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"Symposium – I bardi oltre la soglia": il fantastico italiano

Creato il 28 luglio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

"Symposium – I bardi oltre la soglia": il fantastico italiano

Pubblicato da Elena Bigoni Cari lettori,
Oggi vi presento una raccolta dedicata al letteratura fantastica, un esperimento letterario nato da un gruppo di giovani scrittori italiani che si sono voluti mettere in gioco e hanno voluto far sentire la loro voce. Symposium non è solo una raccolta di racconti, è anche un interessante scorcio sulle nuove realtà virtuali e social network che si sono ormai consolidate nel tempo e che stanno cambiando il modo con cui gli scrittori e — in seconda battuta — i lettori si muovono. La genesi di Sympsium la possiamo ricercare in un noto social network dove, i curatori della raccolta, hanno creato un gruppo chiuso di lettori e scrittoriAll’intero si sono posti i termini del progetto e le modalità di partecipazione: ogni racconto avrebbe potuto spaziare qualunque ambito del fantastico; unica regola, il numero delle battute e l’incipit Lungo la strada. A quel punto il racconto veniva postato nel gruppo e poteva ricevere in tempo reale un feedback da parte degli altri partecipanti al progetto; i dieci più meritevoli hanno formato la raccolta Sympsium edita dalla casa editrice GDS.


Titolo: Symposium
Autore: AA. VV
Curatrice: Alexia Bianchini
Casa editrice: GDS
Genere: fantasy, urban fantasy, fantascienza
Pagine: 200 pag
Costo: 12,50 euro
Progetto nato con l’intento di raccogliere racconti di genere e sottogenere fantastico, in modo da offrire al lettore una carrellata di stili e storie diverse fra loro, sebbene appartengano tutte al mondo dell’immaginario. Dal mitologico, al weird, all’Horror, al viaggio temporale per passare dai Lycans ai vampiri, senza dimenticare demoni, post umani, e tutto ciò che la nostra immaginazione è riuscita a creare. Tutti i partecipanti, nominati Bardi oltre la Soglia, sono stati coinvolti in un lavoro letterario di gruppo, durato più di un anno. 
RECENSIONE Symposium è una raccolta che vuole indagare le varie sfumature del fantastico dando libero sfogo alla creatività, l’esperienza e il talento di giovani scrittori italiani più o meno noti ai lettori. Dieci storie ognuna diversa dall’altra ma che hanno il comune denominatore di voler mostrare nuovi mondi; nuovi approcci ad un genere che, in questo periodo sta avendo una nuova fortuna (in calo) uscendo dalla nicchia al quale il mercato editoriale nostrano lo aveva relegato. Tutt’ora l’esterofilia imperante porta i lettori a volersi confrontare con autori esteri, piuttosto che quelli di casa ad eccezione di alcuni rari casi. Symposium dimostra chiaramente che anche i giovani scrittori emergenti italiani hanno qualcosa da dire
Symposium è una raccolta nella quale i vari racconti non hanno un vero e proprio filo conduttore se non l’incipit e il numero massimo di battute. Il lettore, così, si trova a passare da mondi gotici/urban fantasy a viaggi nello spazio confrontandosi con intelligenze artificiali per poi tornare su una terra post-apocalittica e ripartire verso luoghi di puro fantasy o dagli antichi sapori dei miti. Una raccolta trasversale che può intrigare e affascinare diversi tipi di lettori e far scoprire loro generi e sottogeneri ancora inesplorati. Nel suo complesso ho trovato la raccolta interessante, per certi versi stimolante e molto valida soprattutto per la variegata proposta di racconti che realmente sono riusciti a rappresentare le diverse sfaccettature del fantastico. 
Come ogni raccolta ci sono stati racconti che mi hanno colpita di più e altri meno. Durante la lettura è stato piacevole lasciarsi trascinare dalle storie narrate, sebbene alcune di esse apparissero più un omaggio al genere fantastico che ad un reale desiderio di mostrare l’unicità; l’originalità che questo genere può esprimere. Alcune difficoltà nel gestire i tempi narrativi; la fluidità del racconto e alcune scelte di trama forse un po’ troppo forzate hanno in alcuni casi fatto perdere un po’ di appeal alla lettura, che trova la sua massima espressione negli ultimi due racconti: Libertus di Serena M. Barbacetto e Servo della Luna di Sabrina Rizzo. Due storie diverse ma entrambe colpiscono per originalità; stile, contenuti e messaggi che affascinano il lettore. 

Dettaglio illustrazione di Saveria Valentina Maschio
per il racconto
Tagli netti sulla pelle nuda

Una raccolta che mi sento di consigliare per poter ampliare la prospettiva sul fantastico troppo spesso relegata a pochi sotto-generi letterari che intasano le librerie. Nota interessante della raccolta inoltre sono le illustrazioni a chiusura di ogni racconto che mi hanno colpito per la cura e la capacità di cogliere il senso dei racconti che rappresentavano.
Gli autori: Samantha Baldin, Anna Grieco, Alexia Bianchini, Claudio Cordella, Nicola D’onofrio, Stefano Sacchini, Serena Myriam Barbacetto, Sabrina Rizzo, Maurizio Landini e Gaetana Fiorella.
Gli illustratori: Lucia Alocchi, Severina Valentina Maschio, Francesco Simone, Jessica Primani, Teresa Guido, Simone Messeri e Sara Cuccu.
INTERVISTA AD ALEXIA BIANCHINI, CURATRICE DELLA RACCOLTA
1. Benvenuta su Diario, grazie per aver accettato il nostro invito. Iniziamo con le “formalità” chi è Alexia Bianchini? Ti va di parlarci un po’ di te?
Sono una grande sognatrice e adoro inventare storie. Mi viene difficile raccontarle, ho sempre troppi particolari da dire e mi perdo. Con la scrittura è diverso, posso dar vita alla storia e narrare le gesta senza perdere il filo. Amo i libri, i film, i telefilm e i fumetti di genere fantastico. Mi appassionano i romanzi storici e la musica alta. Oltre a scrivere sono mamma a tempo pieno di tre pargoli.
2. Symposium è una raccolta di genere fantastico che trasversalmente coinvolge diversi sotto-generi di questa categoria: epic fantasy, urban fantasy, fantascienza pura e distopie. Com’ è nata l’idea di questo progetto?
È nata in virtù del fatto che negli ultimi anni andando in libreria la sezione fantasy e di fantascienza presenta sempre lo stesso sottogenere. Abituata a quando ero ragazzina, in cui le grandi serie colmavano gli scaffali, ho voluto mettere insieme autori diversi per far leggere storie di sottogeneri che spesso vengono messi in un angolino.
3. Il gruppo di scrittori che ha preso parte a questa raccolta si è auto-nominata “i bardi oltre la soglia”. Cosa significa e perché questa scelta?
Un nome scelto insieme, dopo aver visto che il lavoro che stavamo svolgendo, appoggiandosi a FB, grazie a un gruppo segreto, somigliava a un vecchio circolo letterario, con la differenza che volevamo andare in “strada” a raccontare le nostre storie, alzando la voce, come gli antichi bardi, cantori di gesta epiche presso i popoli celtici. Oltre la soglia, perché siamo scrittori di genere fantastico e per noi è naturale spingersi oltre i confini dell’immaginario.

Dettaglio illustrazione Francesco Simoni
per il racconto
Le figlie dell'arca

4. I racconti di Symposium hanno visto la prima luce all’intero di un gruppo segreto su FB, dove era possibile confrontarsi immediatamente con gli altri partecipanti. Ti va di raccontarci che tipo di stimoli e atmosfera si vivesse all’interno del gruppo?
Ci sono state lotte intestine, ma tutto si è svolto in armonia. È facile fraintendersi utilizzando un social network e in quei casi ho fatto da paciere. Non è semplice ricevere giudizi da chi ti legge, soprattutto quando viene richiesta obiettività per il bene del progetto. Devo dire che tutti noi abbiamo percorso un cammino di crescita anche da questo punto di vista, imparando ad accettare consigli, a essere più umili, a giudicare i nostri testi con più freddezza e coerenza. Abbiamo molto legato anche a livello umano, infatti alcuni di loro li ritroverete nei miei prossimi progetti antologici.
5. In che modo sono stati scelti i racconti che poi hanno composto la raccolta?
Gli autori hanno proposto due testi. I componenti del gruppo hanno letto, giudicato e votato. Stessa cosa è avvenuta per i disegni.

Dettaglio dell'illustrazione di Lucia Alocchi
per il racconto
Deterso dalla brace delle mie dita

6. Ogni racconto termina con un’illustrazione che rappresenta il racconto stesso, come mai questa scelta e come sono stati scelti gli illustratori?
Gli illustratori sono divenuti parte integrante del progetto, leggendo anche loro le storie di Symposium. Sono stati scelti attraverso le nostre conoscenze e anche loro si sono sottoposti al giudizio dei bardi.
7. Quali sono stati i maggiori problemi che avete riscontrato nella creazione di questo progetto?
Mettere insieme tante teste non è stato facile. Ho tenuto sempre il comando della nave, prendendo le decisioni più difficili, consigliando, sgridando.
8. Symposium è una raccolta nata senza fini di lucro: tutti i soldi guadagnati dalle vendite del libro andranno in beneficienza all’associazione Liberitutti. Cosa vi ha spinto in questa direzione?
Siamo tanti e quando ho iniziato a cercare un editore ho scoperto che la maggior parte di loro avrebbe messo sotto contratto gli scrittori e non gli illustratori. Non mi andava a genio, perché avevamo lavorato tutti con grande impegno. Ecco che l’idea di dare tutto in beneficienza mi è parsa la migliore. Potevamo fare del bene e al tempo stesso metterci tutti alla pari, me compresa.

Dettaglio illustrazione di Francesco Simone
per il racconto
Genetrix

9. Cosa può dare di più Symposium non solo all’interno del panorama editoriale, ma anche al lettore rispetto ad altre raccolte simili?
Sono una lettrice onnivora, sebbene la mia passione sia rivolta al genere fantastico. Eppure vedo che molti giovani autori si fossilizzano in un sottogenere in particolare. C’è chi legge solo urban di vampiri, chi solo sci-fi militare. Con Symposium abbiamo voluto raccogliere diversi sottogeneri e mostrare che sono tutti affascinanti e degni di attenzione


10. Pensate di replicare con altri progetti simili?
Già fatto. È appena uscito D-Doomsday, raccolta di racconti apocalittici. È in chiusura un’antologia sulla paura e una ucronica. A ottobre uscirà per la Domino un’antologia di fiabe in chiave dark, da non perdere.

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