Magazine Cucina

Svogliata

Da Veronica Orazi @VeronicaOrazi

Non mi va.

Oggi nessun manicaretto, niente torta, né pasta, né rinoceronti al forno, niente. Oggi è uno di quei giorni in cui ti svegli (tardino aggiungerei) e ti accorgi che fuori fa freddissimo (deducibile dall’escursione termica tra sotto e fuori le tue accoglienti coperte), c’è vento ed è nuvoloso… La neve è un attimino più emozionante, almeno per me che vengo da un’isola splendidamente calda, perciò mi alzerei dal letto con uno stato d’animo diverso. Purtroppo la neve non fa visita a Madrid molto spesso, l’ultima volta che ha nevicato in città è stato 2 inverni fa!

Per il momento questo è il massimo che son riuscita a fare oggi, la mia copertona pelosa è stupenda vero?

Nullafacente

Nullafacente

L’obiettivo di oggi sarà quello di rattoppare un paio di jeans che non voglio assolutamente buttare. Ognuno possiede un capo preferito, solitamente ha dai 6 ai 10 anni di vita ed è usurato e consumato, ma non importa. Si tratta di un capo che ci sta particolarmente bene, che ci fa sentire a nostro agio, che ci “rappresenta” e ci fa raggiungere un livello medio/alto di figaggine (almeno così crediamo) che nessun altro indumento ci permettere di raggiungere!

Nel mio caso si tratta di un paio di jeans con vari strappi sparsi di qua e di là. Il problema principale è che uno degli strappi è situato nella zona sotto-chiappa. Bene, questo strappo ha raggiunto livelli a dir poco eccessivi… Diciamo che la natica fa “ciao ciao” a chi mi cammina dietro.

Jeans usurati

Jeans usurati

Ecco… Il saluto della natica potrebbe far piacere a qualcuno, ma non ha tutti sicuramente, va bene il “vedo e non vedo” che ci fa sentire tanto sexy ma qua si è andati un po’ oltre, qua siamo al “porgi l’altra chiappa”.

Insomma, mi appresto in questa nuova avventurosa missione e, dato che io non so cucire e al massimo posso riattaccare dei bottoni, vediamo cosa sarò capace di fare. Se dovesse accadere l’imprevedibile tornerò qui a versare le mie lacrime cercando le vostre spalle su cui piangere.

P.S. La nutella che vedete nella foto in alto non è stata toccata, lo assicuro! Fa solo parte della scenografia…



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