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The imitation game

Creato il 22 gennaio 2015 da Beatrixkiddo
Con l'avvento della maturitá ho scoperto un piccolo, tardivo piacere...quello di andare al cinema da sola. Non sempre e non ovunque, quando capita scelgo ovviamente film che non interessano a tutto il resto della famiglia e vado in "Cineteca" dove le sale sono piccole e i film vengono proiettati in lingua originale.THE IMITATION GAMEProprio dalla "Cineteca" è iniziata la mia personale "Strada per gli Oscar" che mi portera' a recuperare, mi auguro, una parte dei nominati prima della premiazione.
Ovviamente in questo caso si tratterà di recensioni un pochino diverse dal solito.Cominciamo con "The imitiation game".Regia: Morten Tyldum
Interpreti: Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Charles Dance.Nomination: 8Probabilità di vittoria come miglior film: ridotta (pur non avendolo ancora visto sono quasi certa che "Boyhood" si porterà a casa la statuetta)
Probabilità di vittoria come miglior regia: praticamente zero, Linklater si porta a casa l'Oscar.
Probabilità di vittoria di  Benedict Cumberbatch: mi auguro altissima, visto che è mostruosamente bravo.
Probabilità di vittoria di Keira Knightley: nulla...già la nomination è più che generosa.Mi sono approcciata a "The imitation game" nella più totale ignoranza. Sapevo dell'esistenza di "Enigma" ma per il resto buio totale. Non conoscevo la figura, assai affascinante, di Turing. Dal punto di vista cinematografico poi mai visto i precedenti lavori di Tyldum né, e qui la vergogna cade su di me, mezza puntata dello "Sherlock" di Benedict Cumberbatch.In compenso, dopo aver visto il film, mi sono dilettata a leggere le recensioni sparse tra la rete e la carta stampata. Ed ho scoperto che il film è piaciuto davvero a pochi.Personalmente ritengo che Tyldum e Graham Moore, autore della sceneggiatura tratta dal libro "Alan Turing storia di un'enigma" abbiano fatto un lavoro più che egregio. "The Imitation game" è un film non certo privo di pecche, ma che, dopo un iniziale momento di freddezza, mi è piaciuto parecchio.
La messa in scena è rigorosa ed elegante, decisamente molto "british"nonostante sia il primo film girato in lingua inglese da Tyldum.
La vicenda, che doveva essere fatta conoscere ad un pubblico più ampio, seppur in maniera forse un pò superficiale , è ben raccontata e non scade mai nello stucchevole rischio,quando si affronta la biografia di un personaggio un pò controverso sempre in agguato.
Ho amato molto la colonna sonora di Alexandre Desplat, giustamente nominato all'Oscar (anche per "Grand Budapest Hotel"...quindi qualche probabilità di portarsi a casa una statuetta ce l'ha). La regia di Tyldum, per molti anonima, a me è parsa quasi più discreta. La mia assolutamente opinabile sensazione è che Tyldum si sia messo al servizio di una sola persona, ovvero Benedict Cumberbatch.
Ascoltarlo in lingua originale è una di quelle cose che ti riconciliano con il cinema (se non con l'umanità intera); in "The imitation game" è così bravo da caricarsi praticamente sulle spalle l'intero film senza mai farlo sbandare, anzi trasformando la "perfetta macchina da Oscar"-impeccabile, sterile e pulita in qualcosa capace di emozionare. La grandezza di Cumberbatch pare capirla persino il resto del cast, quasi in disparte nonostante performance più che discrete, persino Keira Knightley seppur onorata di una generosissima nomination è meno fastidiosa di altre occasioni.
Peccato che il bravissimo Ben se la vedrà con il (pare) superbo Eddie Redmayne, praticamente annullatosi (pare visto che non ho ancora avuto modo di guardare il film) per interpretare il fisico Stephen Hawking ne "la Teoria del tutto", già vincitore di un Globe e con l'Oscar praticamente in tasca visto che queste interpretazioni all'Academy piacciono assai....ma non dispero di vedere Ben trionfare!
Quindi la mia "Strada per gli Oscar" è cominciata come meglio non potevo sperare, tanto da farmi venire voglia di saperne di più su Alan Turing.
Speriamo prosegua altrettanto piacevolmente...Sometimes it is the people who no one imagines anything of who do the things that no one can imagine.
THE IMITATION GAME

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