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The Doggs - Black Love EP

Da Kallo
The Doggs - Black Love EP Mi sono sempre chiesto...se ti piacciono Iggy Pop e gli Stooges cosa cazzo ti puoi ascoltare di simile tra le band di oggi? Non ho mai trovato risposta a questa domanda, un pò sicuramente per ignoranza personale, un pò sicuramente perchè le band che fanno robe in stile Iguana ce ne sono pochissime o forse nemmeno una. Le cose vanno sicuramente meglio per quelli come noi del blog, dediti al punkrock classico, che abbiamo solo l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda gli ascolti contemporanei.
Ecco però che da qualche anno, dalle ceneri dei Detonators (l'unico gruppo che contava a Milano 3-4 anni fa), sono nati i The Doggs la cui esistenza è dedita proprio a far bagnare i fan degli Stooges e di tutto quel filone protopunk-garage-rock-blablabla (insomma quella roba venuta prima dei Ramones che rivendica il fatto di aver inventato il punk prima dei Ramones).
Il trio di Milano sputa fuori con rabbia acida un secondo EP di 5 pezzi suonato magistralmente, registrato ancora di più, che riprende a piene mani un songwriting in stile Stooges per nulla banale e scontato (con tanto di inserti di sax qua e là). Ritmi ipnotici, batterie tonitruanti, assoli con wah wah a manetta e un cantanto carismatico come pochi. Risultato? Un tuffo nel passato da brividi con tanto di cover di Venus in Furs dei Velvet Underground dall'ottima resa generale.
C'è solo una controindicazione (che non è scritta nel booklet, ma dovrebbe), ovvero tenere fuori dalla portata di quelli con l'attenzione di un bimbo di 2 anni...come me...sebbene non possa non inchinarmi (seriamente) davanti al talento compositivo dei ragazzi, alla lunga i ritmi lenti e trascinati mi annoiano alla grandissima. Date una chance ai Doggs...se non vi annoiano diventeranno i vostri idoli musicali personali, se vi annoiano diventeranno degli ottimi amici con cui bersi le birre ai concerti (durante i quali regalano performance al di sopra della piatta media a cui siamo abituati tutti).

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