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Tempo di ritorni

Da Notiziediunacittadina

Prima di tutto voglio scusarmi per essermi assentata così tanto… la fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo sono stati faticosi, non tanto in termini di stanchezza fisica ma più che altro per tutta una serie di vicissitudini accadute che mi hanno messo a dura prova… sinceramente ho attraversato diversi momenti di sconforto. Sono andata in ferie pochi giorni prima di Natale con una tale angoscia e con un grosso peso sul cuore di cui pensavo di potermi liberare stando a casa e riposandomi, lasciando tutto nel vecchio anno. Che illusione! Non si può scappare ma solo affrontando le paure e gli scheletri nell’armadio si può andare avanti, peccato che non sia così facile! Infatti all’inizio non è bastato, anzi il 2013 devo dire è iniziato proprio male, quindi tutto quello che pensavo (mi ero illusa) di essermi lasciata alle spalle si è ripresentato davanti la porta ancora più pesante e più angosciante di prima. Ho passato il mese di gennaio cercando di mettere un po’ di ordine perché così non potevo più andare avanti, di risolvere le situazioni in sospeso, di sistemare una cosa alla volta, rassegnandomi e/o lasciandomi scivolare addosso quello su cui non posso intervenire. Avevo bisogno di trovare un po’ di pace. Posso dire oggi che ce l’ho fatta? Non lo so. Sicuramente le persone meravigliose che mi stanno intorno mi hanno dato tanta forza senza neppure accorgersene e mi hanno aiutato in questi momenti anche di solitudine ricordandomi che non sono sola e che bisogna sempre pesare i problemi e le situazioni difficili contestualizzandoli rispetto al resto del mondo. Perché ogni tanto si cade nella trappola di considerare soltanto il proprio microcosmo dimenticandosi di quali sono le cose davvero importanti e per le quali ci si sveglia ogni mattina.



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