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Su quali reti telefoniche si appoggiano gli Operatori Virtuali?

Creato il 20 dicembre 2013 da Riccardo Conti @YourLifeUpdated

Trattasi di società che offrono servizi di telefonia mobile senza possedere di fatto una propria rete o una licenza per l’uso delle frequenze, affittando quindi l’infrastruttura da un’operatore mobile reale, cioè in Italia da TIM, Vodafone, Wind o 3 Italia. Una soluzione che è possibile paragonare a quella di molti provider ADSL che affittano e rivendono la connettività delle Telco italiane.

Il primo ad affacciarsi sul mercato ed a rompere così il monopolio dei grandi quattro operatori, è stato CoopVoce nel giugno del 2007, seguito a ruota, pochi mesi dopo, da PosteMobile. Da allora il fenomeno è esploso con alterne fortune: molti sono infatti gli operatori virtuali che hanno chiuso la loro attività nel giro di poco tempo. Attualmente in Italia ci sono ancora moltissimi operatori virtuali, molti di loro però di piccole dimensioni, nati magari per soddisfare specifiche esigenze territoriali o target aziendali. Non mancano però realtà consolidate e molto sofisticate che nulla hanno da invidiare ai grandi quattro della telefonia mobile italiana.

Tra gli operatori virtuali più grandi, quelli cioè che spiccano per quantità di clienti e per qualità dei servizi, si evidenziano:

  • PosteMobile
  • Nòverca
  • Fastweb Mobile
  • Tiscali Mobile
  • ERG Mobile
  • Carrefour UNO Mobile
  • Coop Voce

Vantaggi e svantaggi degli operatori virtuali

Tariffe super competitive pendono a favore degli operatori virtuali ma non è comunque tutto oro ciò che luccica, perché se è vero che le tariffe possono essere in alcuni casi molto concorrenziali, è anche vero che un operatore virtuale non potrà mai offrire la stessa qualità e quantità di servizi di un operatore reale. Gli operatori virtuali, a seconda del contratto in essere con il carrier di riferimento, sono sempre almeno uno step indietro. Per esempio, parlando di connettività, è raro vedere un operatore virtuale che possa offrire lo stesso livello di qualità in termini di velocità rispetto all’operatore reale a cui si appoggia. Anche sui servizi voce la qualità in alcuni casi potrebbe essere inferiore, gli operatori virtuali spesso dispongono di una priorità inferiore sui ripetitori rispetto ai clienti dell’operatore reale di riferimento.


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