Mettetevi comdi, se avete voglia e tempo il post è lungo, e va letto con calma…come insegnano da queste parti.
Eravamo partiti scegliendo Parigi, poi Londra, poi Formentera. Ci volevamo ritagliare 3/4 giorni da soli per festeggiare i 10 anni di matrimonio, e alla fine Silvia ha tirato fuori il Jolly del giro del Chianti. Un pò per non allontanarci troppo da Jacopo e per poter tornare in qualsiasi momento, alla fine abbiamo optato per questa soluzione.
Prima di tutto è doveroso un ringraziamento ai nonni (Rosa, Alfredo, Daniela e Paolo) senza i quali tutto questo non si poteva realizzare, che si sono anche gestiti una febbre di una notte senza dirci nulla per non farci stare in pensiero, per cui un vero grazie per tutta la fatica che hanno fatto a tenere Jacopo…GRAZIE GRAZIE GRAZIE.
Da Napoli ovviamente prenotato B&B e due Tour guidati di degustazione, per il resto ho fatto sfogliando qualche sito e andando a “sentimento”, è venuto fuori un tour interessante e meraviglioso, che mi ha rasserenato più delle ferie estive, e mi ha riappacificato con il mondo. Cibo superlativo, vino altrettanto ma soprattutto SLOW LIFE, interpretazione della vita molto, ma molto diversa da quella che ogni giorno affrontiamo. Greve in Chianti all’ingresso in paese ha due cartelli che indicano che si sta entrando in una città SLOW e OGM FREE. E’ vero, come lo è per tutta la zona, tutti i commercianti incontrati, seppur ovviamente interessati al business, non si sono mai dimostrati affaticati da una richiesta particolare, una domanda in più, in tutto sempre disponibili e gentili.
Guidare in queste strade, per altro tenute benissimo, è fantastico, ed è verissimo che anche se le curve che si susseguono potrebbero invitare a guidare in modo appena più sportivo, il panorama ti costringe a rallentare, per essere osservato e ammirato in tutta la sua bellezza, il susseguirsi di vigneti e uliveti, la geometria perfetta che i contadini espertissimi riescono a creare con le viti, i cipressi altissimi, gli olmi, insomma davvero un mix fantastico e riappacificante.
La scelta di questa zona era ovviamente dettata dal vino, dal voler apprezzare al meglio un vino che a me piace moltissimo, il Chianti, ma come ho imparato da questi giorni, non bisogna stare tanto a guardare etichette, anni, mix di uve e altro, ma guardarsi intorno, memorizzare immagini, sensazioni e bere, assaporando il liquido e sentendo dentro di se ciò che lascia, le emozioni che emana e IN VINO VERITAS, anche se poi lo abbiamo ribattezzato IN VINO MERITAS.
La zona è piena zeppa di turisti, stranieri per lo più, che fanno quasi sentire estranei noi turisti italiani, e mi ha colpito molto anche la presenza numerosa di ciclo-turisti, che in strade piene di sali-scendi come queste credo sia una una fatica di Ercole, e francamente restano per me pazzi che con due borse e una bici affrontano un viaggio, ma si sa dove c’è piacere non c’è perdenza, per cui contenti loro.
Il tour è racchiuso in basso, sono 138 Km in linea diretta per raggiungere i vari posti uno dietro l’altro, ovviamente noi non abbiamo fatto tutto in un giorno, ma posso garantire che guidare su queste strade è veramente piacevole, un susseguirsi di B&B, Agriturismo, Enoteche, Castelli e Ristoranti, una gioia per buongustai.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Qualche cenno storico, il Chianti è una zona racchiusa tra Firenze e Siena. Sotto l’aspetto geografico il Chianti è un terreno di colli medio alti che si estende per quasi venti chilometri, sotto il profilo storico il nome dovrebbe attribuirsi solo ai comuni di Gaiole, Radda e Castellina cioè ai territori che componevano l’antica “Lega militare fiorentina del Chianti” e che aveva per emblema il Gallo Nero, ma generalmente con “Chianti” si comprendono sia i territori dei tre comuni della “Lega” che quelli fiorentini di San Casciano e Tavernelle nella Val di Pesa, di Greve, e parte di Barberino in Val d’Elsa, nonchè quelli senesi di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi
I vini prodotti in questi comuni si fregiano del nome “Chianti Classico” e sono contrassegnati dalla celebre etichetta Gallo Nero. Un vino prodotto fin dai tempi degli Etruschi. Ciò che distingue il Chianti Classico dagli altri vini del Chianti è l’inconfondibile etichetta rosa con il simbolo del Gallo Nero su sfondo oro. Questa particolare etichetta rappresenta il Consorzio Vino Chianti Classico, nato nel 1924 per tutelare questo vino e la sua denominazione. Il Chianti Classico è un vino DOCG, tra i riconoscimenti più prestigiosi per i vini italiani, unico nel suo genere e dalle precise caratteristiche. Infatti un vino non basta sia prodotto nel Chianti per ottenere la denominazione Classico. Deve essere composto allo 80% di Sangiovese, vitigno tipico di questa zona, e il restante 20% è a discrezione del produttore che generalmente usa vitigni come il Canaiolo e il Colorino, Cabernet Sauvignon e il Merlot. Altri elementi caratteristici di questo vino sono il colore rosso rubino vivace, un odore di mammole ed un sapore asciutto, sapido ed armonico, oltre ad una gradazione alcolica minima di 12 gradi.
Le uve migliori del Sangiovese vengono invece destinate alla produzione di Chianti Classico Riserva, vino particolarmente pregiato dal colore rosso rubino intenso con un invecchiamento minimo obbligatorio di 24 mesi, di cui almeno 3 in bottiglia ed una gradazione alcolica minima di 12,5 gradi.
Lunedi 19 settembre
Partiamo alle 7.30 da Napoli senza trovare la tangenziale bloccata grazie a San Gennaro, il tempo non è dei migliori, piove, ma le previsioni dicono che dove siamo diretti è sereno. Dopo due soste per il rifornimento, arriviamo all’uscita di Firenze sud e pochi km per arrivare a Greve in Chianti, il nostro b&b si trova a Greti, frazione di Greve che e’ considerata la porta d’ingresso del Chianti. Ci fermiamo qui per visitare il paesino, la temperatura è scesa molto, fa freschetto, ma siamo abbastanza attrezzati. Greve è famoso per la sua particolare piazza, che sin dal medioevo era il mercatale dei borghi. La piazza, dalla forma quasi triangolare, è costeggiata su tre lati da ampi portici, che riparano dalla pioggia e dal sole durante lo shopping e al centro ospita la statua di Giovanni da Verrazzano, scopritore della Baia di New York. Nella parte stretta, si trova la chiesa di Santa Croce di origine medievale.
Si respira aria di paese,ma ovunque ti giri ci sono turisti stranieri, ci fermiamo per un’aperitivo nel bar situato nella piazza triangolare il Caffe’ Lepanto, e gironzoliamo sotto i portici dove si alternano botteghe con dipinti della campagna Toscana, salumerie e ristoranti che offrono diversi tipi di degustazione, non ci si può non fermare, l’Antica Macelleria Falorni che dal 1729 produce specialità norcine toscane, o come la Bottega dell’Artigianato specializzata nell’arte dell’intreccio e della lavorazione del legno d’ulivo. Sulla piazza si affaccia anche il Palazzo del Comune in stile neorinascimentale costruito sulla rovine del vecchio palazzo pretorio del Rinascimento. Alla destra del palazzo si trova la grande statua di Giovanni da Verrazzano, scopritore della baia di New York, nato a pochi chilometri da qui.
Il nostro obiettivo è però il Museo del vino, in cui con un’audio guida è possibile vedere e ascoltare tutto ciò che riguarda la produzione del vino, dagli strumenti utilizzati nell’antichità alle formule che hanno portato a creare i vini perfetti. Il museo chiude alle 18.00, ci sono una decina di sale da visitare, ben tenuto e molto esaustivo.
A pochi metri dal museo una cantina gigantesca, la Galleria delle Cantine, che offre la degustazione di quasi 100 vini diversi. Basta acquistare una carta magnetica che parte da 10 euro e del tutto autonomamente e con la massima tranquillità si può seguire il proprio percorso gustativo, scegliendo tra vini che vanno da 40 centesimi a 8 euro il bicchiere. È possibile accompagnare il tutto con piatti di formaggio e salumi tagliati al momento accomodandosi su uno dei tanti tavoli a disposizione e ad ogni angolo una fontana e una sputacchiera per pulire palato e bicchieri. Anche un reparto dedicato agli olii e ai vini da dolce. Orario di chiusura 19.00, ingresso libero. Una esperienza da fare, anche solo per essere a contatto con bottiglie dal costo proibitivo per poveri mortali e per palati non fini, ma la quantita’ di bottiglie e la varieta’ a disposizione e’ imbarazzante.
Sono le 17.00 ed è ora di prendere possesso della stanza. Dopo molte ricerche su internet sono approdato (è il caso di dirlo) alla scelta di questo b&b. Una telefonata per verificare la disponibilità parlando con una simpatica e onesta signora dal nome Laura. Mi conferma la disponibilità, mi conferma che ci sono 2 km di strada sterrata (mi da molti dettagli sulla strada sterrata che c’e’ da fare, quasi mi fa preoccupare, ma ci arrivano il postino e lo scuolabus ogni giorno, che sara’ mai), e che ci aspettano per il 19.
Questi i dettagli del B&B.
Bed and Breakfast Ancora del Chianti, Greve in Chianti Firenze, Toscana B&B Ancora del Chianti Via Collegalle, 12 50022 Greve in Chianti Firenze – Italia Tel./Fax +39 055 854044 [email protected]
Il b&b è ben segnalato dalla statale ma riusciamo a sbagliare, ve ne sono veramente una quantità incredibile per queste zone, e dopo aver girato la testa al cavallo imbocchiamo la strada giusta. Laura ci ha inviato via email le info per raggiungerli, confermando di spegnere il navigatore e seguire le sue indicazioni, in effetti precisissime. Si’, sono due km di strada non asfaltata tra vitigni, uliveti e ville che ricordano tanto il film “io ballo da sola“, strada percoribilissima se si ha la prerogativa di non andare veloce, e proprio l’andatura lenta permette di guardarsi intorno e ammirare la bellezza di questi colli. Arrivati a destinazione sembra di essere catapultati in altra dimensione. Ci accoglie Laura, gentile e disponibile, che ci da tutte le info sul casale, i suoi servizi e quello a cui possiamo accedere. La camera e’ ampia, arredata con gusto, tutto nuovissimo, il bagno ampio con una doccia doppia. Tutto veramente molto curato, non siamo all’Hilton, ma non volevamo quello e non paghiamo per quello, per cui e’ perfettamente in linea rispetto alle attese (85 euro a notte compresa la colazione). Quello che pero’ invece supera le nostre aspettative e’ il casale, il suo panorama, il verde intorno, la tranquillita’, questi colli coltivati che si susseguono, insomma un vero riappacificarsi con il mondo.
La colazione offre sempre una torta fatta in casa, pane, fette biscottate, cornetti, salumi e formaggi, vari succhi, latte e caffe’, insomma come detto tutto quello che serve per alzarsi con la giusta energia per affrontare la giornata turistica. A tutto questo fa da cornice la presenza di Laura, padrona di casa attenta alle esigenze di tutti i suoi ospiti, e persona socievole con cui scambiare due chiacchiere in armonia, sempre piena di consigli su cosa fare e dove andare, insomma una padrona di cosa con i fiocchi. Inutile dire che eravamo i soli italiani, e che la lingua ufficiale e’ l’inglese seguito dal tedesco.
Il tempo di sistemarci, rinfrescarsi, ed è ora di cena, decidiamo di seguire i consigli trovati in rete e approdiamo al Gallo nero (Via C. Battisti, 9 I-50022 Greve in Chianti (FI) – [email protected] – Tel 055-853734 – Fax 055-8544802), e signori, qui ho avuto la possibilità di gustare una delle cene più buone della mia vita, entrata di forza nella mia Top five di tutti i tempi. Un ristorante molto ben curato dove comunque la cordialità dei gestori la fa da padrona. I piatti sono curati e serviti in ogni dettaglio, e l’armonia e’ perfetta. Il prezzo e’ adeguato, 100 euro per due persone. Il tutto accompagnato da un bicchiere di Chianti classico.
Tour del Chianti 2/2 —>
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