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SuperRugby: vittorie esterne, non in casa Chiefs

Creato il 29 aprile 2012 da Rightrugby
SuperRugby: vittorie esterne, non in casa Chiefs Panoramica sulla 10' giornata di SuperRugby conlcusa stamane a Sidney con cinque vittorie esterne su sei gare disputate, ma in definitiva con poche sorprese.
Conference Australiana
- Sabato Western Force poco aveva potuto contro i cinici Stormers alla conclusione del loro tour: è finita 3-17 con le mete del sempreverde Bryan Habana, schierato ancora centro con Juan de Jongh per coprire l'assenza di Jean DeVilliers; la seconda meta  che virtualmente chiude la gara - a quel punto i Capetonians calano le loro potenti saracinesche - la marca a inizio del secondo tempo l'apertura Peter Grant, autore di 12 punti totali.
Sul fronte di Perth tiene banco il mercato: prima l'appetito David Pocock afferma di essere aperto a rimanere, poi arriva un comunicato dei Reds annunciante che Will Genia, l'erede di Gregan, lascerà la franchigia di Brisbane per trasferirsi a Perth, subito smentito dal management dei Force. Vedremo chi viene e chi va, di certo rimane che la squadra di Pocock, Sharpe (si ritirerà l'anno prossimo), McCalman, Pekahu Cowan e Salesi Ma'afu avrebbe necessità di rinforzarsi fuori dal pack. Stormers sempre sull'onda, una sola sconfitta, a duellare a distanza coi Chiefs per il primato assoluto.
- Stamane la striscia vincente dei Waratahs è stata interrotta dal nemico storico: coi Crusaders a Sidney è finita 33-37, quattro mete per i visitatori neozelandesi con doppietta del centro Rob Fruean oltre alle due ali Zac Guildford e Adam Whitelock, quello della schiatta di fratelli Crociati che fa l'utility back. Tre le mete dei padroni di casa: la giovane ala tongana Afa Pakalani, il nr.8 Wyclif Palu e il subentrato mediano Sarel Pretorius. Partita molto disputata nel primo tempo concluso 13-14,  nel secondo i Crusaders con Tom Taylor (17 punti) sempre più fisso all'apertura e Dan Carter primo centro guadagnavano un edge, allargato fino a dieci punti dalla seconda meta di Fruean al 55' e mantenuto fino alla fine. All'ora di gioco debutto stagionale per Richie McCaw, che subentra non al suo sostituto Matt Todd nè a Kieran Read in fondo al pack ma allo spilungone George Whitelock sul lato cieco: evidentemente non c'era da ripartire ma da rinfoltire la trincea di "guastatori " contro i tentativi di recupero di Berrick Barnes, Adam Ashley-Cooper e soci. E poi il rientro del capitano degli All Blacks val bene qualche sbilancio
O che piuttosto ciò confermi il detto di malelingue avanti che ho sempre respinto, io col santino di Juan Smith sopra il letto? Cioè che il ruolo di blindside in fondo sia il più "riparato" del pack, là fuori sul lato cieco? Grrr, invidiosi traccagnotti  ... ;)
Conference Neozelandese
- Nell'anticipo di venerdì i disastrosi Blues perdono ancora, in casa contro i  Reds rinsaldati dal rientro ne weekend scorso di Michael Harris per 11-23, prendendo tre mete contro una. Rientra anche Digby Ioane e si presenta immediatamente, marcando meta al primo minuto. Subito dopo segna meta la giovanissima ala Dominic Shipperley e siamo 12-0 per gli ospiti. I padroni di casa provano a reagire, guidati si fa per dire dal giovane Gareth Anscombe, star dei mondiali Junior nel Veneto (molto preciso al piede) e da uno spreciso Piri Weepu, poco amato nello spogliatoio e di cui si mormora un ritorno agli Hurricanes; dietro i vari Ma'a Nonu, Renè Ranger, Rudi Wulff e George Moala paiono un po' ingessati, non rimane che il pack per tentare la riscossa, arrivando al 24' alla meta con Luke Braid. Il tentativo ha vita breve: a inizio del secondo tempo va in meta l'altro giovanissimo australiano, l'estremo Luke Morahan, chiudendo di fatto la gara.
- Unica vittoria casalinga dell'intera giornata di Super Rugby è indovinate di chi? I Chiefs (in foto a celebrare attorno al capitano Craig Clarke) passano agevolmente in casa sugli Hurricanes con un 33-14, fatto di tre mete e 18 punti di Aaron Cruden, contro una meta e nove punti di Beauden Barrett. Partita impostata all'inizio dal piede di Cruden che porta il punteggio sul 12-3; alla mezz'ora il produttivo attacco dei 'Canes pare riaprire la gara con la meta dell'estremo Andrè Taylor, che porta le squadre all'intervallo sull'aperto 12-8. Si riparte ed è l'attacco del Waikato a presentarsi con la meta di Lelia Masaga, bissato dopo l'ora di gioco dalla solita meta da pressione del pack, marcata dal solito pilone goleador Sona Taumalolo, di cui in settimana è stata annunciata la firma europea, indovinate dove? Ma in Francia ovviamente, sponda Perpignan dove troverà Giampiero de Carli ad allenarlo. Due note: interessante il botta e risposta tra nr.1 Taumalolo e nr.15 Taylor, che realizzano entrambi confermandosi al primo posto della classifica dei marcatori con 7 mete; poi il fatto che non sia solo merito di Taumalolo, siamo in presenza di preciso schema Chiefs di far finalizzare la pressione del pack al pilone sinistro: è confermato dal fatto che nel finale marca meta anche il rimpiazzo di Taumalolo, il 23enne Toby Smith.
Conference Sudafricana
- I Brumbies tornano in vetta alla loro Conference grazie alla vittoria a Johannesburg sui Lions per 20-34. Primo tempo 6-17, gli australiani arrivano fino al 6-34 all'ora di gioco, poi si rilassano e lasciano passare le mete del giovane ex estremo Jaco Taute da un paio di giri schierato al centro e dell'altrettanto giovane pilone Caylib Oosthuizen. Messe di mete sulla difesa colabrodo Lions, alla peggior prova stagionale (parola dell'allenatore Jim Mitchell): sono sei, con doppietta per l'ala figiana Henry Speight.  Butch James, entrato da rincalzo, si becca subito un giallo più citazione per placcaggio non chiuso che gli costerà un mese di squalifica.
- Sconfitta di misura in casa per i Cheethas, paradossalmente quest'anno più forti fuori che in casa (non s'era mai visto), perdenti contro i solidi e mai domi Highlanders per 33-36. La partita pare solidamente in mano ai padroni di casa che chiudono il primo tempo avanti 23-9, due mete e due cartellini gialli a zero, uno di questi ultimi all'inglese James Haskell che verrà anche citato per un pugno.  Nella ripresa il controllo sulla gara dei Cheetahs arriva fino alle soglie dell'ultimo quarto, quando la mossa vincente del management neozelandese è rimpiazzare la mediana: entrano Chris Noakes e Jimmy Cowan al posto di Mike Delany, eroe della scorsa settimana e Aaron Smith. Marca meta immediata Noakes e ne segna addirittura due in due minuti il partente verso il Nord Cowan. Coach Naka Drotske si grata la capa: è riuscito nel difficile, rendere aggressivi e vincenti fuori casa i Mieles, e ora se li ritrova zero cinici in casa; non li consolano le pessime notizie dai "concorrenti" Lions (la federazione sudafricana ha confermato che nel prossimo SuperXV parteciparanno i Southern Kings, per cui previsione del sottoscritto è che torneranno gli antichi CATS, fusione tra Bloemfontein e Johannesburg).  La peggior notizia per i Cheetahs è però l'infortunio al gioiellino capocannoniere Johan Goosen, ora fuori per tutta la stagione.
In classifica le prime delle Conference restano Chiefs, Stormers e tornano i Brumbies approfittando della sconfitta dei Waratahs; tutte confermate le wild cards, con Highlanders e Crusaders a fianco dei Bulls, at bye nel turno.

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