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Superficialmente: se l'Emilia piange, Lazio e Lombardia ridono

Creato il 02 giugno 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

di Marina Angelo
Superficialmente: se l'Emilia piange, Lazio e Lombardia ridonoL’Italia va a rotoli e non certo perché s’è ingrassata. Rotola perché ad ingrassarsi sono stati alcuni italiani che la rappresentano, dentro e fuori i confini, ma anche le maestranze ospiti insieme ai loro stati. L’Italia, del resto, lo si sa, è un Paese accogliente. E mentre tra i mercati e le scale sismiche la terra trema sotto i piedi di tutti, c’è chi sotto terra ci resta, chi cerca di tirare fuori corpi e chi festeggia. Si perché oggi, 2 giugno, si celebra la festa della Repubblica, la stessa Repubblica fondata sul lavoro e che è, di fatto, inesistente. 
E’ strano leggere e apprendere di come un po’ le aziende un po’ i grandi marchi facciano delle “ricerche di mercato” o si facciano promotori di statistiche che, effettivamente, non dicono nulla. Si, non dice nulla il dato che afferma di come 100 persone (per esempio) stiano cercando lavoro e di come siano 150 i posti disponibili. Guardando nello specifico le posizioni scoperte oscillano dalla badante al cameriere e dal bancario (che poi invece è un semplice operatore recupero crediti) all’usciere per capirci. Si, perché qualora questi, per assurdo, fossero dei dati reali, andrebbero comparati con quelli di Almalaurea, altro esempio (secondo la quale, tra le altre, una buona percentuale dei laureati lavora già ed è soddisfatta del proprio lavoro) o con l’istat. 
La parata di oggi, non andava fatta. Così come la visita del Papa a Milano che, se non altro, andava rimandata. «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro». Tutto da rivedere. Se l’Italia delle famiglie e dei giovani che addirittura devono guardare alla santità va ricercata nell’Italia di oggi, probabilmente bisogna rifare l’Italia. Italiani, dove siete? Tra le altre, una cosa che detesto ma alla quale devo dar atto, è che Tonino, questa volta aveva ragione. 
Chi oggi ha rappresentato l’Italia/Repubblica non è sicuramente la gran fetta di italiano sdegnato, deluso, affranto, mortificato per l’ennesima volta da una classe che, effettivamente, non lo riproduce. Rappresentanti e rappresentanze criminali sono quelle che oggi, più o meno sobriamente, hanno avuto l’ardire di credere di essere l’Italia. Rappresentanti e rappresentanze criminali sono quelle che oggi,hanno parlato di famiglie. Per assurdo, l’italiano medio che va a votare, non è rappresentato da chi oggi ha obbligato una Nazione ai festeggiamenti. E che dire di un Pisapia che ha omaggiato le famiglie di Benedetto senza comparare le sue idee di fatto o di forma con l’”opzione” famiglia? Bene. Noi Italia e noi italiani siamo questo. Siamo ciò che non vogliamo. 
Siamo ciò che va contro ai nostri principi di famiglia, (uniti nella buona ma soprattutto nella cattiva sorte), contro ai nostri principi di crescita e di solidarietà. Oggi l’Italia ha avuto modo di vedere come, nessuno, rappresenta le sue idee, i suoi valori… Siamo tutti stati vittime dell’ennesimo abuso…e la violenza, si sa, non è ammessa, quella la si subisce. 
E se l’Emilia piange, il Lazio e la Lombardia ridono eccome…altro che Sparta ed Atene


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