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Torino World Masters Games: Enzo Caporaso, lo sportivo da Guinness

Creato il 11 agosto 2013 da Sportduepuntozero

wmg enzo caporasoPotete chiamarlo Ironman o, se preferite, l’uomo dei record impossibili. Enzo Caporaso, torinese classe 1959, ha concluso con la mezza maratona i suoi World Masters Games, vissuti all’insegna del rugby con la Zero11 ASD. Non è un atleta come gli altri; qualche tempo fa è stato nominato “Eccellenza dello sport torinese”, dopo aver stabilito due primati scolpiti nel Guinness World Records.

Nel 2009 ha scritto Ma chi te lo fa fare, autobiografia che in chiave ironica racconta esperienze e aneddoti personali legati alle tre grandi passioni sportive della sua vita: il pugilato, il rugby e la corsa. “Fin da piccolo ho praticato la boxe” racconta “ma a 18 anni decisi di provare una nuova esperienza nell’Ambrosetti Torino, dove approdai quasi subito nella prima squadra di serie A”. A 22 il ritorno sul ring; 100 incontri vinti da dilettante e un campionato italiano di seconda serie nel 1990: “ho disputato anche tre match da professionista, ma giusto per raccontarlo ai nipoti”.

Nel 1997 l’inizio della terza vita sportiva, nel podismo: “avevo già corso una maratona nel ’93 e mi ero ripromesso di non provarci mai più”. E invece, quattro anni dopo, “ho cominciato ad allenarmi con l’obiettivo di scendere sotto le tre ore, riuscendoci dopo qualche tentativo”. L’idea del primo record nacque nel 2007: “vidi che un danese aveva corso 50 maratone in 50 giorni; subito mi sembrò un’impresa assurda”. Ma il pensiero diventò sempre più insistente e sfidando la diffidenza di tutti Enzo intraprese nuovi allenamenti per infrangere quel limite; il 13 aprile 2008 corse la 51esima maratona consecutiva ,in occasione della Turin Marathon.

“Non mi è pesato più di tanto” dice “mi sentivo in forma e quella corsetta di 4 ore era diventata parte della mia giornata”. E come il campione di salto con l’asta migliora il primato del mondo un centimetro alla volta, così “decisi di fermarmi appena superato il vecchio record”. Poi il desiderio di andare oltre, verso una nuova impresa di resistenza, ancor più incredibile: 100 km al giorno per 7 giorni di fila. L’ultima fatica da Torino a Saint Vincent, per la “100 km delle Alpi”; le prime sei al parco Ruffini, su un anello di un km: “giravo come un criceto sulla ruota” scherza “e quella settimana presi pioggia in continuazione”. E aggiunge: “dopo le 50 maratone, le sei “megamaratone” e le mie corsette quotidiane il Ruffini è praticamente casa mia”.

Enzo lavora per la “Giro d’Italia Run”, società che organizza eventi sportivi, come la “100 km delle Alpi” e la 24 ore, competizioni riconosciute dalla IAAF. Nel 2015 porterà a Torino il Campionato del Mondo della 24 ore di corsa. Nello stesso anno il capoluogo piemontese ospiterà i World Masters Games invernali; su quelli appena conclusi non ci sono dubbi: “mi sono divertito parecchio; tornare alla mia vecchia passione sportiva è stato davvero qualcosa di speciale”.

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