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The next three days – colpevole o innocente?

Creato il 14 aprile 2011 da Soloparolesparse

Un buon thriller, quello di Paul Haggis, nettamente diviso in due momenti diversi per ritmo e sensazioni.
The next three days parte come un legal thriller e perde il legal strada facendo per concentrarsi esclusivamente sulla tensione e sull’organizzazione della fuga.

The next three days – colpevole o innocente?

Lara, John e il loro figlioletto treenne sono una splendida famigliola.
Un mattino però la polizia fa irruzione in casa ed arresta la donna, con l’accusa di aver ucciso la sua datrice di lavoro.
John concentra la sua esistenza sul tentativo di tirar fuori la moglie di prigione ma tutte le prove sono contro di lei ed arriva la condanna definitiva.

A quel punto l’uomo, che non dubita nemmeno per un momento dell’innocenza della moglie, cambia strategia e decide che dovrà in qualche modo farla uscire.
Da bravo professore universitario si trasforma in aspirante criminale per organizzare la fuga della moglie.

Come dicevo, due parti nettamente distinte.
La prima mezz’ora è molto ben fatta, mantiene una tensione alta, c’è tutta la parte legata all’indagine e il dubbio continuo per lo spettatore che Lara sia o meno colpevole.

The next three days – colpevole o innocente?

Una volta che la condanna è definitiva il film si trasforma in un thriller molto più classico (ma rimane su buoni standard).
L’uomo contatta gente poco per bene, organizza nei dettagli la fuga, prova, perfeziona, sempre con la polizia alle calcagna.

Molto drammatica la sequenza in cui la donna viene arrestata, quasi kafkiana (i motivi dell’arresto li scopriremo in seguito) con la polizia molto sbrigativa ed il bambino in lacrime.
Ma l’intero film è altamente drammatico in ogni sua piega.

Splendido il rapporto tra padre e figlio, con un Russel Crowe in grado di dipingere un padre ed un marito talmente fedele ed innamorato da non porsi mai nemmeno per un secondo il dubbio che la moglie sia colpevole, anche quando tutto è contro di lei.
Elizabeth Banks fa il suo anche se passa buona parte della vicenda chiusa in carcere…

In definitiva un bel thriller capace di tenere lo spettatore col fiato sospeso… che fino a prova contraria è quello che un thriller deve fare.

 


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