Magazine Diario personale

Tema: Lenzuola

Da Svolgimento @svolgimento
Sez. Your Fetish
Svolgimento

Tema: LenzuolaSul letto c’erano ancora i segni dei loro corpi, nell’aria i loro respiri. La camera era piena di sole quel giorno e le lenzuola quasi brillavano, si erano ritrovati abbracciati su quel letto di finissimo cotone egiziano. Ci si erano avvolti come una crisalide nel bozzolo. Avevano riso e si erano stupiti, avevano parlato e fatto l’amore e si erano coperti quando erano rimasti muti a fissarsi e a sentire i loro corpi attraverso quel sottilissimo telo. L’aveva spogliata piano. Seduta ai piedi del letto lo guardava muta, il suo sguardo febbrile le faceva mancare il respiro, ogni tocco era come una lama passata lungo la schiena. La camicetta era scivolata lungo le spalle bianche e magre, mentre le mani di lei si erano intrecciate alla sua cintura. Eccole quelle gambe lunghe e nervose sopra di lei e le mani, sapevano come muoversi, cosa esplorare.
Poi era stato un unico respiro, un solo movimento, un’unica esplosione di cristalli nel suo cervello. I muscoli erano così tesi che quasi le facevano male, sentire la sua bocca, risalire tra le sue gambe portando allo spasimo quel guizzo di nervi, le dava stordimento. Le loro mani si erano cercate e i loro corpi uniti, quel gesto lento e ritmato era la loro musica e lei aveva stretto ancora più forte un lembo di quel lenzuolo, per tirarsi su e ricadere su di lui persa in quel grembo, prima di ritornare  ad accoglierlo.
La testa piegata di lato, gli occhi ludici, solo più tardi quell’ombra violacea sul braccio le avrebbe ricordato che era stata lei stessa a mordersi e stringere così forte da lasciarsi un segno. La riguardava adesso quell’ombra, adesso che era sola nella stanza lasciata un po' in ombra e con il letto disfatto. L’odore di lui era ovunque, nei suoi vestiti abbandonati per terra, tra i suoi capelli scarmigliati, nelle sue mani, nella sua bocca e tra quelle lenzuola. Lei aveva una particolare ossessione per le lenzuola. Solo bianche. Allora aveva aperto l’armadio si era poggiata a quella infinita gamma di bianchi, gesso, avorio, madreperla, opachi o brillanti e tra le pieghe di ogni lenzuolo aveva cominciato a rivedere i loro incontri, i loro baci, le promesse e più guardava e più la stanza tornava ad illuminarsi di voci, risate, sospiri. Mentre il lenzuolo tornava ad essere il suo bozzolo.llg

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog