Potrebbero essere sbloccati a giorni i terminali petroliferi della Cirenaica sequestrati da gruppi armati, che accusano il governo di corruzione sulla vendita di greggio e di marginalizzare l’est del paese.
L’accordo tra il governo di Tripoli e l’ufficio politico della Cirenaica, mediato dai leader tribali, prevedrebbe la riapertura dei porti di Sidra, Hariga, Zueitina e Ras Lanuf.
Esso sarebbe stato facilitato dalla decisione di trasferire il quartier generale delle forze di sicurezza, che proteggono gli impianti petroliferi nell’est.
Un ruolo chiave, spiegano osservatori, è stato inoltre giocato dalla procura generale che ha ordinato la scarcerazione dei ribelli a bordo della Morning Glory, la petroliera che aveva provato ad esportare, in autonomia, petrolio da Tripoli.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)