Magazine Musica

Superwanted - scegli la tua venere

Creato il 21 marzo 2013 da Webnewsman @lenews1
I SuperWanted, da sinistra: Jack, Max e ChrisI SuperWanted, da sinistra: Jack, Max e Chris

Classe 1988, influenzati dal rock’n roll anni '60 e '70, Massimo Manticò, Giacomo Capraro e Christian Paganotto sono i SuperWanted, un trio di rocker formatosi a Vicenza nel 2005. Il rock dei SuperWanted è un british rock in chiave dance cantato in italiano. Un sound alternativo nel nostro panorama musicale. Ragazze ("Morirò d’amore per te"), piste da ballo ("Linda balla") e viaggi interstellari ("Astronave") danno un tocco di colore alle loro canzoni. La voce di Max, il basso di Jack e la batteria di Chris riecheggiano un mood intriso di euforia e ironia. Conosciamoli meglio!

Max, studente di Chimica a tempo perso. La tua avventura musicale nasce da un ambiente scolastico. Per te la musica è la stella cometa che ti segue da tanti anni. Spiegaci meglio questa metafora. Credo che la musica sia una costante presenza nella vita di una persona, soprattutto nell’adolescenza, dove si scoprono nuovi gruppi, ci si affeziona e si matura con loro. Così è stato anche per me, vivendo la musica in prima persona, sperimentando, componendo e ascoltando le mie creazioni. La musica è stata, e lo è tuttora, una fonte di ispirazione a cui guardare e che funge da punto di riferimento.

Jack, studente di Giurisprudenza e fan accanito del bassista Gene Simmons.In un’occasione hai ricordato l’appoggio della tua famiglia nel tuo percorso musicale. Quanto pensi sia importante il supporto della famiglia per i giovani che muovono i primi passi nel mondo della musica? Sicuramente l’appoggio della famiglia è un fattore importante per chi decide di intraprendere una strada difficile come questa. Fortunatamente nel mio caso i miei genitori sono sempre stati dalla mia parte, sono stati loro a regalarmi il mio primo basso, a mandarmi a lezioni di musica e quindi ad indirizzarmi verso questo percorso. Diciamo che i primi fan dei SuperWanted sono proprio loro.

Partiamo dal 2005, quando cominciate a strimpellare insieme. Vi chiamate "The Wanted" e cantate in inglese emulando Franz Ferdinand e Arctic Monkeys. Mettendoci passione e dedizione diventate ben presto i beniamini delle feste d’istituto. È stato complicato, e magari lo è ancora, conciliare studio e musica? Conciliare musica e studio non è una cosa facile, poiché bisogna distribuire le proprie forze e la propria concentrazione in due attività abbastanza differenti, ma se entrambe le cose si fanno con passione e dedizione, non dico diventi facile, ma si sopporta meglio la fatica necessaria per fare entrambe le cose.

Il 2008 è stato l’anno della svolta. Vincete il contest locale Vicenz@NetMusic e in quella occasione incontrate Matteo Franzan della Bass Department Records e Stefano Florio della Buenaonda. Un salto di qualità, un travaso dei testi dall’inglese all’italiano, un nuovo nome e via, in sala di registrazione. Secondo voi qual è il rapporto ideale fra artista e produttore discografico? Non esiste un rapporto ideale. Per uno un rapporto ideale può essere quello che fa vendere molti dischi, per un altro quello che fa maturare la band senza andare a discapito della loro identità e potenzialità creativa. Un compromesso tra queste due situazioni è forse la cosa migliore.

Nel 2012 registrate il vostro primo disco dal nome "Cose che succedono ascoltando i SuperWanted". Se questo titolo sibillino fosse una domanda cosa rispondereste? Che succedono un sacco di cose: si balla, ci si diverte, si sorride e un poco si riflette anche. Ascoltando le nostri canzoni ci si trova di fronte ad uno specchio che mostra quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni.

Avete conquistato un discreto successo, eppure siete rimasti i ragazzi della porta accanto che tutti conoscono a Vicenza. Amori, studi universitari, amici e buone letture. Questo spiega il fatto che per la presentazione del vostro album abbiate scelto un luogo di ritrovo per i giovani vicentini?No, era semplicemente l’unico locale disponibile in quella data.

"Nonostante la giovanissima età i SuperWanted condensano magnificamente diverse espressioni sonore in un colpo solo, abbattendo le barriere fra i generi e rileggendo la storia della musica con trasporto e convinzione". Questo è il verdetto critico di MTV New Generation, che vi ha coronato Artista del Mese. È stata una vittoria della vostra libertà nella produzione musicale?Certo! Tuttavia, essendo il primo disco, l’appoggio e l’esperienza dei nostri produttori sono stati fondamentali per creare un punto d’incontro tra i nostri riferimenti musicali e i canoni musicali italiani. Grazie a questo lavoro abbiamo acquisito una notevole esperienza che ci auguriamo venga allo scoperto nel nuovo album, in fase di lavorazione.

Dal 21 marzo al 20 aprile 2012 il videoclip di "Venere" è stato visto in heavy rotation su MTV Music. Il video, girato fra Vicenza, Montreal, Ibiza e Svizzera, mostra scene di sport estremi e fanciulle in bikini. Credete che i registi Saku e Christian Letruria abbiano centrato lo spirito della vostra band? Crediamo che Saku sia riuscito a centrare appieno lo spirito della band. Ci serviva un video rappresentativo non solo della canzone, ma anche del nostro mondo. Non è stato facile centrare il bersaglio, ma il risultato ci ha soddisfatto pienamente. Il video è movimentato, ironico, rock.

Dopo è stata la volta di Deejay TV che trasmette le vostre prodezze musicali nella sezione rock. Qual è il prossimo step per fare l’en plein? Le esperienze di MTV e la rotazione in onda su Deejay TV sono stati due grandi e soddisfacenti traguardi che ci hanno aiutato a farci conoscere in tutta Italia. Ci auguriamo che il prossimo step sia suonare in un palco importante nel panorama italiano, con un vasto e scatenato pubblico presente solo per noi. Inoltre continuare a sperimentare sulle sonorità e sulla composizione, in sala prove e in studio. Ci auspichiamo che questi siano i nostri motori propulsori per continuare a fare buona musica, trasmettere ciò che vogliamo comunicare ed emozionare chi ci segue e chi deve ancora scoprirci.

Qual è stato il vostro primo pensiero quando il conduttore televisivo Red Ronnie vi ha invitato a suonare in diretta su Roxy Bar TV? Quando abbiamo saputo che ci saremmo esibiti al Roxy Bar, la cosa ci ha stupito tantissimo. Red Ronnie, nonostante abbia una lunga carriera alle spalle, dà ancora spazio ai giovani emergenti e la cosa gli fa grande onore.

A proposito di "Venere", il testo delinea una figura tanto perfetta quanto lontana e irraggiungibile. Chi è veramente "Venere", la musa che vi ha ispirato fra le mura della vostra sala prove a Monticello Conte Otto? Preferiamo non fare nomi. Diciamo solo che Venere rappresenta un’idea che si adatta diversamente a chiunque ascolti il pezzo. Siamo sicuri che tutti abbiano conosciuto almeno una Venere nella vita.

SuperWanted, facciamo finta che Venere sia un sogno. Non importa quanto sia difficile realizzarlo. Cosa volete dire ai giovani che hanno scelto la propria Venere e intendono abbracciarla un domani? Diciamo che un sogno, per quanto sia difficile da realizzare, va comunque inseguito. La vita è una sola e va vissuta fino in fondo. Bisogna faticare, fare le cose con metodo, avere anche un poco di culo e niente è impossibile da realizzare.

Seguire i SuperWanted su:http://www.facebook.com/superwantedonair?fref=ts TWITTER: https://twitter.com/superwantedrockeYOUTUBE: http://www.youtube.com/user/SuperWantedRock

Potresti essere interessato anche a:

Altre Informazioni


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :