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Triathlon : La favola di Manuel Bonardi

Creato il 25 agosto 2014 da Sportduepuntozero

imageDomenica 10 agosto un piccolo frammento di Germania si è tinto di gialloblù, tonalità cromatica propria del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino; infatti, Manuel Bonardi, atleta tesserato per il sodalizio sabaudo, ha rappresentato l’Italia ai campionati europei di triathlon, disciplina enormemente dispendiosa sotto il profilo energetico e accessibile soltanto dopo una lunga preparazione fisica. La rassegna continentale, andata in scena nella città di Brema, cuore pulsante dell’area nord-occidentale dello stato tedesco, ha visto presentarsi al via ottantacinque atleti e quattordici nazioni diverse, richiamando una nutrita schiera di spettatori e appassionati.

Manuel Bonardi, ventisette anni e originario di Gravedona (Como), ha concluso la gara al cinquantunesimo posto, dichiarandosi comunque estremamente soddisfatto al traguardo: “Ho preso parte all’ “IronMan” di Zurigo appena dieci giorni prima del via dei campionati europei, -spiega Bonardi- quindi durante la competizione ero un po’ affaticato. In ogni caso, il mio piazzamento in classifica mi rende orgoglioso, visto il livello assoluto della manifestazione. Ho sofferto molto la prova a nuoto, sport a me poco congeniale, poi nella frazione in bici sono riuscito a recuperare qualche posizione e anche in quella riservata alla corsa ho effettuato numerosi sorpassi, nonostante iniziassero a imperversare in maniera sempre più marcata alcuni dolori muscolari, dovuti soprattutto ai traumi riportati all’“IronMan””. Di certo, il triatleta lariano ha vissuto momenti indimenticabili, indossando la divisa della Nazionale in ambito europeo: “È stata un’esperienza fantastica, l’internazionalità e l’importanza della manifestazione si respiravano già in occasione della presentazione ufficiale nella piazza di Brema delle nazioni in gara, tenutasi la sera di venerdì 8 agosto: una scenografia ed un contesto incredibilmente motivanti, sensazioni a cui è impossibile rimanere indifferenti. Inoltre, l’essere presente con i colori azzurri della Nazionale è stato per me motivo d’ immenso orgoglio”.

Successivamente, Bonardi si sofferma sulla sua vita agonistica e illustra il suo personale rapporto con lo sport: “La mia vita sportiva affonda le sue radici nel ciclismo, per poi subire, negli anni, una graduale evoluzione dettata dalla curiosità e dalla ricerca di motivazioni, fino ad arrivare alla duttilità attuale. Ad oggi infatti pratico anche nuoto e corsa e partecipo a corse podistiche, ciclistiche, duathlon e triathlon, fissando sempre obiettivi di difficile raggiungimento quali fonti di stimolo, e prediligendo gare lunghe, di gestione. Infatti, gli sport di durata e di resistenza svuotano completamente la mente, rilassano. A mio modo di vedere, lo sport è una palestra di vita, non solo fisica, ma anche e soprattutto mentale: è una valvola di sfogo ed è una presenza costante nella mia vita”. In conclusione, il campione comasco parla brevemente del suo legame con il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, per cui gareggia da due anni: “Si tratta di un’ottima compagine che mi sta regalando molteplici amicizie a cui tengo molto, perché dallo sport nasce l’amicizia, e, quando lo sport finisce, l’amicizia resta. Nel 2013 con i colori di Torino ho vinto il campionato italiano di corsa campestre di categoria e il campionato italiano a cronometro di ciclismo di categoria, mentre quest’anno ho bissato il successo di categoria nella corsa campestre, e, nei campionati italiani di ciclismo, ho conquistato i titoli di categoria sia a cronometro che in linea”.


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