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Travolti dal tempo e dal destino

Creato il 22 agosto 2011 da Presidenziali @Presidenziali
Travolti dal tempo e dal destinoNon ho resistito e ho dovuto farlo. Dovevo recensirlo questo film, perso al cinema, recuperato in video (per fortuna), perchè mi ha fatto piangere e non poco, consapevole che solo al cinema oramai piango mi sembrava doveroso omaggiarlo di recenza presidenziale. Vabbè. Non Lasciarmi è una storia d'amore, come non se ne vedevano da tempo. Quelle storie universali, che come le rigiri ci stanno un po' tutte dentro, le altre storie. Roba da altri tempi direbbe mio nonno, ed infatti in altri tempi siamo. Un passato, un presente e un futuro parallelo, in cui dei cloni vengono allevati come comuni studenti all'interno di istituti di primissimo livello con tutti i comfort e le agevolazioni possibili contornati dalle romantiche colline inglesi. Questi giovani ragazzi privi di genitori saranno utilizzati come pezzi di ricambio per i veri umani superata la maggiore età. In questo contesto (estremamente british, estremamente formale) si intrecciano le storie di Kathy, Tommy e Ruth. Si conoscono, si vogliono, si amano, si odiano, si ingelosiscono. Le loro vite prenderanno percorsi differenti protesi comunque allo stesso unico destino. Quello di diventare donatori, carne da macello al servizio dell'umanità.La scrittura pulita e sintetica di Alex Garland sottrae sfuocata essenza al romanzo omonimo di Ishiguro assai più verbale e corposo e si sovrappone perfettamente alla regia elegante e sospesa di Mark Romanek. Il bello e lo strazio crescono assieme con l'attesa del momento in cui i ragazzi inizieranno a perdere i primi pezzi (a fare le loro donazioni) e le loro passioni così pure e castrate non lasciano scampo alla commozione. Il film travolge. Totalmente. Un continuo crescendo di emozioni tra testa e pancia. Si arriva stremati al finale all'unisono con le sofferenze (anche fisiche) dei tre, e il cuore diviso tra un senso di vissuto impagabile e il vuoto di un amore violentato dal tempo e da un destino malvagio. Carey Mulligan, la cupa e dolcissima Kathy, è la figura che emerge di più in un cast tutto sopra la media con una recitazione misurata e laconica, assente ad ogni secondo di più immensamente drammatica come quando la si vede baciarsi con Tommy, l'amore soppresso di una vita che da completamento e senso a un'esistenza di li a breve destinata a terminare.Poi c'è tutto il discorso bladerunneriano del clone, che fa da opprimente involucro alla vicenda seppur centellinato con dosata sobrietà. Il clone, suddito psicologico di se stesso, indottrinato ad essere un buon donatore (difatti non c'è ribellione, ma triste accettazione) con la domanda finale ma in fondo in che cosa siamo diversi dagli altri esseri umani? che cade pesante come una martello da cento chili sulle nostre anime già provate duramente dal dramma in atto. L'urlo finale di Tommy, esplode squarciando il tramonto illuminato da un freddo abbagliante con una violenza assente per tutta la durata del film e fa ancora più male per questo.Musicato magistralmente da una Rachel Portman incisiva nel sottolineare con orchestrature ad hoc i momenti catartici e fotografato da un plumbeo e crepuscolare Adam Kimmel, Non Lasciarmi trova anche lo spunto di una riflessione (leggera, ma funzionale) sull'arte come specchio dell'anima (del cuore), oltre che aggiungere un pesantissimo e imprescindibile tassello al genere fantascientifico e alla storia d'amore classica. Come direbbe qualcuno, cinque stelle.
voto: 8.5

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