Magazine Cultura

The king: J. R. Ward

Creato il 05 aprile 2014 da Weirde

The king: J. R. Ward

Come sempre, riguardo gli ultimi libri della Confraternita del pugnale nero di J.R. Ward, mi trovo in difficoltà nel farne una recensione.

image

Ho appena finito di leggere il dodicesimo libro della serie, The King, e sono qui a chiedermi cosa dirvi a riguardo. Sospiro.

Partiamo con le cose positive, che è sempre meglio.

1. J. R. Ward torna a parlare di personaggi storici della serie, in particolare dei protagonisti del primo libro, il Re Wrath, ora cieco, e Beth la sua compagna per metà umana.

2. J. R. Ward non rinuncia ai molteplici punti di vista (cosa che a me non piace) e alle molteplici linee narrative, ma almeno, come per l’undicesimo libro, sono solo 4, più una serie di flashback.

3. Finisce tutto bene nella linea narrativa principale, per ora.

Ecco questo è tutto ciò di positivo che riesco a tirar fuori da questo libro, che mi ha piuttosto deluso e sì pure amareggiato.

La trama principale, quella riguardante Beth e Wrath è stata difficile da mandar giù, poiché a mio avviso, l’autrice ha snaturato i personaggi che conoscevo e amavo….rendendoli….non so se dire adolescenziali o ossessivi o semplicemente psicotici, e ha inoltre cercato di ficcarci dentro davvero troppa roba.

Attenzione spoiler trama:

Beth vuole un figlio talmente tanto da arrivare a cercare di entrare in calore ad ogni costo, Wrath non vuole assolutamente un figlio poiché non vuole che faccia la sua stessa fine, cieco e con sulle spalle la responsabilità di un trono che non vuole e anche perché ama troppo Beth e teme muoia di parto cosa che capita spessissimo ai vampiri. I due litigano, fanno la pace ma fatto sta che ognuno non si smuove dalle sue posizioni. Poi ecco che Beth entra in calore, guarda caso, e Wrath decide di unirsi a lei in neanche tre secondi, anche se fino a tre secondi prima non voleva un figlio. Lei rimane incinta o meglio lo era già prima del calore perciò tutte le loro discussioni si rivelano inutili, e ora Wrath è felice e orgoglioso di stare per diventare padre, è addirittura estatico e mostra a tutti le ecografie. Alla faccia della coerenza.

Ma non finisce qui. Nel mentre di tutto questo i nobili vampiri avevano tolto il trono a Wrath per un cavillo burocratico  e lui che aveva detto di odiare il fatto di essere Re ci rimane male e ne soffre invece di gioirne. Poi siccome è il fatto che Beth sia in parte umana il famoso cavillo, per eliminarlo e rimettere sul trono Wrath che evidentemente ora non può fare a meno di essere re anche se fino a tre secondi prima lo nauseava….. i due si separano secondo la legge vampiresca ma si sposano secondo la cerimonia umana……poi Wrath decide che non è poi così importante essere Re e rinuncia al trono creando per legge una democrazia vampiresca e si riunisce a Beth anche secondo la legge vampiresca…..poi però le elezioni vampiresche decretano il ripristino della monarchia e Wrath torna Re e ora è felice che suo figlio potrà essere Re…….coerente….

E per concludere in bellezza indovinate come Wrath decide di chiamare il figlio: Wrath, esattamente come si chiama lui e come si chiamava suo padre. E con tutti questi Wrath seguire i flashback della vita del padre di Wrath non è stato per niente facile credetemi!

Non so, tutta questa storia non mi ha convinto per niente e mi chiedo perché svilire e snaturare così questi personaggi.

Non che la trama secondaria su Xcor sia andata meglio…..dopo tre libri in cui l’unica cosa al mondo che voleva era il trono ora vi rinuncia in tre secondi pur di poter andare a letto con Layla.Mah!

Per fortuna che la trama riguardante Assail e Marisol è logica e coerente, questo mi da speranza e i due personaggi mi piacciono, peccato il libro finisca con loro due ancora separati e in sospeso.

E infine la trama riguardante Trez che mi ha lasciata piuttosto indifferente. Il suo problema riguardante il fatto che era promesso alla principessa del suo popolo francamene si risolve un poco banalmente, ma Selena è un personaggio che promette bene….per ora non giudico.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :