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Travaglio e i mitomani del web

Creato il 01 ottobre 2011 da Dagored
Travaglio e i mitomani del web
Dopo il comico Daniele Luttazzi il web potrebbe fare una nuova vittima e ancora più prestigiosa della precedente, perché ad essere accusato di aver copiato un articolo di altro autore stavolta è niente di meno che uno dei guru supremi dell'opinione pubblica italiana, soprattutto di quella che s'incontra e si forma in rete: Marco Travaglio.
Vabbè, diranno in molti, che Travaglio copi non è una novità, essendo i suoi libri e articoli in gran parte costruiti con un'opera ti taglia e incolla di verbali giudiziari.
L'opera del giornalista torinese, in somma, non è mai stata il massimo dell'originalità, ma è comunque un po' sorprendente constatare come egli sia stato sorpreso ad appropriarsi dell'invenzione di un blogger abbastanza conosciuto, ma pur sempre una specie di Travaglio minore, essendo il blogger Marco Messora (che tra l'altro ha pure uno spazio anche sul sito stesso de il Fatto Quotidiano) sorto ad imitazione del Travaglio originale.
Peggio ancora vedere la reazione irata del fustigatore di cainani nazionali contro quanti gli hanno fatto notare il plagio e lo hanno invitato a scusarsi con l'autore dell'articolo originale e con tutto il pubblico della rete che segue il sito del Fatto Quotidiano:
“Se lei pensa che io copi i miei articoli, può anche cambiare giornale. Io non devo alcuna spiegazione ai mitomani che infestano il web”.
Un mucchio di mitomani, questo Travaglio pensa che siano i lettori che quotidianamente  seguono i suoi scritti. Non che non abbia una qualche ragione di credere ciò, se evidentemente ha letto i commenti che tanti suoi affezionati lettori lasciano sotto i suoi articoli, ma che pure la dice lunga sulla alta opinione che ha di se il giornalista e scrittore più autorevole del momento.
Certo che essere sorpresi a copiare Messora, mica qualche grande penna del giornalismo anglosassone, può essere spiacevole, ma pure a fare lo gnorri e rispondere in modo così poco edificante alle rimostranze del pubblico, che se pure composto da mitomani dovrebbe aver diritto ad un minimo di rispetto, non si fa una bella figura.
Forse Marco Travaglio dovrebbe tener sempre a mente la fine infelice che incontrò quel Louis Antoine Léon de Richebourg de Saint-Just, un personaggio che sembra tanto ispirarlo.

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COMMENTI (1)

Da Pols
Inviato il 06 ottobre a 20:55
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Io sinceramente sono schifato dall'inutilità di questo articolo. Lo avete ripreso direttamente dal block-notes di Belpietro?