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The Pavans are back

Creato il 06 giugno 2014 da Sopravvivereinindia @svivereinindia

Siamo atterrati, ci siamo già ubriacati e abbiamo mangiato come vitelli tanti vitelli! Sono rilassata e in famiglia… ho scritto rilassata non in forma! I nostri amici sanno che in India il vino scarseggia quindi ci stanno “impongando come ochi”.

Adesso che sono a Fratte City e a Camposampiero state of mind  posso fare alcune precisazioni.

Ho iniziato a scrivere il blog quasi per scherzo, ma sta diventando sempre di più una cosa seria. Mi piace scrivere, mi piace che la gente mi legga, mi piacciono gli apprezzamenti e mi piacciono anche le critiche. Perché le critiche ci vogliono, altrimenti non sei nessuno! Perché nel bene o nel male l’importante è che se ne parli… e lo sa bene Fabio Volo che non mi piace ma li mortacci sua ha un sacco di soldi e di lettrici giovani e fighe! L’unica cosa che voglio precisare è che il mio non è un blog scritto da una persona seria e intelligente, ma è scritto da ‘na ragazzetta piccola e scema quindi non stupitevi se a volte i miei discorsi non hanno molto senso! Un’altra cosa, so che molte expat sono expat da una vita quindi danno per scontate cose che per me non lo sono, è normale che se un giorno io vedo un paesaggio meraviglioso e subito dopo uno cerca di ucciderci in macchina io arrivo a casa e scrivo di quello che prova ad uccidermi, semplicemente perché lo spavento ha oscurato il ricordo del paesaggio! Cercherò (adesso che sono a casa, con la mente sgombra e rilassata) di scrivere di tutte le cose belle dell’India che magari ho dimenticato perché ero troppo impegnata a sopravvivere!

Tante donne hanno vissuto in India, alcune si sono trovate bene altre no, io non giudico nessuno perché un’esperienza all’estero è un’esperienza personale che più personale non si può. Per esempio nella mia society vengo trattata male dalle donne ricche indiane, vengo derisa perché sono nera con piercing e tatuaggi ma io (a volte)  ci rido sopra e lo scrivo (sempre)  nel blog e spero di fare ridere anche voi. La mia esperienza non può essere paragonata a quella di una donna che in India è stata accolta benissimo, ha vissuto in pace dall’inizio, magari con la donna delle pulizie che non puliva ad uccello e l’autista che la aiutava ad ambientarsi. Vi ripeto l’India e la vita in india è diversa per ognuno.

Io di sicuro non odio l’India e non voglio andarmene dopodomani solo perché vengo trattata male, io voglio continuare a lottare e voglio cercare di ritagliarmi il mio spazio in un paese con mille difficoltà. Sapete non è facile esporsi con un blog, non è sempre facile cercare di ridere su quello che ti succede. Tante volte però attraverso il blog riesco a trovare la carica per andare avanti e certe volte, certe critiche fanno davvero male, perché ti chiedi: “ma cosa sto facendo? Che senso ha? Non era meglio quando si stava peggio? Quando i treni arrivavano in orario e io mi facevo quasi uccidere senza dirlo a nessuno?”. Poi però ti arriva quel messaggio con tanti complimenti ed incoraggiamenti e allora capisci che forse non stai proprio sbagliando. Io lo faccio soprattutto per me e devo dire che, per adesso, sono abbastanza soddisfatta, spero di continuare a farvi divertire anche perché come dice “il mio compare” (uomo saggio, eccellente liutaio e amico di merende di PCLPLDCDNT) la vita all’estero è personale e nessuno può giudicarla.

Bon spero di essermi spiegata, adesso però devo andare che la carne, il vino e lo spriz mi chiamano, ma ci sentiamo presto anche perché devo raccontarvi del mio penultimo giorno in India… ne sono successe delle belle e so che non vedete l’ora di leggerle!


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