L’estate si è affacciata da pochi giorni sulla nostra penisola, ma in modo prepotente.
Il termometro, nonostante qualche acquazzone notturno, è fermo sopra i 30 gradi e l’aria sembra irrespirabile. Ma anche il resto dell’Europa non sembra godere di condizioni migliori e, guardando le previsioni, non si intravedono miglioramenti.
Ma perché sembra faccia più caldo rispetto a quel che segna il termometro? Per colpa dell’umidità.
E’ infatti l’umidità a segnare la differenza tra temperatura reale (quella del termometro) e temperatura percepita. Il corpo umano attraverso il sudore riesce ad abbassare la temperatura corporea ma quando l’aria è satura di vapore acqueo, la sudorazione viene limitata e la funzione di termoregolazione va in tilt.
Non essendo favorita l’evaporazione cutanea, l’umidità crea un senso di disagio e malessere fisico.
E’ stato creato, quindi, un indice di calore per definire la “temperatura percepita” dal corpo, così da poter dare l’allarme nel caso in cui l’elevata umidità possa causare disturbi alla salute.
- – Al di sotto di 29°C poche persone percepiscono disagio.
- – Da 30°C a 34°C la sensazione di malessere inizia a diventare più o meno significativa.
- – Da 35°C a 39°C la sensazione di malessere è intensa. Occorre prudenza.
- – Da 40°C a 45°C cresce un malessere generalizzato. È consigliato evitare gli sforzi.
- – Da 46°C a 53°C c’è grave pericolo d’insolazione. È necessario sospendere le attività fisiche.
- – Al di sopra di 54°C il colpo di calore è imminente e c’è pericolo di morte