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The woman (di Lucky McKee, 2011)

Creato il 23 maggio 2012 da Iltondi @iltondi

Christopher Cleek (Sean Bridgers) abita con la sua famiglia in una bella casa di campagna. Quando trova nel bosco circostante una donna selvaggia (Pollyanna McIntosh), pensa di catturarla e rinchiuderla nella cantina sotto casa. La sua missione è quella di rieducarla, rendendola civile e adeguata al mondo moderno. Ma Christopher è al contempo un sadico despota, e la donna, da parte sua, non è per niente addomesticabile. The woman (di Lucky McKee, 2011)

Che succede se un uomo trova una donna cresciuta come un animale nei boschi e decide di portarsela a casa? Per esempio, potrebbe anche accadere che il figlio, più svitato di lui, gli chieda: «Davvero possiamo tenerla?» Questo basterà a introdurre The woman, horror geniale e controverso, che al Sundance Film Festival del 2011 ha provocato accese polemiche e svenimenti in sala. Lucky McKee, ottimo artigiano del cinema dell’orrore, è stato accusato di misoginia, ma sarebbe più opportuno vederlo come un regista che ha diretto una pellicola provocatoria su un uomo misogino, causando inevitabili discussioni sociologiche. The woman è sì un film violento oltremodo, persino truculento nell’ultima parte, però è innegabile che una storia del genere sia allo stesso tempo ricca di fascino; del resto, i personaggi che la animano sono un padre di famiglia psicopatico e perverso, una moglie succube (Angela Bettis, già con McKee nell’episodio Creatura maligna dei Masters of Horror, prima stagione), una figlia depressa perché segretamente incinta e un figlio ancora più sadico del padre. Inizio con ralenti di stampo quasi documentaristico a mostrare la donna a contatto con la natura, poi musica pop rock a fare da sottofondo all’intera vicenda, dalla cattura della donna al finale scoppiettante, in cui non mancano i colpi di scena.



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