso ed impianto di buona qualitàLa mia azione politica quindi è di partecipare, quando posso agli eventi culturali alternativi che ho nei paraggi, anche se non so esattamente cosa sto andando a vedere, se questo richiama comunque in me sentimenti di apertura verso qualcosa e non chiusura in piccole cerchie. Perché è la cultura, quella alternativa soprattutto, che stimolando la curiosità delle persone, cambia la visione del mondo e crea gli anticorpi per evitare il crearsi di sbilanciamenti politici pericolosi nei confronti di poche persone e in malafede. Forse l’unico motivo perché le culture alternative vengono abilmente nascoste e demonizzate.

Fatto questo sentito, quanto inutile incipit parliamo del concerto.

Stun! e Squarcicatrici al Mood di Cagliari: un palco spazioso ed impianto di buona qualitàTra tante prostitute che trovi in Via Garigliano, il Mood è sicuramente la più attraente, inoltre costa poco e ti offre tanto rumore quanto ne vuoi. Sei accolto dal sorriso piacevole dei gestori e da un’aria all’aperto comoda e rilassante. Il palco è abbastanza spazioso e l’impianto di buona qualità. Date le mie precarie condizioni di ieri, rimpiangevo solo una panchina a centro platea, dove seguire il tutto in completo relax. Comunque poca gente per questo evento, ma buona, e bella.

Iniziano gli Stun!, un duo sardo formato da Fabio Cerina dei Plasma Expander alla chitarra e al basso, e Alessandro Cau, già batterista dei (furono) Susine dell’Orto di Nonno e dei Sunsweet Blues Revenge.” To stun” significa assordare, disorientare, e loro ci riescono sicuramente bene. Anche se la formula non mi convince appieno in questo live che trovo un po’ troppo buttato lì (ma forse sono io che ancora non capisco ciò che vogliono esprimere con questo progetto), con più contrattempi che controtempi, hanno il pregio, non da poco, di farmi venire voglia di rispolverare, più per la forma duo basso e batteria, che per la sostanza, l’unico disco dei Lightning Bolt che ho:  quel coloratissimo e fottutissimo Hypermagic Mountain che tanto ascoltai qualche anno fa, e di riflesso Stun! e Squarcicatrici al Mood di Cagliari: un palco spazioso ed impianto di buona qualitàricordarmi di avere un capolavoro di disco come Sunset At The End Of The Industrial Age dei (chissachefinehannofattomiinformerò) Usaisamonster, che incisero in quegli anni per la Load Records.

Dopo un buon inizio arrancano un po’, poi mi rapiscono e trasportano abbastanza gli ultimi tre pezzi. Mi piacciono il concetto di libertà e potenza che vorrebbero esprimere, ma davvero ci immaginavo assieme a loro un vero cantante con vere canzoni incazzate, non paracule o finte, vere canzoni estreme, con attitudine grunge ed un basso pulsante e cattivo. ..certo, sarebbero una cosa completamente diversa, ma quella batteria e quella chitarra, magari lasciata ancora un po’ più libera a ringhiare, potrebbero fare la differenza.

Squarcicatrici, iniziano il tour proprio da qui, da Cagliari. Suonano, e come. Si agitano, soprattutto lo scatenato Jacopo Andreini, chitarrista e ogni tanto al sassofono. Fanno una musica da ballare, e da ascoltare, un rito, che va dall’orgia di jazz elettrico all’improvvisazione quasi free con sentori di classica ma che si spinge fino ad un violento e incontrollato hardcore, loro la definiscono VoodoPunk JazzEmigrante BossaStorta.

Una musica colorata ma anche oscura, piena, con tanti strumenti, con tante variazioni. Son precisi, si vede che hanno un feeling e un amalgama sonoro tra di loro notevole. Qualcuno inizia a ballare timidamente (per fare casino siamo troppo pochi), e loro sudano, danno tutto. Son qui per presentare alcuni brani del disco che uscirà breve e che si intitolerà Zen Crust, e per farci sentire cosa era l’omonimo disco uscito nel 2009 per Wallace Records. Per avviarvi alla loro discografia potete pure trovare sulla rete in free download Squarci a Milano, un live del 2012.

Sperando che questa sia un inverno ricco di tanta musica live, che porti qualche serio cambiamento generale, e che svegli un po’ la gente, abbiamo intanto assaporato quello che potrebbe essere un locale punto di riferimento per le culture musicali alternative a Cagliari. Sappiamo che tanto vincerà sempre il “non lo conosco, non li conosce nessuno, non conosco le canzoni, non vado!”.

Suonano, è il corriere che mi consegna direttamente dagli Stati Uniti il nuovo meraviglioso Fuzz dei Fuzz, con Ty Segall alla batteria. Yooo!

Written by Daniele Mei

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